Marotta “Il prossimo scudetto varrà la terza stella”

Giuseppe Marotta da Wikipedia.org

Ecco le parole di Marotta a Il Giornale:

Sulla Juve in vetta alla classifica

La Juventus da quelle parti non può essere una sorpresa, semmai sono da temere gli eccessi dai quali dobbiamo stare alla larga per non perdere l’orientamento. Chi lavora con noi deve sapere che questa condizione è la normalità e che siamo soltanto all’inizio della corsa“.

A Torino sembra essersi ritrovata la mentalità vincente: merito del mercato, dell’allenatore o di qualcun altro?

L’arrivo di un Agnelli alla presidenza del club. È stato lui a trasmettere il forte senso di appartenenza, requisito indispensabile da recuperare rispetto al recente passato. E non solo perché si tratta di un Agnelli. Sulla scia di suo padre Umberto è uno che ha respirato da piccolo l’odore dell’olio canforato negli spogliatoi. Poi è arrivato Antonio Conte cui abbiamo affidato l’incarico di far capire ai nuovi acquisti il valore simbolico della maglia“.

E il tencico si è trovato in rosa un autentico fuoriclasse come Pirlo

“Non è stato complicato identificare il nostro deficit del torneo precedente: la mancanza di un talento geometrico a centrocampo che s’incaricasse di inventare gioco. Doveva essere dotato anche di carisma oltre che di qualità tecniche: era il profilo di Pirlo. Quando l’abbiamo preso Conte non era ancora l’allenatore della Juve, è vero. Ma è altrettanto vero che l’ha considerato subito funzionale al suo progetto. E adesso tra i due è nato un feeling molto speciale. L’arrivo di Pirlo è stata l’operazione più semplice da realizzare. Con Tinti, il suo procuratore, ho impiegato un’ora di tempo per firmare l’accordo“.

Una delle accuse più frequenti mosse a Marotta è quella di non riuscire a vendere:

” Se le snocciolo la seguente formazione Chimenti, Grygera, Legrottaglie, Zebina, Sissoko; Camoranesi, Thiago, Poulsen; Felipe Melo, Diego, Trezeguet sa di cosa sto parlando? Degli undici giocatori ceduti sotto la mia gestione. Del drappello sono rimasti in due, Iaquinta, perché infortunato, e Amauri che ha rifiutato alcune destinazioni. Non mi sembra un insuccesso“.

Dalle cessioni agli acquisti, perché è anche grazie al mercato se la Juventus sta volando: qual è stato il più complicato?

Due in particolare: Vucinic e Vidal. Uno perché la Roma chiedeva una cifra spropositata, l’altro perché avevamo la concorrenza del Bayern Monaco che si è rivelato il nostro jolly. Grazie alla presenza del club di Rummenigge, infatti siamo riusciti a convincere il Bayer Leverkusen a mandare Vidal a Torino“.

Se il cileno rappresenta il jolly, l’arma in più pare essere lo Juventus Stadium:

È uno dei nostri attuali fuoriclasse, agisce come un vero dodicesimo uomo sui nostri e sui rivali, l’effetto è pazzesco e presto cominceremo anche a contare il beneficio economico dell’operazione, circa 34 milioni di euro a occhio e croce. I tifosi ne sono entusiasti, questo significa coltivare una fidelizzazione molto forte. Di stadi così belli per il calcio ce ne sono solo purtroppo tre in Italia, San Siro e Marassi dopo Torino“.

Operazione impossibile altrove?

Vero, c’era già un sito, c’è stato il fallimento della vecchia società e tutto il resto. Ma nonostante questa partenza agevolata, il progetto ha impiegato 14 anni per decollare. La costruzione vera e propria è stata realizzata in due anni ma la burocrazia, come segnala il presidente Berlusconi, ha avuto tempi biblici. Alla Juve bisogna riconoscere il merito di aver dedicato una parte importante delle proprie risorse allo stadio, sul modello Arsenal per intendersi, piuttosto che alla squadra“.

Un calcio italiano che potrebbe scivolare verso il declino:

Le risorse del calcio italiano per il 70% dipendono dai diritti televisivi, al contrario di quel che accade in Inghilterra e Germania, il resto è ricavato dallo stadio. In Lega non si fa più politica, i presidenti si scannano per contendersi le briciole della torta tv ignorando il resto. Siamo in un vicolo cieco. La concorrenza con gli altri giganti europei è ormai insostenibile. Nel 2003 abbiamo assistito a una finale di Champions Juve-Milan: quando sarà possibile assisterne a un’altra?”.

Come va con l’Inter?

“In verità i rapporti personali tra il presidente Agnelli e Moratti sono buoni. Il nostro contenzioso non è con l’Inter ma con la federazione che decise di passarle lo scudetto a tavolino“.

