Se solo ci fosse stato Totti…

tottiSappiamo tutti alla fine qual è stato il vero problema di questo mondiale. Arbitro? Sfortuna? Poca attenzione? Prandelli ha sbagliato la formazione? Poca sicurezza? A Roma sanno bene cosa è mancato, la luce: Francesco Totti.

Con Totti in mezzo al campo sarebbe stata una partita diversa, lui si che avrebbe continuato a correre sotto il caldo della partita con il Costarica, ci voleva un giocatore giovane in grado di poter dare un certo dinamismo. Ci ricordiamo tutti come riusciva a correre dietro Balotelli in una Coppa Italia di qualche anno fa. Con la sua età sarebbe stata sicuramente un’energia importante.

E anche contro l’Uruguay sarebbe stato sicuramente il migliore a poter rispondere ai colpi di Suarez, le sue armi sono tante: sputi, calci e gomitate. Con lui avremmo avuto sicuramente un asso nella manica.

Italia fuori: che amarezza

suarezIl primo pensiero che ci viene in testa è lo stesso dell’eliminazione con i turchi del Galatasaray in Champions League “ma io dico, evitare di arrivare a questo punto vincendo ciò che è più semplice è veramente un crimine?“.

Il secondo pensiero è “ma quest’arbitro che si chiama Moreno, era quello della Corea mascherato?“. Onestamente c’era un rigore per l’Uruguay ma poi espulsione inventata di Marchisio cambia la gara, senza parlare del morso di Suarez.

Tiriamo le somme. Un Italia che alla fine paga l’errore di sempre, svegliarsi sempre quando c’è il pericolo. E a quel punto la partita non si sa mai come può andare. A me è piaciuta questa Italia, al di là dei flop come quelli di Balotelli, era un Italia che poteva crescere come ha fatto con Veratti in questa partita, stava trovando i suoi protagonisti.

Terzo pensiero è, “ma siamo veramente sicuri che gli arbitri italiani siano così negativi? Dopo aver visto quelli dei mondiali, ma come ci viene il coraggio di dire che ci siano complotti in Italia, qui in Brasile cosa c’è allora? Un super sistemone, altro che Moggi”.

Di qui nasce il quarto pensiero, ma possibile che proprio quelli che in campionato gridano al complotto, che hanno inventato che nell’ultimo campionato la Juve ha avuto diversi aiutini, ma possibile che proprio loro ora dicano di non prendersela con l’arbitro? Possibile che proprio loro che non riconoscono i demeriti della propria squadra di club, ora dicono che questa Italia non sa giocare?

Noi rimaniamo coerenti, nessun complotto, la colpa è degli azzurri, dovevano svegliarsi prima, ma oggi possiamo dire che è stata una partita sfortunata e che si esce con l’amaro in bocca.

Il quinto pensiero è per gli “italiani” chi festeggiano per l’eliminazione dell’Italia, ma qui meglio non svelare il mio pensiero, potrebbe sembrare un po’ troppo duro.

La magia azzurra

azzurriCi sono cose difficili da spiegare. Questa sera gioca l’Italia e tifoserie diverse che si sono fatte la guerra sino adesso si troveranno a tifare gli stessi colori. Questa cosa alcuni tifosi non riescono proprio a comprenderla e quindi tifano solo la squadra di club “è incoerenti ammazzarsi durante l’anno e poi fare finta che tutte queste divisioni non ci siano“.

Cosa porta me a festeggiare per un gol di De Rossi, di Candreva o di un non simpaticissimo Balotelli? Io sono il re dell’ipocrisia in questo senso: cosa mi ha portato nel 2006 ad urlare il nome di Totti insieme a Caressa, a me che Totti è sempre stato antipatico, io che di giallorosso non ci compro neanche i giochi o i vestiti di mio figlio?

E’ la magia dell’azzurro, sono quelle cose che non si possono solo spiegare a parole perchè si perderebbe gran parte della magia. Quando quei giocatori hanno la maglia azzurra giocano per l’Italia, punto. Non importa più la squadra di appartenenza e fa anche piacere per una volta tifare tutti insieme.

Se devo essere sincero di questo ne sono anche orgoglioso, questo fa vedere come il calcio alla fine è un gioco e unisce. Ognuno tifa la propria squadra e questo non cambia, ma arriva il momento in cui in una stessa stanza  si vedono uno juventino, un’interista, un milanista, un romanista e un laziale per festeggiare un gol di Insigne, questo è un bell’esempio di sport.

