Johan Elmander, 29 anni, attaccante del Bolton. Il “gemello svedese” di Zlatan Ibrahimovic, secondo Tutto Sport la Juve sarebbe su di lui, a giugno si libererà a costo zero e Marotta è pronto ad intervenire. Infatti oltre il mercato dei campioni ( Mascherano, Bastos, Sanchez, Pastore) la Juve quest’estate punterà anche su quello delle occasioni.
Milos Krasic non è un giocatore che ama chiacchierare, molto poche sono le sue interviste, difficile sentire le sue parole, è l’uomo della grinta, è quello che cerca i fatti. Ma di certo questo periodo non è dei migliori, anche lui è in netto calo e la Juve lo sente. Ecco una bella intervista rilasciata a TuttoSport:
“Se avevo mai vissuto una crisi del genere? Nel Cska mi è successo di vivere una situazione analoga. E’ una questione di testa e sono sicuro che ne usciremo, soprattutto se rimaniamo uniti e cerchiamo di farlo tutti insieme. Questa squadra non è da rottamare come si potrebbe pensare guardando gli ultimi risultati. Nella prima parte della stagione abbiamo vissuto un momento positivo e abbiamo mostrato qualcosa di buono, al momento in cui serviva un ulteriore salto di qualità sono sorti dei problemi: ci sono stati degli infortuni e ci è mancata la giusta concentrazione. E’ capitato di prendere un gol e di reagire nella maniera sbagliata, facendosi prendere dal panico, senza magari tenere nel giusto conto la forza dei nostri giocatori. Quello che dobbiamo fare ora è non spaventarci se la partita si mette male, ma rimanere calmi e concentrati. Siamo forti, dobbiamo crederci: quando abbiamo collezionati 18 risultati utili consecutivi non era per caso, ma perchè riuscivamo a sfruttare meglio le nostre qualità. Se può tornare quella Juve? Sì, se ricominciamo ad essere squadra, a pensare come squadra, a giocare come squadra”. Leggi tutto “Krasic: “Alla Juve Vincerò””
Grazie al lavoro di TuttoJuve.com abbiamo le dichiarazioni di Gigi Del Neri alla conferenza stampa della vigilia di Juventus-Milan. Ecco le sue dichiarazioni:
Buongiorno Mister, domani è decisiva solo per le sorti della Juventus o anche per il suo futuro?
“Ogni partita è decisiva, l’importante è interpretarla in maniera giusta. Una partita che arriva dopo un periodo non molto buono, però arriva giusta per poter riprenderci quello che abbiamo lasciato ultimamente sul campo. Una partita stimolante, chiaramente molto importante per tutto quello che poi ne conseguirà: cioè l’entusiasmo che puoi ottenere e tutto quello che poi succederà come proiezione futura, ma soprattutto nelle partite future“. Leggi tutto “Del Neri “Confidiamo recupero Aquilani””
Ecco le parole del nuovo attaccante bianconero a La Stampa, parole piene di amore per la Juventus, un giocatore entusiasta di vestire bianconero “Diciamo che stiamo facendo un cammino un po’ strano: speravamo di prendere una strada diversa, dopo le vittorie con Cagliari e Inter. Difficile trovare una risposta. Ora abbiamo una grande possibilità, con il Milan”. Il giornalista, Massimiliano Nerozzi, gli domanda perché i tifosi debbano avere fiducia: “Lo so, non è facile. E capisco il loro umore: ma se avranno fiducia, ne daranno anche a noi. Mi sono rivisto le partite in tv, di più quella con il Bologna. E mi ha confermato che dopo il primo tempo stavamo gestendo bene la partita. Le pressioni ci sono, ed è giusto, ma forse le facce erano abbacchiate perché non eravamo stati molto fortunati, anche se non do colpa al destino. Noi montati dopo l’Inter? Non credo proprio, non c’era motivo: anche battendo l’Inter eravamo fuori dalla zona Champions“. Quanto le pesa la maglia della Juventus? “Segnare subito è stato un bell’aiuto, ma so che devo continuare. E invece sono già due partite senza gol, anche se adesso è l’ultimo dei miei pensieri: ci servono risultati. Di solito cerco di stare traquillo, però è impossibile non pensarci. Ibra e Cassano? A dicembre mi chiesero di loro, sono due campioni, e io risposi che sarebbe stato bello giocare con loro. Con Toni ci diamo le coordinate, giochiamo insieme da poco. Va bene così: Luca prende un sacco di botte, fa da scudo. Avrei fatto meglio andare al Milan? Solo perché la classifica dice questo, ma stiamo parlando della Juve. Pentito? Non scherziamo: all’offerta della Juve, mai avuto un dubbio. Da quando vado in campo, tutti tifano per la squadra dove gioco. Poi è vero, milanista era papà Luigi, e io. Unica eccezione mio fratello, Alberto, interista”. La partita contro il Milan è particolare per Alessandro, cresciuto proprio nel settore giovanile rossonero “Dodici anni