Le milanesi, tornando al calcio giocato, sono partite male, ma non sono ancora tagliate fuori:

Tutti dovremo fare i conti con Inter e Milan, è sicuro. Il Milan ha solo 3 punti in meno rispetto a un anno prima, l’Inter partì male con Benitez e poi risalì la corrente con Leonardo? E voi la chiamate crisi? Nel mischione c’è anche il Napoli“.

Come va con Conte?

Sul lavoro i gruppi più collaudati sono quelli che mettono insieme caratteri molto diversi tra loro“.

Se la Juve dovesse vincere, indosserete la terza stella?

Noi non abbiamo dubbio alcuno: sul campo ne abbiamo contanti 29. Il calcolo a quel punto sarebbe elementare: 29 più 1 uguale 30, tre stelle. Col Milan mi è piaciuta la feroce voglia di vincere trasmessa dall’allenatore alla squadra. Mi ha soddisfatto meno una sola considerazione: la Juve deve essere capace di sferrare prima il pugno del ko“.

Marotta “Test importante”

Giuseppe Marotta da Wikipedia.org

Marotta su Sky prima della partita rilascia un’intervista:

Anche voi siete dell’idea di vedere come va la Juve di fronte a una grande?

Certamente è un test molto importante, una squadra che è campione d’Italia, quindi tanto rispetto, ma nessuna sudditanza. Nel senso che questo è uno stimolo che Conte ha trasmesso alla squadra in questi giorni ai giocatori: sappiamo di affrontate 11 giocatori, ma sappiamo anche di recitare un ruolo autorevole. Quindi aspettiamo con ansia questa partita

Chiellini a sinistra perché è il suo ruolo o per rilanciare Bonucci?

Be’ intanto c’è da registrare la defezione di De Ceglie e poi comunque Conte vive intensamente tutta la settimana ed è in grado di valutare le prestazioni, le performances dei singoli e quindi se ha deciso così di mettere in campo gli undici migliori in considerazione sia del valore che i nostri esprimono sia in considerazione dell’avversario. Quindi, sono undici non messi a campo per caso, ma per grande cognizione tattica.

Guardando la panchina, le altre squadre non possono permettersi di non schierare Del Piero, Matri, Quagliarella…

Be’ l’anno scorso anche se noi eravamo impegnati in Europa League abbiamo patito tantissimo gli infortuni e quindi quest’anno abbiamo voluto allestire una rosa numericamente più completa facendo anche un salto di qualità. Da qui un numero che all’apparenza forse è elevato, ma questo è giustificato, toccando ferro, dal fatto che quest’anno, per una situazione di prevenzione, non abbiamo ancora subito infortuni importanti. Quindi possiamo mettere in campo di volta in volta la formazione migliore. L’anno scorso abbiamo dovuto far esordire 7 primavera e schierare dei giocatori non sempre al massimo della forma e quindi quest’anno abbiamo allestito una rosa più numerosa e più competitiva. Preferiamo mandare in tribuna dei buoni giocatori che non averli.

Cosa c’è ora nella testa di Pirlo?

Lui è molto freddo, quindi sicuramente dentro credo viva dei contrasti di emozioni perché sicuramente al Milan ha raccolto tanto, sta provando una nuova esperienza, ha avuto un inizio di campionato straordinario, sa che che si sono molte aspettative della gente bianconera. Sicuramente qualche emozione la sta vivendo.

Fonte: TuttoJuve.com

Marotta “Vucinic acquisto più difficile”