Particolarità del calcio, vogliamo chiamarle ipocrisie? Io le chiamo magie, ci massacriamo durante l’anno, ma una passione ci lega ed è la passione per il gioco, che va al di là delle diatribe sportive, e allora si esce per strada e si trovano bandiere ai balconi, si tifa nella propria casa, o in un gruppo di amici, sapendo che in realtà non si è soli, quelli al piano di sopra stanno forse facendo la stessa cosa e al gol degli azzurri si sente l’esultanza di intere palazzine. I caroselli a fine partita ci ricordano che siamo tutti italiani e che alla fine siamo orgogliosi di esserlo.

Scommesse vinte

marottaIeri vi abbiamo parlato di un articolo della Gazzetta che rivisto oggi faceva un po’ ridere, perché poi la realtà lo ha smentito a tal punto da renderlo comico. Ora invece è arrivato il momento di presentare un articolo che ha fatto tutto il contrario, che è stato totalmente confermato, chiaramente non può che essere di questo nostro blog.

L’articolo è del 20 Gennaio del 2011, ha come protagonista Beppe Marotta, un Marotta ampiamente criticato, perché era venuto in estate e si pensava che potesse rivoltare la squadra e farne subito una ferrari. In realtà la juve arranca, e quell’anno con Luigi Del Neri alla guida arriverà al settimo posto fuori da ogni competizione europea.

Il problema dei critici del calcio è che in realtà si fanno trasportare dall’emotività del momento, non si vedono i progetti, si vedono e commentano solo i risultati. Marotta arrivò a calciomercato già iniziato, lui che prepara i colpi dall’anno precedente già è partito penalizzato, si trova giocatori sottovalutati e sovrapagati. Difficile comprare ma soprattutto difficile vendere.

L’obiettivo di ogni mercato è fare pochi colpi ma buoni, semplice da dire quando si ha una squadra già su cui puntare e non bisogna ricostruire tutto da capo. Qui Marotta aveva da rifare tutta una squadra e quando è così c’è fretta. Fretta di chiudere in modo che i reparti siano completi, e quando si ha fretta non si fanno gli affari. Marotta quell’estate aveva fatto proprio questo, mettere le basi, e bastava poco per vederlo, aveva creato una squadra di buoni giocatori, con qualche errore e con qualche grossa scoperta.

Chiudevamo l’articolo predicando pazienza “quest’anno si mettono le basi, il prossimo anno si sale di livello, finalmente la Juve ha un progetto“.  La nostra scommessa è stata vinta, anche se devo ammettere, che non mi aspettavo così presto.

In realtà solo 7 giorni più tardi Beppe Marotta prese a 500.000 euro Andrea Barzagli. Il giocatore approdò a Torino praticamente gratis, nell’indifferenza della maggior parte dei tifosi bianconeri e dei critici, e sarà il difensore cardine, sul quale la Juve ha potuto contare in tutti i momenti, il difensore la cui assenza peserà maggiormente quando sarà costretto a stare lontano dal terreno di gioco.

Poi arriva l’estate dei fuochi d’artificio, Andrea Pirlo a parametro zero nel maggio del 2011, tra le critiche di chi pensava che il nazionale italiano era un po’ troppo avanti con l’età. Sarà il centrocampista più determinante nelle vittorie di questi tre anni.

1 luglio del 2011 Stephan Lichtsteiner il giocatore preso dalla Lazio per 10 milioni ha ripagato con le sue prestazioni i tifosi della Juve.

Non è finita qui, 22 Luglio 2011 arriva un certo Arturo Vidal. Quanto è costato? 12 milioni. Un affare? Che ne dite?

1 agosto 2011 Mirko Vucinic approda a Torino. Sarà tra i protagonisti del primo scudetto conquistato da Conte

Il 25 Agosto 2011 arriverà invece Emanuele Giaccherini, che farà presto breccia nei cuori dei tifosi bianconeri.

Che ne dite? Quell’anno la Juve riuscirà nell’impresa e guidata da Antonio Conte conquisterà il tricolore. Passiamo al 2012

Il 21 Giugno 2012, inizia riportando a casa il gioiellino Sebastian Giovinco.

