Barzagli “Sogno la Nazionale”

Andrea Barzagli © foto di Giacomo Morini da Tutto Juve

Ecco le parole dette oggi da Andrea Barzagli a “Filo Diretto”, programma di Juventus Channel: “Quella con l’Inter sarà una grande partita. I nerazzurri hanno attraversato un periodo difficile a inizio stagione, ma con l’arrivo di Leonardo si sono ritrovati, rientrando nella lotta scudetto. La Juve d’altro canto ha fornito buone prestazioni nell’ultimo periodo: anche a Palermo, nonostante il risultato negativo, la squadra c’era e a Cagliari si è rivista la vera Juve. Dunque quella di domenica sarà una sfida aperta, importantissima per entrambe le squadre. L’Inter vorrà rimanere in gioco nella corsa scudetto, ma noi dobbiamo dare continuità alla vittoria di Cagliari”.

Poi parla del gruppo e di come si sia ambientato facilmente: “Mi sono subito trovato a mio agio qui anche perché conoscevo gran parte dei miei nuovi compagni. E poi ho trovato un ambiente splendido e la perfetta organizzazione che contraddistingue le grandi società. Quanto all’assist di Cagliari, beh… è stato un po’ insolito: si è sviluppato un contropiede e mi sono spinto in avanti, ritrovandomi il pallone tra i piedi quando ero defilato sulla destra. Non sono abituato a queste situazioni e allora ho voluto subito tentare il cross, che, onestamente pensavo fosse uscito un po’ alto. Per fortuna Toni è alto due metri…ha staccato benissimo e ha realizzato un bellissimo gol. Mi ha fatto piacere naturalmente, ma devo dire di essere stato più soddisfatto per la prestazione in fase difensiva che per quel passaggio”.

Poi va ad analizzare il campionato italiano, confrontandolo con quello tedesco: “Qui c’è molta più attenzione alla tattica. In Germania spesso il difensore viene lasciato solo nell’uno contro uno, mentre da noi c’è sempre l’assistenza dei compagni. Anche per questo il nostro campionato credo sia più bello e difficile”.

La domanda Nazionale non poteva mancare: “E’ da qualche anno che non gioco più in Nazionale e la squadra è cambiata molto. Però credo che le porte siano sempre aperte, dunque sognare è lecito. Prima però dovrò fare bene con la Juve. Questo è il mio primo obiettivo”.

Alessandro Matri: “Non sono stato lucidissimo”

© Foto Liverani da Tutto Sport

Di gol come quelli di oggi ne deve fare per dimostrare di valere 18 milioni, intanto però ha dimostrato di essere un uomo da Juve, e i tifosi della Juve vedono finalmente là davanti uno che la butta dentro. Ecco l’intervista a Sky a fine primo tempo di Alessandro Matri: “Spero che il mio gol significhi tanto a fine partita, adesso siamo in vantaggio, dobbiamo restare concentrati per portare a casa il risultato. Non ho esultato per rispetto di questa società che mi ha dato davvero tanto: mi sembrava la cosa più giusta da fare”.

Ecco invece le dichiarazioni di fine partita sempre ai microfoni di Sky:  “Son contento per la vittoria, per i due gol e per la prestazione, dopo il pari la gara si era complicata ma siamo stati bravi a rimetterla sui piani giusti. Ora piedi per terra, anche per me dopo la gioia di stasera. Rispetto a Palermo la maglia era più leggera anche se l’emozione era forte. Mi sono detto di azzerarle per il mio bene perchè sennò mi sarei bloccato”. Due parole anche sui fischi dello stadio: “Non mi han fatto piacere ma li comprendo, nel calcio ci stanno, li prendo e sto in silenzio. E’ una decisione soggettiva ognuno fa quel che vuole”. Ora il bomber vale 18 milioni? “No non ancora, io provo a dimostrare ho questi quattro mesi e spero di far bene per la Juve”. Sull’errore iniziale Matri spiega: “Non son stato lucidissimo nel pensare sul da farsi, ho ripensato all’occasione di Palermo e ho tirato questa volta forte ma Agazzi è stato molto bravo a chiudermi la porta”. Si passa poi al discorso sul modulo tattico e sulla maggior dimestichezza dimostrata nel giocare con Del Piero e Toni: “Sono due grandi campioni, anche tutti e tre abbiamo dimostrato di far bene. Abbiamo giocato con un modulo nella ripresa che mi ha aiutato, ho sfruttato la forza e le sponde di Luca e la classe di Alex”. E ora si pensa alla convocazione in Nazionale per l’amichevole di mercoledì con la Germania: “Io lavoro per questo anche, ci spero non mi do chance. No mi han telefonato solo familiari e amici, non ho ancora sentito Prandelli”. Leggi tutto “Alessandro Matri: “Non sono stato lucidissimo””