Giuseppe Marotta da Wikipedia.org

Marotta a Juventus Channel racconta il suo periodo bianconero, le difficoltà del mercato estivo: ““Diciamo che sono stati 15 mesi molto faticosi, duri, perchè l’impatto con una società come la Juventus è un impatto molto forte, nel senso che il brand che rappresenta questa società sia un brand molto forte. C’erano degli obiettivi da raggiungere, c’era da riacquistare credibilità, e non è stato facile questo percorso. Comunque direi che tutto ha funzionato al meglio, consapevoli di non poter rivoluzionare quello che era stato. Le logiche del mercato? L’anno scorso avevamo iniziato un processo evolutivo e non totalmente rivoluzionario, pur sapendo che tanti giocatori importanti negli anni precedenti – mi riferisco ai Trezeguet, Camoranesi, Zebina, Cannavaro e tanti altri – avevano ormai quasi ultimato il loro ciclo, fatto di grandi prestazioni, ma che comunque volgeva al termine. Quindi bisognava iniziare un nuovo ciclo. Abbiamo cambiato molto, non siamo riusciti a centrare un tasso di qualità notevole, pertanto quest’anno siamo ripartiti proprio con questo obiettivo: alzare il livello di qualità. Riteniamo di aver raggiunto l’obiettivo proprio alla luce degli arrivi dei giocatori che tu hai poco fa nominato. L’acquisto più difficile? Se parliamo di quest’anno, sicuramente quella di Vucinic è stata la trattativa più difficile, perchè sapevamo di avere a che fare con una società – la Roma nella fattispecie  – che non voleva privarsi più di tanto di un giocatore comunque talentuoso come Mirko Vucinic. Poi c’era un discorso di prezzo, di definizione di quello che è l’importo del trasferimento, quindi è andata un po’ per le lunghe nelle tattiche che si fanno, nelle dinamiche che si rispettano in questi frangenti. Devo dire che questo forse è quello più lungo. Poi per il resto, a ruota, è arrivato quello di Vidal, ma fortunatamente nel derby tra Juventus e Bayern Monaco è intervenuto il Bayer Leverkusen che ha facilitato l’approdo verso di noi. La scelta di Conte è nata come deve nascere, cioè in un confronto che è stato fatto all’interno della società, nelle varie componenti: mi riferisco al presidente, al sottoscritto, ai collaboratori; quindi le scelte nascono così, si valuta una rosa ristretta, si valutano gli aspetti positivi che ogni candidato può rappresentare, il profilo che ogni candidato può esprimere, alla luce anche del momento storico della Juventus. La scelta è caduta su Antonio Conte, perchè in lui abbiamo rivisto tanti criteri positivi che la Juventus cercava”.

Fonte: Juvemania.it

Marotta “Krasic non è tra i partenti”

Giuseppe Marotta da Wikipedia.org

Come solito nel pre-partita Beppe Marotta, ad della Juventus, si è fermato ai microfoni Sky.  Ecco le sue parole, trascritte integralmente da TuttoJuve.com:

Finalmente potete sorridere e tirare un sospiro di sollievo, dopo una stagione tormentata come quella scorsa?

Momentaneamente sì, sicuramente. Siamo solo all’inizio, quindi bisogna essere evidentemente prudenti. E’ logico che Conte ha dalla sua l’esperienza non solo da allenatore ma anche da calciatore, quindi sa benissimo che un buon inizio è sicuramente un buon viatico, però poi bisogna sempre riconfermarsi di domenica in domenica, di partita in partita. Per cui stasera è un avversario che sembra sulla carta facile, ma in realtà gli avversari facili sono quelli che nascondono insidie, quindi è logico che lui l’abbia caricata nel modo giusto“.

Krasic fa l’esordio da titolare oggi. Forse la maggiore difficoltà per Conte è quella di gestire l’abbondanza della rosa…
Non credo, perchè sicuramente un ruolo importante dell’allenatore moderno è quello di gestire il gruppo. Noi siamo la Juventus: la Juventus deve avere una rosa altamente competitiva fatta soprattutto di titolari e di conseguenza è evidente che tutti concorrono per conquistarsi una maglia. E l’allenatore ha il compito di valutare durante la settimana i giocatori che stanno meglio. E’ quello che sta facendo, tenendo conto anche dei turni infrasettimanali. Quindi, assolutamente, non c’è nessun caso, se non quello – come mi pare logico che sia – che tutti vorrebbero giocatori, Ma evidentemente si va in campo in undici e Conte sceglie sempre i migliori“.

Si può dire che c’è una differenza sostanziale rispetto all’anno scorso dal punto di vista dell’approccio, della cattiveria agonistica e della voglia di vincere? Forse c’è più fame…
Secondo me ci sono due dati oggettivi importanti. Primo che Conte è riuscito a trasmettere quel senso di appartenenza, quella motivazione e quella di vincere che forse era venuta meno negli ultimi anni. E poi credo che il tasso di qualità del gruppo sia aumentato rispetto all’anno scorso. Questo era un obiettivo che c’eravamo prefissato l’anno scorso e abbiamo raggiunto quest’anno attraverso l’acquisizione di giocatori importanti. Su tutti Pirlo che è un direttore d’orchestra, come dice Sacchi, e che riesce a far girare la squadra nel migliore dei modi“.

In queste due prime partite non ha avuto problemi a vedere il mercato dell’anno scorso, Krasic, Bonucci e Quagliarella, tre giocatori che l’anno scorso erano titolari in panchina. Da una parte questo potrebbe essere un problema però potrebbe anche essere la forza della Juve di quest’anno, avere una panchina di questo tipo, un gruppo con questi valori potrebbe farvi arrivare fino in fondo?
Sì, l’anno scorso abbiamo dovuto ricorrere spessissimo a giocatori della primavera, mi pare che gli esordienti dalla primavera siano stati ben 9, quindi è diverso proprio dal punto di vista qualitativo quest’anno. Abbiamo cercato comporre una rosa più omogenea nei valori. Ci sono giocatori come Toni che, ad esempio non vanno neanche in panchina quindi è evidente che: intanto la rosa è più competitiva e poi gli anni passatti abbiamo subito molti infortuni che ci hanno penalizzato. Quest’anno speriamo che gli infortuni non si verifichino, che i giocatori abbiano una sana competizione mai io credo veramente che Conte sia in grado di essere un ottimo allenatore ma soprattutto un ottimo gestore del gruppo“.