2 Luglio del 2012 Kwadwo Asamoah e Mauricio Isla, se il secondo non ha avuto tutta questa importanza nei campionati a seguire, il ghanese è stato uno dei punti fermi di Antonio Conte.

Il 3 agosto del 2012 arriva a parametro zero un certo Paul Pogba, un giocatore che adesso ha un valore che oscilla tra i 50 e i 70 milioni.

Passiamo all’ultima estate di calciomercato. Che inizia con il botto, a parametro zero viene preso Fernando Llorente, ha concluso la stagione attuale con 16 reti.

Nel Giugno del 2013 Carlos Tévez, giocatore che ha stravolto l’attacco bianconero. 19 i gol realizzati in campionato. Una potenza, una grinta che in pochi avevano previsto. I colpi andando avanti con gli anni diminuiscono di numero ma aumentano di qualità. I nuovi attaccanti arrivati, costati complessivamente 9 milioni diventato titolari inamovibili e regalano alla Juve uno scudetto meritatissimo.

I fatti hanno dimostrato che avevamo ragione, Marotta è un grande direttore sportivo, e siamo orgogliosi che sia alla Juventus.

Misteri del calcio

insigneE’ bello riprendere vecchi articoli che analizzavano vecchie situazioni, sapendo già come poi è andata a finire. A volte può risultare anche comico. A suggerirci questo percorso è un grande: Massimo Zampini.

Prendendo spunto dalle critiche di questo periodo a Prandelli, è andato a ritrovare un’articolo eccezionale della Gazzetta, serio in quel momento (o meglio quella era l’intenzione del giornalista), comico a rileggerlo ora.

L’articolo parla del 2006, siamo vicino al mondiale, il pezzo è datato 21 maggio, la vicenda calciopoli è appena esplosa, e sembrava chiarissima, è stato smascherato il sistema Moggi. Oggi non parliamo però di farsopoli, ne parleremo un’altra volta magari.

L’articolo parla in maniera critica della Nazionale, puntando il dito prima di tutto su Lippi. E’ il caso che rimanga alla guida della Nazionale? Lui che è legato alla triade in maniera chiara, lui che non ne ha preso le distanze neanche ora «Sono amici ai quali confermo tutta la mia stima». Lippi che “è uscito indenne da un interrogatorio riguardante la Gea, padrona del mercato, dove lavora suo figlio“. E’ consigliabile che guidi ora la nazionale italiana?

Per rendere il tutto più divertente basta continuare a leggere chi sono gli altri due giocatori contestati: Fabio Cannavaro e Gigi Buffon. Se siete interessati ai motivi, andateli a leggere nell’articolo sopra citato, non vale neanche la pena di riportarli. Ciò che rende comico tutto è che se giochiamo a trovare tre protagonisti in questo mondiale sono proprio il commissario tecnico e i due primi classificati del Pallone d’oro. Chiunque citerebbe queste tre persone prima di tutti gli altri.

Ora immaginiamoci solo cosa sarebbe stato quel mondiale senza l’urlo di Caressa nella semifinale con la Germania “Cannavaro, Cannavaro Cannavaro” per ben tre volte prima che Totti-Gilardino e Del Piero si inventino il 2 a 0 definitivo dell’Italia. Serve altro?

Ora si ripropone qualcosa di simile con Rossi, Destro, Florenzi e Insigne. Si sa in Italia siamo tutti allenatori, e se vi devo dire la verità, rispetto ad Insigne anche io avrei preferito non tanto Destro, ma Rossi e Florenzi che mi piacciono molto. Ma il problema è che qui non si tratta di non condividere una scelta, ma di pensare continuamente che dietro queste scelte ci siano altri interessi se non complotti. Prandelli ha sempre apprezzato Rossi, quindi se non lo ha convocato è perchè magari non lo ritiene in forma. Difficile credere questo?

