Del Neri “dovremmo avere maggiore serenità”

Gigi Del Neri

Gigi Delneri ai microfoni di Sky ha commentato la gara partendo dalle proteste nel finale:“Nel finale c’era un rigore per noi su Matri, nessuna polemica ho chiesto disquisizioni ne mi attacco a questo episodio”. Sull’ennesima rimonta subita spiega: “Non abbiamo la maturità, l’equilibrio di serenità di vincere queste gare, paghiamo dazio nel condurre in porto queste gare. Nei due gol siamo stati disattenti, dopo anche penalizzati da alcune situazioni che potevano andare diversamente. La squadra ha fatto una gara buona con tante palle gol contro un Chievo veloce nelle ripartenze, se contiano le palle gol loro ne hanno avuta una escludendo le due reti, alla fine era normale concedere loro qualche contropiede se volevamo segnare. Abbiamo preso due pali, siamo stati puniti poi nel pari da una bella azione di Pellissier”. Sul futuro: “Va chiesto alla società, ripartiamo ora da ciò di buono che abbiamo mostrato”. Troppe palle gol concesse agli avversari ma Delneri non la vede così: “Non è corretto nemmeno dire che il Chievo non possa mai tirare in porta, probabilmente non siamo una grande squadra se concediamo tanto. Lunedì abbiamo battuto la Lazio e han detto che abbiamo giocato male, oggi idem pur avendo creato 7-8 palle gol e due pali, abbiamo pagato a caro prezzo due minuti di follia ma ho visto forza e motivazioni nel cercare la vittoria, per eccesso di chiudere la gara è capitato ciò. La sorte non è stata benevola oggi. Il gol mancato di Uribe? Bravo Marchisio ma il colombiano si è evidentemente emozionato, ci sta nel calcio. Può essere che perdiamo lucidità e ci sleghiamo, dovremmo avere maggiore serenità”. Sul cambio Krasic-Toni: “La squadra ha prodotto, Krasic ha fatto ciò che doveva fare magari doveva essere assistito meglio, l’ho tolto perchè Toni ha caratteristiche diverse e ha sfiorato il gol. Devono crescere tutti”. Chiosa finale di nuovo sul futuro: “Io ho sempre orgoglio, faccio il mio lavoro al pieno delle mie possibilità poi la società deciderà”.

Fonte: TuttoJuve.com

Marchisio “Alex riesce a dare serenità a tutta la squadra”

Mezz’ora di dialogo fitto con i tifosi, di domande intriganti e di risposte regalate con la consueta simpatia e disponibilità: la videochat di JuventusMember.com con Claudio Marchisio è stata, come da previsioni, un clamoroso successo. Tante le curiosità degli iscritti alla community bianconera, ma molti anche i Member che hanno chiesto a Claudio un parere sul momento della Juventus e sulla prossima gara contro il Bologna.
«Sarà una partita molto importante per noi e dovremo mostrare una mentalità e un carattere diversi rispetto a quelli visti a Lecce, anche perché in questi anni, abbiamo sempre fatto fatica contro le cosiddette piccole. La colpa di quanto accaduto in Puglia è di noi giocatori, perchè siamo noi che andiamo in campo ed indossiamo la maglia della Juve. Il nostro dovere è dimostrare di meritarla sempre. Certo, giocare per un’ora in dieci contro undici non è facile, ma una squadra come la nostra deve essere in grado di vincere anche questo tipo di partite. Ora abbiamo gli stessi punti dello scorso anno, ma rispetto ad allora siamo più uniti, anche con il mister, e la società ci è molto vicina».

Sul suo ruolo da esterno, Marchisio ricorda di averlo ricoperto «anche l’anno scorso nel centrocampo a tre. Non è un ruolo che rispecchia la vera ala sinistra perché devo dare una mano ai due centrali quando Milos attacca dalla destra. Quello che ho imparato in questi anni però è che bisogna sempre cercare di migliorare e di dare il massimo anche quando si cambia ruolo».

Non solo calcio: le domande vertono anche sulle sue preferenze musicali: «Ac/Dc, Chemical Brothers, e gli Hillsong, un gruppo evangelista che mi ha fatto scoprire lo scorso anno Nicola Legrottaglie, durante un concerto a Torino».

Gli chiedono di parlare dell’emozione provata la prima volta che ha indossato la fascia di capitano: «Era la partita contro il Fulham, lo scorso anno. La gara era ancora in corso e sul momento non ho ben realizzato. Poi, finita la partita, sono andato da Del Piero per restituirgliela e lui mi ha detto di tenerla, per ricordo. E’ stato un momento molto bello. Che capitano è Alex? Beh, lui riesce a dare serenità a tutta la squadra, si fa sentire e ci è di grande aiuto nei momenti difficili»

La partita che ricorda con maggior piacere non può che essere quella con l’Inter dello scorso anno, decisa da un suo gol: «In realtà ce ne sono tante, anche Arezzo-Juve della serie B, perché si festeggiava il ritorno in A. Quanto alla gara con l’Inter, mi piacerebbe tornare indietro, sdoppiarmi e vedere la reazione della curva, della coreografia. Sarebbe bello vedere quel gol da un altro punto di osservazione, perché in campo capita sempre tutto molto in fretta».

Claudio ha scelto il suo numero, l’8, perchè «è importantissimo nel calcio, rappresenta il centrocampista più importante della squadra. E poi l’avevo già nell’Under 21 e nella Juventus era quello di Antonio Conte…Quando Amauri ha deciso di prendere l’11 di Nedved, l’ho subito prenotato».

Infine un pensiero al nuovo stadio: «Sarà molto importante e rappresenterà un altro primato per la Juventus. Somiglierà molto gli stadi inglesi, sono impaziente di vederlo e immagino sia lo stesso per i nostri tifosi».

Fonte:  Juventus.com