E’ il titolo di un articolo di TuttoSport, perchè? Perchè gioca con un’infiltrazione al piede destro, quello pestato da Boateng nella sfida interna col Milan, e resiste dopo un contrasto durissimo dove perde palla. E’ il settimo minuto del primo tempo: da lì in avanti stringerà i denti, lotterà per la sua Juve senza lesinare energia e impegno.
Un esempio per tutti, il brasiliano. Che accusava un forte dolore, aveva difficoltà a colpire il pallone con potenza ed effettuare lanci lunghi, ma non per questo si è risparmiato. D’altronde, alla vigilia, lo aveva detto, con parole precise e meditate: «Se continuiamo così, allora le nostre possibilità di entrare nelle prime quattro aumenteranno». Missione compiuta, con vista sulla Champions, ma senza illusioni
Del Piero, tramite la sua fan page ufficiale di Facebook ha voluto comunicare il suo stato d’animo dopo i tre punti conquistati nonostante la sua assenza forzata: “Grandi ragazzi, ho sofferto dalla tribuna ma per fortuna adesso esultiamo”
Il direttore generale bianconero, Beppe Marotta, commenta l’importante vittoria sul Genoa ai microfoni di Juventus Channel. Ecco quanto evidenziato da TuttoJuve.com:
Facciamo la disamina della partita col Direttore. Abbiamo recuperato lo svantaggio per ben due volte…
“L’obiettivo iniziale era quello di vincere a tutti i costi. Certamente la partenza è stata condizionata da questo autogol di Bonucci che ci ha messo in grande difficoltà. Purtroppo in casa c’è questa sindrome dell’Olimpico che spesso e volentieri prende i giocatori. Siamo riusciti a riagguantarla e direi che come pressione, come predominio territoriale eravamo in vantaggio noi, ma poi c’è stato questo secondo gol di Floro Flores, su una nostra ingenuità e a quel punto era ancora più difficile rimontare; ci siamo riusciti per caparbietà e quindi direi grande merito alla squadra per aver avuto questo spirito vincente che ci ha portato alla vittoria“.
Se ne parla da tempo e oggi lo riporta ancora TuttoSport, potrebbe esserci uno scambio di giocatori che in fondo converrebbe a entrambe le squadre. Alla Juve serve un giocatore di fantasia, uno in grado di portare un po’ di brio, e Menez è sicuramente un giocatore di questo livello. Alla Roma serve un portiere visto che i suoi spesso lasciano a desiderare.
Per quanto riguarda la mancanza di questi giocatori nelle rispettive squadre, Storari ha fatto vedere che è veramente uno spreco che sia tenuto in panchina. I miracoli fatti contro la Roma è vero che erano normalità per Gigi Buffon, ma il verbo al passato ha una sua importanza, inoltre stiamo parlando di un 33enne, mentre Menez ha appena 24 anni, e dei sacrifici per il futuro è giusto farli. Menez è un giocatore che è separato in casa, più volte ha detto che se ne vuole andare e si vede anche in campo che non gioca più con la passione di un tempo, da bandiera futura della Roma è diventata sicura cessione.
Insomma un affare che potrebbe convenire a entrambi ma… e si ci sono dei problemi che TuttoSport non prende in considerazione.
Il primo di questi è che Gigi Buffon è un simbolo della Juve e i tifosi non potrebbero prendere benissimo la cosa, questo è di certo un problema che una grande società deve superare per il bene della società, altrimenti giocatore come Zidane non sarebbero mai andati via
Secondo e più importante è che Buffon ha un contratto veramente da re, e la roma vorrà veramente concederglielo?
Ma Buffon andrebbe via dalla Juve per andare in una squadra che (molto probabilmente) non è finita in Champion? Buffon è rimasto alla Juve per riportarla grande, ma se deve andare via a questo punto non sarebbe meglio una squadra in Champion?
Leonardo Bonucci commenta la vittoria dell’Olimpico di Roma dal proprio sito internet (leonardobonucci.it) ecco le sue parole:
“Una vittoria prestigiosa come quella di ieri era proprio quello che ci voleva per riportare il morale della squadra a livelli più alti.
Abbiamo lottato minuto per minuto senza sosta, e anche se i nostri avversari sono comunque stati molto pericolosi specie nel primo tempo, noi siamo riusciti a tenere bene il campo per poi uscire alla distanza disputando un secondo tempo di alto livello.
Il risultato di ieri è comunque la prova che, quando c’è concentrazione in campo, la Juventus sa essere una squadra capace di ottime prestazioni. Questo ci dà nuovo slancio per il futuro e soprattutto fa sì che rimangano ancora aperte tutte le chance per l’Europa, alla quale continuiamo ad aspirare con tutte le nostre forze, almeno fino a quando la matematica non sarà contro di noi.