A che punto siamo con Quagliarella. Noi lo abbiamo lasciato dopo l’infortunio poi lo abbiamo seguito costantemente. A che punto è?
Dal punto di vista fisico è quasi al top, ha recuperato dall’infortunio chirurgico ai legamenti. Diciamo che ovviamente il giocare vuol dire anche dare continuità alle sue prestazioni e migliorarle. Adesso ancora non ha avuto le possibilità, perchè evidentemente in questo momento le valutazioni di Conte sono diverse, però io credo che nel corso della stagione abbia la possibilità di mettersi in mostra e come dicevamo prima anche il suo apporto sarà sicuramente importante nel corso del campionato“.

Ci sono stati diversi spifferi su una possibile partenza di Krasic. Non sembra essere in sintonia con Conte…
Sino ad oggi non ci sono queste situazioni di criticità. Le risposte le ha date, ricordiamoci anche che lui è reduce da un infortunio muscolare che lo ha tenuto lontano dal campo per qualche settimana. Non c’è assolutamente un caso Krasic. Krasic è a disposizione. E’ chiaro che poi le considerazioni su tutti i giocatori della rosa le fai a dicembre. Oggi sicuramente non è in lista di partenza. E’ un giocatore che rientro nel nostro programma. E’ un giocatore comunque di qualità e quindi non ci sono motivi per pensare ad una partenza dell’esterno“.

Fonte: TuttoJuve.com

Marotta “Conte grande motivatore”

Giuseppe Marotta da Wikipedia.org

Beppe Marotta, uomo mercato della Juventus, è stato intervistato dai giornalisti di Sky a pochi minuti dall’inizio della partita Siena-Juventus. Ecco le sue parole trascritte integralmente daTuttoJuve.com:

Marotta, Conte ha detto che i complimenti di questa settimana sono stati troppi ma, dopo un’annata difficile come la scorsa, un po di complimenti fanno sempre bene, no?

Sì fanno bene ma poi sta a noi rispondere con la rituale prudenza perchè siamo solo alla prima di campionato. Questo è, evidentemente, un test già molto importante con una squadra ostica e dobbiamo già dare una risposta molto positiva.

Questa scelta di essere molto prudenti sui nuovi acquisti, stiamo parlando di Elia ed Estigarribia, a che cosa è dovuta?

Si devono integrare con calma e devono conoscere quelli che sono gli atteggiamenti tattici sia di Conte che del calcio italiano che è diverso dal calcio giocato nelle loro rispettive squadre. Bisogna dargli tempo di inserimento ma siamo comunque molto fiduciosi perchè riteniamo di aver preso dei giocatori che saranno parte integrante del nostro progetto.

Come compatibilità e assortimento le piace la coppia Matri-Vucinic?

L’allenatore valuta meglio durante la settimana chi mettere in campo. Conte lo sa fare molto bene, al dilà dei due che andranno in campo ci sono giocatori in panchina molto forti ed è evidente che spetta al mister decidere chi meglio per ogni occasione e Conte lo fa sicuramente nel migliore dei modi.

Aldilà della grande soddisfazione per l’esordio, anche dei nuovi, si aspettava l’entusiasmo così smisurato della tifoseria?

Sicuramente la partenza così positiva è stata un bello spot soprattutto giocato nella nostra nuova casa finalmente. Grande passione dei giocatori in campo e grande affetto e partecipazione dei tifosi sugli spalti. Uno spot e una carica dei tifosi necessaria dopo un’annata deludente come la scorsa. Speriamo di continuare oggi per poi ritrovare il calore del nostro pubblico mercoledì in casa.

Una Juve appare molto concentrata, “cattiva” che ha fame. Rispecchia un po il carattere del mister. Ci sono i presupposti per una stagione importante?

Sicuramente i meriti vanno ascritti all’allenatore, perchè non solo insegna calcio ma gestisce il gruppo e credo che nel calcio di oggi sia necessario ed importante motivare i giocatori. Conte ha il grande vantaggio di aver giocato nella Juve e sa quali sono i valori che questi colori rappresentano. Ha inculcato un grande senso di appartenenza in tutti i giocatori e soprattutto ha dato grandi motivazioni, componente questa che assieme a quella tecnico-tattica sono fondamentali per arrivare in alto.