Poi subentrano i romanisti, si quel tipo di romanisti che non tifano nazionale. Perchè? Perchè non c’è Totti, semplice. O anche perchè “io tifo solo la maggica”, queste in genere sono le due spiegazioni fornite. Bene questi si chiedono perchè Prandelli non ha convocato Destro che ha segnato molto di più di Insigne o Florenzi. Si avete sentito bene Florenzi? Lo stesso giocatore che non è considerato titolare neanche dal loro tecnico tanto amato, Garcia. Per quale assurdo motivo un giocatore considerato riserva nella squadra di club, dovrebbe avere un posto in Nazionale in maniera così chiara e netta da suscitare scandalo la sua non convocazione, per me rimane un mistero. Solite fantasie di complotti romanisti a cui siamo abituati. Tra l’altro la cosa comica è che se anche avesse convocato Destro e Florenzi assieme, queste persone non avrebbero comunque tifato Italia. Perchè? Ma è chiaro, perchè manca Totti. Un’altra domanda a riguardo sorge spontanea “ma De Rossi non è anche lui della Roma?”.

Di certo mi piacerebbe, lo ammetto anche perchè noi juventini abbiamo il vizio di tifare Italia, se questo mondiale non solo vedesse un’Italia protagonista, ma vedesse proprio quell’Insigne, tanto criticato, come protagonista assoluto. Buon mondiale e forza Italia.

Chiellini è un teppista

Chiellini gomitataChiellini è un teppista. E la convocazione di Prandelli in Nazionale fa andare su tutte le furie i suoi rivali. Incredibile questa disparità di giudizio, inflessibili con i giocatori della Roma, morbidi con quelli della Juve. Soprattutto Chiellini può fare ciò che vuole e non viene minimamente punito. Anche questa partita non è stato espulso, e questa volta è arrivata la squalifica solamente perchè il campionato è già finito. Si ormai solo Francesco Totti crede ancora allo scudetto, tutti gli altri han capito facendo due conti che 14 punti in una giornata non si possono recuperare.

Bene andiamo ad esaminare perchè Prandelli potrebbe giustificare un teppista come Chiellini e non quel sant’uomo di Destro…

Pugno di Destro: Intervento scomposto da dietro e appena dato il fendente finge di averlo ricevuto lui. Vi sembra antisportivo questo intervento? Beh siete folli è un semplice fallo di gioco, e poi chi è che non simula nel calcio di oggi?

Pugno di De Rossi: Pugno sul volto di Icardi (se vogliamo rimanere a quest’anno), tentato dalla scritta sulla maglietta del compagno di squadra (Destro) il grande volto pulito di Roma molla un destro ad Icardi. Prova tv? 3 giornate, ma come? e Chiellini?

Francesco Totti, la scelta è infinita, cosa prendiamo? Bene facciamo il fallo su Ballotelli in coppa italia. Qui ha dell’incredibile la scelta dell’arbitro anche di espellerlo. Insomma Francesco conosce un po’ di italiano e sa che sta giocando a calcio, quindi rincorrere un giocatore per mollargli un calcio invece che per prendere il pallone fa parte del gioco. Tra l’altro probabilmente lo aveva insultato quindi poteva…

Ma veniamo alla gomitata di Chiellini (per favore vedete le immagini, il video, non i fermo immagine). Se notate c’è uno scontro braccio contro braccio tra Pianic e Chiellini, Pianic toglie il braccio e Chiellini lo colpisce con il gomito sul volto. Ora questo gesto è chiaro che sia molto più antisportivo di tutti i gesti sopra no? Non è chiaro?

La cosa che però mi suona strana è che nonostante tutto ciò sembra molto ingiusto in Nazionale Chiellini non è mai stato espulso, e sono invece i giocatori della Roma ad aver regalato ai colori azzurri le più grandi vergogne. Vi ricordate lo sputo di Totti a Poulsen? Vi ricordate l’espulsione di De Rossi con squalifica per la gomitata data nel mondiale vincente del 2006? La partita era Italia-Usa. Sarà un caso?

Conte: “Buffon in panchina gioca Storari”

conte«Critiche? C’erano anche lo scorso anno. Sappiamo che abbiamo pressione, la useremo per motivarci». Così Antonio Conte ha scosso la sua Juve in conferenza stampa alla vigilia della sfida interna contro il Verona di Mandorlini. Il tecnico bianconero ha voluto parlare anche della situazione di Llorente: «Ha avuto bisogno di ritrovare intensità. È una cosa che perdi se non giochi un anno. Avrà la sua chance. Ogbonna? Mi é piaciuto cosa ho visto finora. È importante perché mi permette di avere maggiori opzioni in difesa».