Alberto Aquilani “non mi sono accorto di nulla”

Alberto Aquilani da d.yimg.com

La domanda di Sky ad Alberto Aquilani riguarda un presunto calcio a Cossu con la partita sullo 0-0: “Non l’ho nemmeno visto, se non lo vedevo in tv non sapevo nemmeno se fosse successo, parola d’onore. Mi spiace che si tiri in ballo una cosa del genere, dalle immagini con l’inquadratura stretta pare che faccia apposta, ma che senso avrebbe avuto dato che avevo l’arbitro vicino. Io non ho nemmeno nelle corde queste cose, mi sorprende il clamore di questa cosa non sapevo nemmeno a che fatto fosse riferito”. Poi parla di Toni e Matri: “Luca è un campione e ci è mancato, ha fatto il gol del 3-1 e ci ha fatto respirare e anche Matri ha fatto benissimo. Non voglio dimenticare però chi è fuori”.

 

Del Piero: “dobbiamo trovare la voglia di saper difendere i vantaggi”

Alessandro Del Piero da us.24h.com.vn

Alex Del Pier, come sempre uno dei migliori in campo,  intervistato  dopo la sconfitta con l’udinese da Sky Calcio Show: “Tutto vero, per assurdo uscire con un pari c’era da rammaricarsi anche perchè fino a cinque dal termine avevamo contenuto bene una grandissima Udinese. Paghiamo tutto caro, le difficoltà affossano i nostri meriti e mezzi, abbiamo il dovere e la necessità di fare meglio”. Anche nel 1994 ci furono tanti cambi sia di corso che in campo, allora funzionò subito ora la situazione pare di nuovo disastrosa come un anno fa. Perchè? “Innanzitutto son passati 16 anni e il momento è diverso, sia all’epoca che ora cambiò la dirigenza, l’allenatore e i giocatori ma è inutile fare i paragoni siamo in difficoltà, l’uscita dalla Coppa Italia in un anno di transizione come questo era importante ma avevamo l’ambizione di fare meglio. Troppe difficoltà per demerito nostro ci stanno mettendo in queste situazioni”. Poca concentrazione anche una volta in vantaggio: “Si dopo l’1-0 abbiamo tenuto 7 minuti poi abbiamo pagato a livello fisico, per tenerci avanti dovevamo essere più concentrati e cattivi. Tutti, non solo i difensori, dobbiamo trovare la voglia di saper difendere i vantaggi”. 

Buffon “è un momento no”

Gigi Buffon © Foto Liverani da Tutto Sport

Intervistato durante Sky Calcio Show il portiere della Juventus Gigi Buffon ha commentato  la sconfitta casalinga contro l’Udinese: “Diciamo che è un momento che proprio non gira niente, nonostante la parata su Di Natale e qualcosa di buono niente, non va proprio”. Una sconfitta tira l’altra?: “Speriamo di no, me lo auguro anche perchè sono appena tornato e vorrei godermi meglio questo periodo. Non è un bel momento, gli infortunati non devono diventare un alibi ma ci frenano nel processo di maturazione. Dobbiamo rimanere uniti nelle difficoltà”. Riguardo la contestazione finale del pubblico: “Alla fine chi segue la Juve con tanta passione da tanti anni e anche chi è tanto che gioca qui come me fatica a sopportare questo momento di insuccessi, sembra un film horror e speriamo che questi momenti si esauriscano, i film di solito finiscano speriamo che a breve arrivino i titoli di coda”. Perchè la Juve non gira più e sbaglia stagione dopo stagione? “Purtroppo mi tocca ripetere la solita storia, nel 2006 ci hanno devastato con quella operazione, avevamo una squadra fortissima e da allora non si è riusciti a ricostruire un team all’altezza si quello smantellato. Credo che aldilà di tutto prima avevi la forza di poter acquistare giocatori per forza economiche diverse, faccio l’esempio del caso Zidane in cui pur perdendo il miglior giocatore del mondo avevano preso me, Thuram e Nedved”. Sui gol subiti: “Si quando parlo di fortuna banalizzo, ci credo poco in generale quando ti capita è perchè te la sei cercata sull’occasione del primo gol effettivamente siamo stati poco reattivi.Sul secondo gol devi mettere in preventivo qualche imprecisione dettate delle insicurezze, io sono addirittura dell’avviso che senza il gol di Marchisio non avremmo perso perchè l’Udinese non si sarebbe gettata in attacco a pugnalarci”. Su Matri: “Non ne ho la minima idea, dopo una sconfitta del genere il mercato è la cosa più lontana dalla mia mente”.