Marotta “Gli obiettivi sono tanti”

Giuseppe Marotta da Wikipedia.org

Al termine dell’Assemblea di Lega, il direttore generale della Juventus, Beppe Marotta, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul contratto collettivo e sul mercato della Juventus. Ecco quanto evidenziato da TuttoJuve.com:

Si aspettava una soluzione di questo tipo, o magari, visto l’ottimismo iniziale, si aspettava un accordo…
L’assemblea è sovrana, abbiamo affrontato con grande senso di responsabilità la situazione. Certo è una situazione d’imbarazzo, chiaramente. Quindi siamo arrivati a questa decisione proprio con grande fermezza, con grande senso di responsabilità“.

I punti sui quali non sono stati trovati gli accordi?
Non è questione di punti in questo momento. E’ stato dibattuto tutto in Assemblea, quindi direi che è questo quello che conta“.

Giaccherini è un giocatore della Juve?
Beh, se lo prenderemo sarà della Juve sicuramente, ci mancherebbe. Adesso ancora non l’abbiamo definito, stiamo trattando. Però è evidente che quello che andremo a fare è frutto anche di grande consapevolezza da parte della società, dell’area tecnica, quindi se andremo a definire Giaccherini saremo consapevoli e contenti di prenderlo“.

Direttore, 18 a 2 la votazione di oggi…
Siamo in democrazia. Non c’è consenso unanime da parte di tutti, però mi pare che la maggioranza si sia espressa in modo molto esplicito“.

Il mercato della Juve non si limita a Giaccherini. Anche Malouda è un obiettivo?
In questi giorni gli obiettivi delle società di calcio sono tanti. E’ chiaro che anche noi, come sapete, cercheremo di ultimare questo mercato cercando di chiudere quei tasselli che ancora sono da chiudere. Quindi questo è quello che tenteremo di fare in questi ultimi giorni di mercato“.

Quindi Malouda è un giocatore che vi piace?
Purtroppo non è nostro, però è un giocatore sicuramente interessante“.

Questa trattativa sul contratto collettivo quando si chiude?
Non lo so, adesso chiaramente noi abbiamo un presidente di Lega, abbiamo dei grandi esperti di diritto. Abbiamo soprattutto, come società, un grande buonsenso, e quindi da parte nostra c’è la volontà di arrivare ad una definizione, fermo restando che ci deve essere grande rispetto per l’attività imprenditoriale che tutte le società svolgono“.

I calciatori andranno avanti?
Non ti so dire, c’è un Consiglio Federale che sta per essere ultimato e al quale saranno presenti i nostri rappresentanti, ci sarà il nostro presidente, quindi ci rimettiamo anche a quelle che saranno le decisioni“.

Fonte: TuttoJuve.com

Marotta: “Due o tre acquisti ancora”

Giuseppe Marotta da Wikipedia.org

Beppe Marotta risponde ai giornalisti parlando di questa giornata in lega: “Oggi sarà una giornata intensa, al di là del discorso legato al contratto collettivo, è nata la discussione sul contributo di solidarietà. Tengo a precisare che il calcio italiano non si è mai tirato indietro, visto che è uno dei maggiori contribuenti. E’ giusto e doveroso che i calciatori rispondano positivamente all’appello. Grosso, Tommasi e Calcagno si sono espressi in modi diversi, noi ci rimettiamo all’evidenza dei fatti; da un punto di vista fiscale, è assurdo che uno paghi e un altro abbia la possibilità di dedurre il contributo“.

Poi sulla Juventus vista ieri sera al trofeo Tim: “C’è da sottolineare l’ottimo lavoro di Conte, un allenatore giovane e con un grande senso di appartenenza. Siamo contenti di quanto espresso ieri“.

E infine sull’argomento che interessa di più tutti noi tifosi, il mercato: “Dobbiamo ultimare la rosa per venire incontro alle esigenze del tecnico; siamo vigili su tutte le opportunità che il mercato ci offre, ma non mi sembra corretto fare nomi. Quanti giocatori arriveranno? Massimo tre e minimo dueArriveranno due-tre giocatori, sicuramente un difensore e un esterno. Amauri è tra i giocatori trasferibili. Con Il Parma abbiamo discusso, ma ci sono molte difficoltà“.

Anche l’ad del Parma, Pietro Leonardi, ha parlato di Amauri: “Dobbiamo stare attenti con il fair-paly finanziario, dobbiamo stare attenti alle spese folli, stringiamo un po’ la cinghia. Cerchiamo di valorizzare la nostra squadra. Per Amauri é difficile che si realizzi, se non arriverà Amauri rimarremo così“.