Ora però dobbiamo riservare la nostra concentrazione alla prossima gara, sapendo che i nostri avversari sì non ci concederanno nulla, ma anche che noi faremo di tutto per portare a casa i tre punti. Leonardo“
“Santa febbre di Gianluigi Buffon” queste le parole di Claudio Zuliani a commento delle continue parate del portiere juventino. Penso che anche ai più grandi estimatori del portiere campione del mondo ieri Gigi Buffon non sia mancato per niente. Era da tempo che non vedevamo questi miracoli tra i pali della porta juventina. Di certo Storari ieri ha fatto il Buffon, ma il Buffon dei tempi migliori, non quello degli ultimi tempi. Vedendo giocare così storari, qualche dubbio sulla titolarità di Gigi viene e viene anche qualche idea di prendere un po’ di soldi dalla sua cessione e risparmiare il suo stipendio. Ma intanto gustiamoci questa sua prestazione e le sue bellissime parate:
Intervistato dai microfoni Rai nel corso de “La Domenica Sportiva” Claudio Marchisio ha esternato la sua soddisfazione per la vittoria raccolta all’Olimpico di Roma sui giallorossi per 2-0. Un successo con la gioia della prima da capitano della Juventus: “Ero un po’ nervoso per questo fatto ma credo di aver affrontato bene questa prima, la gara credo che l’abbiamo approcciata bene difendendoci al meglio e colpendo nei momenti più opportuni. Storari ci ha tenuto in corsa quando abbiamo avuto difficoltà, credo che la vittoria sia limpida e legittima”. Una battuta sulla salutare esperienza in Nazionale per tanti membri della rosa juventina apparsi rigenerati prima in azzurro e oggi in bianconero: “Credo che più che l’esperienza in azzurro ci abbiano rigenerate le due vittorie contro Slovenia ed Ucraina figlie di ottime prestazioni, tutto questo ci ha ridato fiducia ed ulteriore autostima”. Leggi tutto “Marchisio “Fascia di capitano? un po’ di pressione””
“Ho saputo tardi che sarei partito titolare ma sono cose che succedono, io spero sempre di giocare. Uno che va in panchina non deve andare con la testa in vacanza, mi alleno sempre per dimostrarmi pronto e scendere in campo”.
La parata più difficile? “Su Totti son stato bravo a chiudere subito ma anche fortunato perchè mi è sbattuta sulla mano e ha rallentato il pallone, ma sono felice perchè abbiamo vinto bene e soffrendo il giusto”. Come l’anno scorso quando con le sue parate negò il titolo alla Roma Storari si è reso protagonista all’Olimpico negando il successo alla sua squadra del cuore, ma nessun risentimento verso uno stadio che lo ha più volte beccato memore della sfida dello scorso aprile: “Non voglio essere presuntoso ma penso da un paio di anni di rendere infelici tanti tifosi avversari non solo quelli della Roma, sto dando continuità sono contento di essere arrivato a questi livelli dopo tanti sacrifici e dedico tutto questo alla mia famiglia e in particolare modo a mia moglie che mi ha sempre supportato in questi anni”.
Di certo Alessandro Matri sta facendo vedere di valere tutti i soldi che la Juve ha sborsato e sborserà per tenerlo a Torino. Finalmente un attaccante che segna e come. E anche oggi ci mette lo zampino, queste le parole dell’attaccante juventino riportate da Juventus.com: «siamo contenti per il risultato, la prestazione e per come abbiamo gestito la partita. Altre volte dopo il vantaggio ci siamo adagiati, mentre oggi abbiamo continuato a giocare come se fossimo sullo 0-0».
Il bomber incassa i complimenti di Del Neri che lo ha definito, nel post partita, uno “straordinario terminale offensivo”: «Ringrazio il mister per le belle parole. In effetti quest’anno le cose stanno andando bene e ora spero di continuare così e raggiungere obiettivi con la Juve. Ho avuto un buon impatto in questa squadra e ha stupito anche me: ho sempre creduto nei miei mezzi, ma ora sta succedendo tutto molto in fretta. Meglio così».
Dai microfoni de “La Domenica Sportiva” Matri parla anche sulla rai del suo momento magico: “E’ un momento straordinario per me ma è più importante che sia arrivata la vittoria. Ora mancano sette partite e dobbiamo pensare match per match”. Un modulo diverso quello applicato da Delneri, un 4-3-3simile a quello di Cagliari ma con variazioni in corso: “Dopo un quarto d’ora Milos Krasic mi ha giocato alle spalle, era più un 4-4-1-1, passando in vantaggio ci siamo poi coperti di più”. E ora si riapre l’obiettivo quarto posto? “Dobbiamo pensare passo per passo, non serve porci obiettivi come il quarto posto o Europa League, il nostro obiettivo massimo è vincere la prossima gara”. Di nuovo su Krasic e sulla posizione alle spalle di una punta, una soluzione che oggi ha esaltato il talento serbo: “Io tatticamente non sono un genio, certo la sua velocità sia lateralmente che centralmente fa male e crea superiorità numerica“. Sulla sua crescita professionale l’attaccante spiega: “Ripeto è un momento straordinario ma cerco di viverlo in tranquillità nonostante in tre mesi sia cambiato tanto, ma il calcio alla fine è lo stesso di quando giocavo in Serie C e cerco di farlo bene o male ma mettendoci grande impegno”. Una battuta sulla buona classifica del suo ex club, il Cagliari: “Forse serviva che partissi, no scherzi a parte sono felice che i miei ex compagni stiano facendo bene. Li sono cresciuto tanto e ho affrontato gli scalini necessari”. Chiusura sul mercato e sui top-player promessi da Marotta nel pre-partita:“Ci sono fuoriclasse italiani a mio avviso e potremmo valorizzarli, certo chi arriva ben venga ma la rosa non è affatto malvagia nemmeno così come è”.