in rossonero, ci arrivai che stavo negli esordienti. Nel 2004 lasciai il Milan. Paura di non sfondare? Sì, ci ho pensato. Poi però c’era anche il piacere di avere un’altra società che credeva in me: alla fine, la presi come una sfida. Sono un tipo ottimista. Giocare contro il Milan? La prima volta fu molto strano, ma poi gli anni hanno anestetizzato molto“. Nerozzi gli fa presente una definizione datagli dal The Guardian: “Vediamo se Matri da playboy diventa un grande giocatore“. Scocciato? “Vediamo se lo divento. Comunque playboy non mi sento. Poi quando ti metti dentro una storia del genere (con la velina Federica Nargi, ndr) devi essere pronto al gossip: quando è esagerato, però, dà fastidio. Chi mi dà i voti sul campo? I tre che stanno in tribuna: papà, il suo amico Paolo, e mio fratello: i miei tre critici personali. Se sbaglio mi tormento, tutti i giorni successivi. Dopo Palermo è stato un inferno. Ripensi a quante volte hai segnato in quel modo e perché invece hai sbagliato. Quel che ho me lo sono meritato, fortunatamente. E un po’ di fortuna l’ho avuta nel salto dalla B alla A, perché a Rimini non avevo fatto sfracelli. I migliori adesso sono Ibra ed Eto’o. A Ibra invidio le doti tecniche ma è scontato, allora dico la sfrontatezza, quasi il menefreghismo, la personalità che ha nei confronti della squadra. Lo si nota anche da fuori, che è il leader della squadra. Io sono più timido. Il mio idolo da piccolo era Van Basten, meglio lui di Ibra. Anche se il calcio è cambiato. Chi leverei al Milan? Boateng. Ha capito il gioco di Allegri, che conosco“. Già Allegri. Se Matri è maturato a tal punto di essere chiamato da una big, il merito è anche del tecnico ex Cagliari. Lo ha sentito? “Sì, ma non questa settimana. Il mister mi chiamò anche per farmi i complimenti quando sono arrivato qui. Abbiamo un bel rapporto, ma non mi permetterei mai: anzi, dà più consigli lui a me“. Quali Milan-Juve mi ricordo? “Ne ho visti tanti. Il 6-0, poi un gran gol di Weah. A San Siro facevo il raccattapalle, e tifavo Milan. Lo sognavo: una vita senza sogni sarebbe triste, ma non so quanto ci credevo di arrivare a certi livelli. Il sogno si è fatto realtà dopo Juve-Inter. Da quando gioco, il gol più importante. E se segno al Milan?In questo momento sarebbe più importante per la classifica, che per me. Ma esulterei come un pazzo, su questo non c’è dubbio“.
Iniziamo a cercare di capire la formazione di domani sera, in porta certamente Gigi Buffon, mentre la difesa dovrebbe avere la grande novità dell’assenza di Leonardo Bonucci: Sorenson e Traorè sulle fasce e Chiellinie Barzagli al centro. Il centrocampo è invece scontato causa infortuni, Krasic e Martinez sulle fasce e al centro Felipe Melo e Marchisio. In attacco se non ci saranno sorprese questa volta dovrebbe toccare a Matri e Toni.
Dall’allenamento di oggi a Vinovo le ultime novità e sembrano esserci. Certo poi magari domenica tutto viene stravolto come spesso fa Del Neri, ma nella partitella di allenamento a Vinovo la formazione titolare aveva al centro Chiellini e Barzagli e sulle fasce Traorè e Sorenson. In realtà spedire in panchina Leonardo Bonuncci non sarebbe un’idea malvagia, le ultime partite non ha dato grandi prestazioni quindi farlo riposare non guasterebbe. Inoltre per Traorè potrebbe veramente essere arrivata l’ora di prendersi il suo posto nello scacchiere difensivo. Tutte queste potrebbero rimanere chiacchiere visto che anche la settimana scorsa Chiellini si è allenato da centrale per poi tornare sulla fascia sabato sera. Leggi tutto “Ultime da Vinovo”
Tornano gli infortuni e ce ne dà notizia il sito ufficiale della Juventus: “nella mattinata di oggi Momo Sissoko é stato sottoposto ad intervento artroscopico di regolarizzazione della cartilagine del ginocchio sinistro. L’intervento è stato effettuato a Bordeaux dal dottor Jambou. La ripresa dell’attività sportiva é prevista in circa 3 mesi. Durante l’allenamento di ieri Grosso ha lamentato un lieve problema al polpaccio destro. Oggi, presso l’Istituto di Medicina dello Sport di Torino, é stato sottoposto a ecografia che ha dimostrato una elongazione muscolare del gemello mediale della gamba destra. La prognosi è di 10 giorni. Durante l’allenamento odierno, Hasan Salihamidzic ha accusato un fastidio e una contrattura ai muscoli posteriori della coscia sinistra. Entro le prossime 48 ore verranno effettuati gli accertamenti medici. Chiellini ha effettuato lavoro differenziato per un lieve fastidio al ginocchio sinistro, esito un trauma subito sabato sera.”