Marotta “Su Bonucci noi puntiamo”

Giuseppe Marotta da Wikipedia.org

Il direttore generale della Juventus, Beppe Marotta, fa il punto sul mercato bianconero nel corso della prima conferenza stampa in programma nel ritiro di Chiusa Pesio. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di TuttoJuve.com:
“Dobbiamo alleggerire la rosa, ma per rispetto ai professionisti che abbiamo al momento in rosa, preferisco non fare nomi. Le cessioni di Manninger e Sorensen si potrebbero sbloccare, ma al momento non c’è niente di concreto. La Juventus vuole tornare a vincere: il livello qualitativo della squadra è nettamente migliorato e questo è di buon auspicio. Il nostro obiettivo e la nostra strategia era quella di alzare il livello qualitativo della squadra, di giocatori da mettere a disposizione del nostro allenatore Conte. Questo è un obiettivo che dobbiamo centrare. Ancora non abbiamo definito quella che è una rosa omogenea, fatta appunto di valori e di qualità; sappiamo dove dobbiamo intervenire, ci sono ancora alcuni tasselli da colmare, da chiudere e lo faremo sicuramente nel migliore dei modi, compatibilmente con quelle che sono le grandi difficoltà che questo mercato rappresenta.
E’ chiaro che lo strumento dell’incentivazione all’esodo è uno strumento che in alcune circostanze deve essere utilizzato perchè giocoforza non sempre si riescono a trovare collocazioni per i giocatori in esubero, quindi anche noi come fanno le altre probabilmente ricorreremo a questo strumento. Valuteremo però di giorno in giorno quelle che saranno le situazioni, alla luce anche di quelle che sono poi eventuali analisi che Conte sta facendo di giorno in giorno. L’allenatore è qui da poco, conosce sì i suoi giocatori, ma non li ha potuti conoscere a fondo come realtà necessita per poi arrivare ad una valutazione più attenta e precisa. Quindi il confronto con lui è un elemento altrettanto indispensabile per creare e generare movimentazione.
Mister X? Sull’identikit devo dire che forse quest’anno va di moda questa x per noi e per il Milan. In realtà noi abbiamo idea su alcuni giocatori, ma non si può presentare la pelle dell’orso prima di averlo preso e ucciso. Quindi evidentemente dobbiamo essere molto cauti nell’esternare quello che è il nominativo. Abbiamo in mente quello che dobbiamo raggiungere, però direi che fa parte di quelle caratteristiche del calciomercato di essere certi prima di annunciare la definizione di un eventuale acquisto.
Con Conte noi abbiamo un confronto giornaliero, quindi sappiamo benissimo quelle che sono le esigenze che lui ha. Come ho detto ci sono tantissime difficoltà. Cercheremo di arrivare a degli obiettivi, ma questo non significa assolutamente andare a strapagare i giocatori che vorremmo comprare. Stiamo operando e stiamo soprattutto monitorando quelle che sono le eventualità opportunità in entrata, considerando altrettanto importante quello di allegerire quella che oggi è una rosa numerosa, perchè sono veramente tanti i giocatori che sono tesserati con noi. La nostra speranza è di arrivare a fine mercato cercando di consegnare a Conte la migliore rosa possibile. Questo è il nostro obiettivo che  indipendente da qualsiasi caratteristica di giocatori, siano essi esterni, centrali o quello che sarà. Quindi è evidente che questa situazione noi l’abbiamo ben chiara in testa. Sappiamo che l’allenatore giustamente pretende di avere a disposizione una rosa competitiva, omogenea, anche nelle valutazioni tecniche e tattiche. Cercheremo di dare a lui maggiore potenziale tecnico possibile. Per quanto riguarda Bonucci, così come alcune trattative che vengono poi menzionate sui giornali, in realtà c’è stata una richiesta da parte dello Zenit, però su Bonucci noi puntiamo, è un giovane molto interessante; l’anno scorso era alla sua prima esperienza, per cui riteniamo di non assecondare quella che è una richiesta fattaci”.

Fonte: TuttoJuve.com

Vucinic “Sono venuto nella quadra più amata”

Mirko Vucinic © LaPresse da Tuttosport.com

TuttoJuve.com ha seguito la presentazione di Vucinic al suo fianco come sempre, anche il direttore generale della Juventus, Beppe Marotta, che ha parlato di mercato. Ecco la conferenza stampa integrale, a cura della redazione di TuttoJuve.com:

MAROTTA:Buongiorno a tutti. Benvenuti a questa nostra presentazione di Mirko Vucinic, un calciatore che non ha bisogno di presentazioni particolari, essendo a tutti conosciuto. Un giocatore che noi abbiamo rincorso per lungo tempo e siamo poi riusciti a definirne l’acquisizione a titolo definitivo. I termini dell’operazione sono stati di 15 milioni di euro pagabili in tre stagioni sportive, con un contratto dello stesso giocatore di durata quadriennale. Chiaramente siamo molto soddisfatti e come noi Conte, che ha un elemento in più che alza il livello qualitativo del gruppo che è già a disposizione. Non mi dilungo più di tanto trattandosi di un giocatore conosciuto. Lascio a voi la possibilità di porre a Mirko delle domande e lui stesso poi risponderà“.