Del Neri “mancano attaccanti”

Gigi Del Neri

L’intervista di Del Neri a Sky ci mostra tutta la sua determinazione dopo l’ennesima sconfitta della sua squadra:  “Non so se si possa parlare di crisi vera  fatto sta che adesso non abbiamo i giocatori che possano cambiare volto alle gare. Non abbiamo molte alternative, gli uomini sono contati e la fatica di coppa si è fatta sentire, proprio perché giocano sempre gli stessi. Matri? Il nostro parco attaccanti è ridotto all’osso, bisogna valutare bene le cose perché penso sia importante avere ricambi all’altezza. So che la società è attenta su questo, ma data la situazione direi che un intervento numerico è opportuno. Qui non c’è la forza di poter cambiare la partita in corso d’opera. Adesso abbiamo soltanto due giocatori e Martinez che non è una punta“. Qualche problema oggi c’è stato anche in difesa però: “I giocatori sono avviliti domani mattina ci troveremo e parleremo in modo più approfondito degli errori commessi. Meglio essere sereni quando si analizzano gli errori, quindi meglio parlarci su domani… Non ce l’ho con gli arbitri, ma sono prevenuti su Krasic, è un dato di fatto. Lui ha già pagato troppo, diamogli i falli che si merita. Adesso basta perché a questo punto mi sono stancato. Noi metteremo tutto ciò che abbiamo per rispettare la maglia e questo pubblico, chi giudica deve dimenticare Bologna… I falli da Domizzi non sono i primi, anche se questa sera andava espulso e non è nemmeno stato ammonito. Sono almeno 5-6 quelli non fischiati nelle precedenti domeniche. Se è fallo, bisogna dargli fallo. La classifica è giusta? Ci manca qualcosa, questo gennaio è stato molto pesante. Cercheremo di rimboccarci le maniche e riuscire a limitare i danni, lavorando per migliorarci. Impegno massimo, ci dispiace ma il calcio va avanti”.

Marotta: “Difficile Matri, Amauri resta”

Giuseppe Marotta da Wikipedia.org

Nell’intervista prepartita di Sky a Marotta, dallo studio, Mario Sconcerti, gli fa notare che quest’anno è stato costretto a una rifondazione: “Sì, direi di sì, Lo definirei rinnovamento, era un ciclo che andava verso la fine sia per quanto riguarda il fatto sportivo, anche dal punto di vista della giustizia, che anche quello anagrafico. Interpretando in modo più ampio, l’effetto di Calciopoli ha portato all’esodo forzato di giocatori, uno su tutti Ibrahimovic, fondamentali. Da lì è cambiato tutto. e ci sono state delle oggettive difficoltà. Quando si acquistano tanti giocatori è ovvio che la qualità dimunisce. Lo sapevamo e lo avevamo messo in conto. La miglioreremo il prossimo anno. Questo è un anno di assestamento, l’obiettivo è entrare in Champions, nonostante le difficoltà anche dettate dagli infortuni. Per quanto riguarda Matri, un giocatore in entrata, noi abbiamo sempre dichiarato che non faremo investimenti e questo spiega anche perchè non eravamo nelle condizioni di prendere Pazzini, un ragazzo cui voglio bene. Cerchiamo giocatori in prestito, ma io non credo che ce ne siano le opportunità, Matri è forse trasferibile, ma non credo che nelle condizioni in cui lo vuole Cellino.  Amauri vuole restare con noi e non possiamo quindi che accettare quello che ha deciso. Abbiamo ricevuto delle offerte che gli sono state girate. Nell’ultimo giorno possiamo prendere giocatori in prestito, se la richiesta di Cellino è questo rimane un sogno che non potremo regalare ai tifosi. Martinez è costato come Pazzini? Be’ intanto ricordiamoci che la valutazione che ho sentito è di 19 milioni, già nella mia gestione avevo ricevuto offerte superiore ai 12. Esistono poi dei contesti temporali, quella di Martinez è arrivata a luglio quando eravamo pressati dall’esigenza di schierare una formazione. Probabilmente la valutazione è stata eccessiva, ma non avevamo tempo di trattare molto. Ricordo però che Sorensen è stato preso per 150 mila euro, bisogna guardare il quadro generale, non sono perfetto, posso aver sbagliato, ma ricordo Aquilani a costo zero, Bonucci, Krasic e Quagliarella. Le altre squadre hanno goleador, noi avevamo azzeccato l’acquisto di Quagliarella, il suo infortunio è un handicap che si realizzasse in un’altra squadra crerebbe scompensi. Speriamo di recuperare Amauri e Iaquinta considerando che Del Piero sta portando la croce vista anche la sua età.”