A centrocampo è emergenza, Sissoko fuori fino a fine stagione e con il Milan mancheranno anche Pepe e Aquilani, quindi in campo per forza Krasic e Martinez sulle fasce e al centro Felipe Melo e Marchisio.
Avete mai sentito un idraulico non attaccare il lavoro fatto da un altro idraulico? Luciano Moggi non fa altro che criticare ormai chi nella Juve si siede a quello che era il suo posto. Nonostante avesse accolto positivamente il cambio con Andrea Agnelli e Marotta ha criticato sempre il mercato juventino. Perchè? Semplice, per lo stesso motivo per cui un idraulico critica il lavoro fatto da un altro idraulico, cioè ognuno ha un suo modo di lavorare e lo ritiene il migliore. Nel corso della trasmissione condotta da Pippo Franco “Ieri, Moggi e domani”, ha rilasciato ancora una volta i soliti commenti:
“L’avevo detto in estate: invece di ricostruire chi è arrivato ha finito per distruggere del tutto la Juve. Non serviva una rivoluzione, ma solo 2-3 nuovi innesti di valore. La squadra è stata invece assemblata malissimo, senza ne personalità ne qualità rovinando anche il precedente gruppo. I colpevoli? Chi ha permesso a Marotta di comprare 15 giocatori? Fosse per me li rivenderei tutti, salvando il solo Krasic. Hanno reso la Juve una provinciale capace di vincere contro le grandi quando gli stimoli la fanno da padrone per poi poter perdere però contro chiunque in malo modo, per la mancanza di classe. Mi dispiace ma i tifosi si mettano l’anima in pace: questa squadra può arrivare al massimo quinta o sesta. Quello è il reale valore della rosa. Contro il Bologna Bonucci ha mostrato tutte le sue lacune, dimostrando di non valere la cifra spesa per lui, e l’arrivo di Gennaio di Barzagli non ha fatto altro che peggiorare la difesa della Juve mandando in crisi anche Chiellini. Onore a Di Vaio, trascinatore del Bologna, che invecchiando è diventato un vero leader ”.
Moggi non ha forse visto bene la formazione che la Juventus aveva a fine anno l’anno scorso, non si è forse accorto che c’erano gravi mancanze, giocatori vecchi e non più motivati, bisogno di cambiare. Troppi acquisti? c’era bisogno di avere quantità, c’era bisogno di avere ricambi che poi si sono dimostrati utili a causa degli infortuni juventini. Critica Bonucci che non sta certo vivendo un grande periodo, ma fino adesso con Chiellini aveva fatto il suo. Critica un acquisto come quello di Barzagli che con solo 300.000 euro è arrivato a Torino sfoderando buone prestazioni. Si dimentica di un Aquilani che ha riconquistato anche la maglia azzurra e di un Matri che non è affatto un acquisto sbagliato. Una squadra che può vincere contro l’Inter e contro il Milan non è di certo una squadra che ha sbagliato il mercato, ma una squadra che forse ha qualche problema con le motivazioni. Resterà da vedere se questo continuo disfattismo, presente anche lo scorso anno aiuterà la Juve.
David Trezeguet torna a parlare di Juve, continua a parlare del suo amore per i tifosi juventini e poi di un suo possibile passaggio al Napoli tutto questo in un’intervista a il sussidiario.net: “Salutare i tifosi?Non c’è stato tempo. Ho fatto una scelta, anche perché la Juve non contava più su di me. Poi c’è stata questa possibilità sportiva con una qualità alta della vita. Ho mantenuto, comunque, un grande rapporto con tutti gli ex compagni e con Andrea Agnelli. Quando ci sarà la possibilità, tornerò con grandissimo piacere a Torino a salutare i tifosi, i compagni e tutta la gente con la quale ho lavorato. Prima o poi succederà, quando non lo posso ancora dire. Lo farò. Io al Napoli? Sì, c’era una possibilità. Ero interessato a conoscere una piazza importante con una mentalità diversa e con un progetto serio e affascinante. Ho preferito giocare in Italia solo con la maglia della Juve: ho fatto una scelta di rispetto verso la gente e la società per lasciare un bel ricordo”. E nella prossima stagione dove giocherà? “Stati Uniti, Dubai… sono aperto a qualsiasi eventualità. Attraverso un periodo della vita nel quale sono interessato dalla possibilità di provare altre esperienze calcistiche. Per il momento, però, non ci penso. Sono concentrato e spero di centrare l’obiettivo di rimanere nella massima serie“.