Conte è dispiaciuto per il nuovo infortunio di Pepe: «Ha avuto un brutto infortunio e sta lavorando duramente con lo staff medico per tornare. Speriamo di riaverlo presto con noi». Per un giocatore in infermeria, ce n’è un altro che scalpita per rientrare fra i titolari: «Il ritorno di Marchisio mi permette di ruotare i centrocampisti. Ha giocato l’amichevole e sarà disponibile domenica».

A sorpresa, domani sarà Storari a partire titolare. «Abbiamo bisogno di tutti per essere competitivi. La serie A è una competizione stimolante e dobbiamo essere carichi e determinati per vincerla. Non sono affatto sorpreso dalle partenze di Napoli, Inter e Roma. Come ho già detto, possono puntare al titolo. La scelta dei giocatori é fatta da tutti noi come club. Li sosteniamo e lavoriamo duramente in gruppo». Un pensiero finale Conte l’ha voluto rivolgere alla famiglia Moratti, pronta a cedere l’Inter a Thohir: «Sicuramente fa un certo effetto. Io sono un romantico del calcio e la famiglia Moratti è l’Inter, come la Juventus è Agnelli. Quindi, fa un po’ impressione sinceramente, viene anche un po’ di magone. E’ un altro segnale che il calcio sta cambiando», ha concluso.

Fonte: Tuttosport.com

Juventus Stadium tutto esaurito

juventusstadiumDomani, per la sfida tra Juventus e Verona, lo Juventus Stadium sarà tutto esaurito.  Lo annuncia la società bianconera, attraverso il proprio sito internet:“Domenica non ci sarà davvero un posto libero sugli spalti dello Juventus Stadium: durante la fase di vendita libera i biglietti per la sfida contro il Verona erano già terminati, ma giovedì le vendite erano state riaperte, in quanto si erano liberati alcuni tagliandi dalla disponibilità degli aventi diritto.  Bene, anche quelli sono andati completamente esauriti e così le casse dello Stadium domenica rimarranno chiuse. Per Juve-Verona è sold out, il primo della stagione, l’ennesimo di una serie infinita”

Conte “Dovevamo fare gol”

conte “È stato un tiro al bersaglio ma non basta avere dieci occasioni, la devi buttare dentro. C’è poco da dire. Mai avuto così tante palle gol così vicini alla linea di porta. Dispiace, ma questo è il calcio e dobbiamo farne tesoro”. Antonio Conte, amareggiato, commenta così l’1-1 a Copenaghen ai microfoni di Sky Sport, ma poi scherza commentando la prestazione del portiere danese Wiland, che alla vigilia non sembrava in gran forma: “Noi aiutiamo le persone a risollevarsi – ha detto –. Sarà stato bravo lui, ma dovevamo esserlo noi a fare gol, visto anche il risultato in Turchia”.“All’inizio loro andavano al massimo e noi eravamo un po’ più lenti – ha proseguito Conte – ma nella ripresa con il calare degli avversari abbiamo allargato gli spazi e con attaccanti veloci come Tevez, Quagliarella e poi Giovinco abbiamo creato tantissimo, purtroppo senza segnare. Dispiace”.

Fonte: Tuttosport.com

Copenaghen – Juventus 1-1 tabellino

QuagliarellaCOPENAGHEN-JUVENTUS 1-1 (primo tempo 1-0)

MARCATORI: Jorgensen (C) al 14′ p.t.; Quagliarella (J) al 9′ s.t.

COPENAGHEN (4-4-2): Wiland; Jacobsen, Sigurdsson, Mellberg, Bengtsson; Bolanos (34′ s.t. Toutouth), Delaney, Claudemir (41′ s.t. Margreitter), Braaten; Jorgensen, Adi (25′ s.t. Gislason). (Jensen, Remmer, Kristensen, Santin). All.: Solbakken.
JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Bonucci, Ogbonna, Chiellini; Lichtsteiner (41′ s..t Isla), Vidal, Pirlo, Pogba, Peluso (28′ s.t. De Ceglie); Tevez, Quagliarella (31′ s.t. Giovinco ). (Storari, Padoin, Asamoah, Llorente). All.: Conte.
ARBITRO: Bebek (Croazia).
NOTE: ammoniti: Mellberg, Bengtsson, Peluso, Lichtsteiner, Vidal. Angoli: 5-3 per la Juventus. Recupero: 1′ p.t.; 3′ s.t.