Volevo sapere se Mirko Vucinic si sente un top player e se sarà il top player che la Juve attendeva…
VUCINIC:Diciamo che mi sento un professionista e un tesserato, poi sarà il campo che mi darà ragione se sono top o qualcos’altro“.

Perchè meglio la Juve della Roma?
VUCINIC:Perchè a Roma è finito un ciclo e poi sono venuto nella squadra italiana più amata e più conosciuta al mondo“.

Quali sono state le motivazioni che ti hanno portato a scegliere la Juve? Qui non c’è la Champions League ma c’è un progetto importante…
VUCINIC:
C’è già il nome della squadra. Come ho detto già prima è la squadra più famosa e più conosciuta al mondo, più amata dagli italiani. Quindi quando il mio procuratore mi ha detto Juventus non ho avuto dubbi“.

Zeman ha detto che sei un giocatore che può fare l’esterno, ma devi stare vicino alla porta. In un modulo bello e spregiudicato come quello di Conte, con quattro attaccanti, tu sei più adatto a partire da esterno o centrale?”.
VUCINIC:
A ogni giocatore piace giocare, ma è il mister che decide. Io mi metterò a disposizione del mister e della squadra“.

A Marotta chiedo: è Vucinic il top player della Juventus oppure ci dobbiamo aspettare altri colpi dello stesso livello qualitativo e della stessa spesa economica?
MAROTTA:
Grazie per questa domanda che mi dà la possibilità di chiarire proprio questo concetto. Il nostro mercato quest’anno è caratterizzato da un obiettivo prioritario che è quello di alzare il livello qualitativo del gruppo che Conte ha ereditato in fase di arrivo. E devo dire che in sostanza stiamo seguendo questo iter, nel senso che sono arrivati giocatori importanti che hanno alzato il livello qualitativo. Non dobbiamo guardare quello che poi è il conseguente rapporto di prezzo e di valutazione. Quindi, quando si parla di top player si parla di elementi sicuramente di qualità e quindi gli elementi che sono arrivati sono di grande qualità. Vucinic è un giocatore di indiscussa qualità e quindi credo che questa sia la risposta più appropriata. E poi sottolineo come giocatore come Pirlo, come Vucinic, come Vidal, sono giocatore che sicuramente sono stati indicati da esperti del calcio come dei giocatori di altissima qualità“.

Per Mirko. Ti hanno anche cercato dall’Inghilterra. Forse avresti anche potuto giocare in Premier e in Champions League. Che appeal ha la Juventus per decidere di scegliere Torino piuttosto che Manchester?
VUCINIC
: “Diciamo, come ho detto prima, che quando ho sentito il nome Juventus non ho avuto nessun dubbio. E il fatto che non giochiamo la Champions non mi pesa perchè comunque quest’anno la squadra è forte e cercheremo di qualificarci non solo per la Champions, ma anche di vincere più partite possibili“.

Che ricordo hai delle partite contro i tuoi nuovi compagni di squadra?
VUCINIC:Come contro tutte le squadre, ci sono dei momenti belli e meno belli, ma la cosa importante è che sto qua e spero che qui ci saranno soltanto momenti belli“.

Volevo sapere se la decisione di lasciare la Roma era già stata presa alla fine della scorsa stagione, quando c’era qualche problema con i tifosi, oppure l’hai deciso quest’anno dopo l’arrivo della nuova società e di Luis Enrique?
VUCINIC:
No, avevo già deciso. Ho parlato con il direttore sportivo che all’epoca era Pradè. E colgo l’occasione per ringraziarlo di cuore perchè lui mi ha dato moltissimo; lui insieme alla dottoressa Rosella Sensi. Li ringrazio tutti e due, però la cosa più importante è che sono arrivato qua“.

Due curiosità: una sul numero di maglia e l’altra se la Roma ha fatto un passo avanti o indietro passando dalla famiglia Sensi agli americani.
VUCINIC:
Come numero di maglia avrò il 14. Il motivo è che sia nel Montenegro, sia a Lecce ho avuto come prima maglia la maglia 14, quindi venendo qui alla Juve ho preso la 14, visto che la 9 ce l’ha Iaquinta. Il fatto della Roma, non rispondo“.