Andrea Agnelli “Piena fiducia nel progetto”

Andrea Agnelli, foto di Antonio Vergara da Calciomercato.com

L’intervento del presidente della Juventus ci voleva e come come le sue parole di incoraggiamento, e di fiducia all’ambiente, era proprio quello che era mancato alla Juve di Ciro Ferrara, una forte società dietro quando i risultati mancavano: «Sappiamo che è un momento delicato per la squadra e per tutti noi», ha detto il presidente Agnelli in conferenza stampa. «Se sono qui è per fare un po’ di chiarezza sulla situazione attuale e scacciare voci destabilizzanti che sono uscite dalle bocche di ex calciatori e personaggi non più legati al mondo della Juve».

Poi prosegue: «Attualmente la nostra rosa ha il sesto monte ingaggi in Europa. Se facciamo un’equazione salari/risultato sportivo noi saremmo sempre nei quarti di Champions. La verità è che abbiamo una macchina sportiva da 170 milioni di euro l’anno, una macchina dalle potenzialità enormi che va a benzina. Il problema è che in questa super vettura hanno messo il diesel e il motore si è inceppato. Ora teniamo presenti le tempistiche che ci vogliono per aggiustarlo». Il riferimento sembra chiaro è alla Juve ereditata, quello che spesso si scordano molti tifosi. Lo dimostra come è difficile dare via giocatori strapagati, ora Amauri è all’ordine del giorno ma quest’estate le difficoltà sono state ugualmente molte. Leggi tutto “Andrea Agnelli “Piena fiducia nel progetto””

Del Neri: “raccogliere più giocatori possibili per creare una squadra di calcio di undici giocatori”

Gigi Del Neri

Come al solito grazie a TuttoJuve.com abbiamo la trascrizione dell’intervista a Gigi Del Neri, prima della gara di domenica sera contro l’Udinese, ma forse soprattutto dopo la sconfitta con la Roma che ha comportato l’eliminazione dalla Coppa Italia. Non sembra un Del Neri molto ottimista, e il “stiamo cercando di raccogliere più giocatori possibili per creare una squadra di calcio di undici giocatori” lo dimostra, oltre a essere forse un richiamo per il mercato della società. Ecco l’intervista:

Buongiorno. Tre giorni sono stati sufficienti per recuperare dal punto di vista psico-fisico dopo la delusione dell’altro giorno? Ha ancora qualche dubbio legato alla condizione dei singoli?
Diciamo che la partita con la Roma ha lasciato uno strascico importante, in fatto di qualche infortunio in più. In questo momento stiamo cercando di raccogliere più giocatori possibili per creare una squadra di calcio di undici giocatori. Abbiamo problemi su Pepe, su Amauri, su Motta e Iaquinta. E vediamo se recupereranno o meno. Penso di no comunque“. Leggi tutto “Del Neri: “raccogliere più giocatori possibili per creare una squadra di calcio di undici giocatori””

La parola al Capitano

Alessandro Del Piero da us.24h.com.vn

Anche oggi è tra gli ultimi che si sono arresi, anche oggi è l’unico che ha cercato di portare un po’ di luce, di muoversi, e alla fine si è procurato anche un rigore che l’arbitro però non vede, da capitano analizza il momento bianconero: “Il momento è questo, ci resta solo il campionato ma dobbiamo ammetterlo siamo in difficoltà. Fino al gol tenevamo poi dopo la Roma ha preso il sopravvento e c’è stato poco da fare. Purtroppo siamo anche pochi fortunati con gli infortuni, anche stasera ne abbiamo contati tre, speriamo di recuperare qualcuno per domenica, ormai lo ripetiamo spesso che la prossima è la gara della svolta ma deve essere così, ci è rimasto solo il campionato e dobbiamo migliorare”. Sul calcio di rigore il capitano è un signore, e a differenza di altri non recrimina: “Sicuramente abbiamo buttato tanti palloni in aerea, bastava un tocco e la gara potevamo cambiarla ma non recriminiamo su un episodio specifico”. Eliminati dall’Europa League, fuori dalla Coppa Italia e quinto posto in campionato, stagione fin qui fallimentare? “Per ora è deludente non fallimentare, il tempo per raddrizzare il campionato c’è, dipende da noi dobbiamo svegliarci”. Leggi tutto “La parola al Capitano”