Vi ricordate quando ad ogni errore arbitrale si parlava di complotto? Vi ricordate quando il primo a scalpitare era Moratti? Cosa dirà ora che gli errori sono a suo favore? Dirà forse che gli dispiace? Che vincere così non gli piace? Ecco invece le dichiarazioni del presidente interista sugli errori arbitrali di questa settimana riguardo le partite di Milan e Inter: “Involontariamente c’è stata una forma di par condicio. Non credo sia stata sudditanza psicologica, sono stati due errori, capita“.
E Massimo Moratti torna a parlare di calciopoli in un’intervista al Secolo XIX: «Calciopoli è stata una vicenda molto grave. Non credo ci sia la minima base per riassegnare il titolo del 2006 alla JuveIl calcio italiano è fatto della rivalità tra Juve e Inter, rivalità sportiva che poi il pubblico condisce oltre lo sport. Io vivo ancora il periodo di mio padre, ricordo il caso del 1961 (l’inter scese in campo coi ragazzi contro la Juve per protesta contro la Federcalcio presieduta da Umberto Agnelli, ndr). Come dirigenti dobbiamo stare attenti che la rivalità non travalichi i confini dello sport. Sono affezionato ad Andrea Agnelli, lo conosco fin da quando era ragazzino. Sono sicuro che farà di tutto per riportare la Juve al vertice». Marotta valuta in 40 milioni a stagione l’impatto del nuovo stadio della Juve. «Per l’Inter allora sarebbero 60». Ultimo pensiero sulla nuova classe arbitrale. «Gli arbitri saranno sempre criticati. L’importante è che ci sia la certezza che il sistema sia onesto. E questo certamente dà l’idea di un sistema onesto. Durante la partita mi capita di arrabbiarmi con un arbitro ma alla fine non serbo mai rancore».