Ieri quando sei arrivato hai ascoltato il discorso del presidente e del tecnico. Volevo sapere cosa ti ha colpito di più delle loro parole…
VUCINIC
: “La cosa che mi ha colpito di più è che ieri quando il presidente ha parlato mi ha dato una carica enorme. Spero che questa carica che ci trasmesso ce la porteremo anche durante il campionato, per vincere le partite“.

Conte ha telefonato anche a te come è successo con altri nuovi acquisti per parlati prima? Oppure l’hai conosciuto qua? E quali dei calciatori della Juve conoscevi già e con quali hai avuto modo di sentirti?
VUCINIC:
Con i giocatori più o meno ci conosciamo perchè abbiamo giocato tante partite contro quindi diciamo che si diventa amici, tra virgolette. Conte non mi ha chiamato finchè non ho firmato. Dopo che ho firmato mi ha telefonato e mi ha fatto un’ottima impressione“.

Come collochi la Juve? Già allo stesso livello di Milan e Inter nella griglia scudetto? O sotto?
VUCINIC:
Ci collochiamo da Juventus. La Juventus è una grandissima squadra. Certo non è che lo scopro io adesso. Diciamo che siamo una grandissima squadra, fatta per vincere“.

Direttore, la priorità come acquisto prossimo: un difensore centrale o l’esterno sinistro? Cosa dobbiamo aspettarci nelle prossime settimane?
MAROTTA:
Dobbiamo aspettarci che la società farà ogni sforzo per soddisfare quelle che sono le indicazioni di Conte e soprattutto – cosa che già sapevamo – rendere più omogeneo questo gruppo. Quindi è evidente che in questo mese in cui ci saranno tante operazioni in entrata e in uscita, in generale, parlo di tutte le squadre, quindi anche noi saremo attivi da questo punto di vista. Però è evidente che anticiparne oggi caratteristiche e nomi è abbastanza fuori luogo“.

Volevo fare la stessa domanda, sia a Vucinic che a al direttore. Oltre ad essere un grande colpo, Vucinic è anche un grande affare per le cifre che giravano sugli altri top player?
VUCINIC
: “Io non è che lavoro tanto con la finanza, quindi non saprei proprio rispondere. Lascio al direttore questa domanda…“.
MAROTTA: Io dico appunto che non dobbiamo farci condizionare mai da quelli che sono gli aspetti contabili, numerici che accompagnano i trasferimenti dei calciatori, perchè Mirko Vucinic è arrivato alla Juventus per 15 milioni: secondo me è una cifra sicuramente importante, ma – non voglio venir meno a quella che è stata una richiesta da parte della Roma – si tratta di un ottimo giocatore. Un coniugarsi di situazioni che hanno definito questa valutazione. Certo che se paragoniamo dal punto di vista numerico questa cifra a cifre che hanno accompagnato trasferimenti come quello di Sanchez, di Pastore, di Aguero, evidentemente la meraviglia è per quei numeri, che secondo me sono fuori da ogni logica, da ogni fair play finanziario di ogni società, andando anche degli aspetti di carattere etico. Però giustamente nel mondo del calcio le società sportive sono presiedute da persone che sono libere di fare quello che vogliono fare, quindi non faccio altro che analizzare statisticamente questa cosa, poi giustamente condivisione massima per le scelte che le altre società hanno fatto“.

Al direttore volevo chiedere a che punto sono le cessioni, che ora diventano prioritarie. In particolare sull’attacco, perchè adesso senza coppe sette attaccanti sono troppi. Poi volevo sapere se accanto al difensore e all’esterno c’è spazio per un nuovo centrocampista…
MAROTTA:
Come ho detto prima, noi sappiamo che dobbiamo ancora lavorare in questo ultimo mese per modellare definitivamente questa rosa. Chiaramente oggi i giocatori professionisti, tesserati con noi, sono sicuramente un numero superiore a quelle che sono le esigenze della stagione, sia nei ruoli, sia dal punto di vista numerico. Quindi cercheremo di arrivare a fine mercato cercando di sistemare al meglio i giocatori che vogliono andar via, i giocatori con i quali abbiamo parlato che non rientrano magari nel nostro programma. Questo nel massimo rispetto della loro professionalità. Certamente oggi la gestione di questo gruppo numeroso è abbastanza difficile, però lo stiamo facendo nel migliore dei modi, garantendo massima professionalità a tutti i giocatori e cercheremo di arrivare quanto prima ad una definizione di quella che sarà appunto la rosa definitiva della stagione. Per quanto riguarda il centrocampista, voglio dire…se è un centrocampista, un difensore o un attaccante, le porte sono aperte sia in entrata che in uscita, quindi è lecito aspettarsi di tutto. Però dare delle indicazioni precise in questo momento non si può“.