“È stato un tiro al bersaglio ma non basta avere dieci occasioni, la devi buttare dentro. C’è poco da dire. Mai avuto così tante palle gol così vicini alla linea di porta. Dispiace, ma questo è il calcio e dobbiamo farne tesoro”. Antonio Conte, amareggiato, commenta così l’1-1 a Copenaghen ai microfoni di Sky Sport, ma poi scherza commentando la prestazione del portiere danese Wiland, che alla vigilia non sembrava in gran forma: “Noi aiutiamo le persone a risollevarsi – ha detto –. Sarà stato bravo lui, ma dovevamo esserlo noi a fare gol, visto anche il risultato in Turchia”.“All’inizio loro andavano al massimo e noi eravamo un po’ più lenti – ha proseguito Conte – ma nella ripresa con il calare degli avversari abbiamo allargato gli spazi e con attaccanti veloci come Tevez, Quagliarella e poi Giovinco abbiamo creato tantissimo, purtroppo senza segnare. Dispiace”.
La Juventus, questa sera alle 20:45, scenderà in campo al Parken Stadium contro il Copenaghen. Antonio Conte, secondo Sky Sport, punterà sul 3-5-2: in porta spazio a Buffon. In difesa Angelo Ogbonna farà il suo esordio da titolare in Champions League. Il numero 5 bianconero prenderà il posto di Barzagli che non è al meglio a causa della solita tendinopatia. Insieme ad Ogbonna ci saranno Bonucci e Chiellini. A centrocampo sulla destra agirà Lichtsteiner; in mezzo giocheranno Vidal, Pirlo e Pogba; sulla sinistra si muoverà Asamoah. In attacco Fabio Quagliarella sostituirà Mirko Vucinic. Accanto al bomber di Castellammare di Stabia ci sarà Carlitos Tevez.
Sulle colonne de “La Gazzetta dello Sport”, il giornalista Giovan Battista Olivero ha commentato la sostituzione di Andrea Pirlo nel corso della gara dell’Inter: “Scelta tecnica. Traduzione: stava giocando male e l’ho sostituito. Così, con molta chiarezza, Conte ha spiegato la sostituzione di Pirlo a tre minuti dalla fine della sfida con l’Inter: «Nessun problema fisico, è stata una scelta tecnica e basta». Succede di giocar male, non è il caso di parlare di… caso. Ma è un fatto che nelle sue prime 89 partite con la maglia della Juve il regista fosse stato sostituito appena quattro volte – osserva l’inviato della rosea -.: tre per rifiatare (nel finale di partite vinte con Novara, Lecce e Celtic) e una per rinforzare con Pogba un centrocampo che stava soffrendo la vivacità della Fiorentina (poi finì 00). Quella del Franchi fu una scelta tattica, quindi. Ieri a San Siro, invece, a Conte non è piaciuto come stava giocando Pirlo e a tre minuti dalla fine l’ha sostituito con Padoin. Volendo, non mancherebbe un’interpretazione buonista: una sostituzione perditempo. Chi conosce Conte, però, sa che nella sua testa anche i cambi fatti nel recupero sono funzionali a un’idea e a un progetto. Quando aNapoli inserì Del Piero al 91’ lo fece per cercare di vincere con una giocata di Ale, non per fare scorrere le lancette sul cronometro. Ieri Conte ha lanciato un duplice messaggio: a Pirlo, le cui prime prestazioni stagionali non sono state brillanti, e a tutti i giocatori, consapevoli che non esistono intoccabili”
Vi siete accontentati del pareggio?
“L’idea di accontentarci no, perchè quando abbiamo fatto l’1-1 io sonbo entrato in campo e mi sgolavo a dire ai miei ragazzi di rientrare perchè potevamo vincere la partita e ne abbiamo avuto l’occasione, la possibilità. E’ inevitabile che nell’ultima parte l’Inter si era molto chiusa dietro, cercava di intercettare delle palle nella loro metà campo per poi ripartire con Icardi e Palacio. Verso la fine, poi, le forze cominciano ad essere anche minori e loro cercavano di trovare lo spazio per attaccarlo. Ecco perchè si è cercato di girare palla per trovare poi lo spazio per arrivare in fase offensiva. E’ stata una buonissima partita, una partita che ha confermato due cose: che l’Inter ce la ritroveremo nelle prime posizioni, a lottare per il campionato, visto che non ha la Champions, visto che Mazzarri può lavorare tutta la settimana sulla rosa, visto che hanno anche infortuni molto minori rispetto a chi partecipa all’Europa. E dice anche che la Juve è una squadra dura a morire, è dura da battere”.
Il fatto che abbia scelto i migliori, nonostante la Champions, ha un significato particolare?
“Qualcuno forse si dimentica che Inter-Juventus è una grande partita, come sarà Juventus-Milan, come sarà Juventus-Napoli, quindi massimo rispetto per l’Inter. Era una grande partita e l’abbiamo affrontata con la migliore formazione. Avevamo tanti Nazionali che venivano da 180 minuti giocati e qualcuno sicuramente ne ha risentito, però mi sembra strano che qualcuno si sorprenda sul fatto che io abbia schierato la formazione migliore. Non è che giocavamo contro una squadra di terza categoria, giocavamo contro l’Inter. Io rimango sorpreso quando mi fate queste domande, con chi dovevo giocare? Dovevo mettere la Primavera?”.
Si poteva fare turnover…
“Sai, la prima partita di una serie di sette partite in un mese, affronto l’Inter che è in testa al campionato e l’Inter è una grande squadra, io metto i migliori del momento, perchè non sono i migliori in assoluto quando io scelgo la formazione. Quando scelgo la formazione sono i migliori del momento”.
Vucinic ha pagato le precarie condizioni fisiche con cui si è presentato a questa gara? La sostituzione di Lichtsteiner?
“Io penso che Vucinic e Tevez abbiano fatto un’ottima partita, hanno fatto quello che gli ho chiesto. Sapevamo di giocare contro una difesa molto aggressiva, con Campagnaro e Juan Jesus che sono molto aggressivi, e Ranocchia che protegge. Hanno fatto quello che gli aveva chiesto e dico che sono sincero della prestazione di Vucinic e di Tevez, così come sono contento di Quagliarella che ha fatto molto bene. Lichtsteiner penso che abbia preso la prima ammonizione in maniera molto blanda, è stata un’ammonizione molto esagerata. Poi ha fatto un semplice fallo e giustamente i giocatori dell’Inter hanno pensato bene di creare una piccola comunella davanti all’arbitro per cercare di farlo espellere. Siccome ho fatto il calciatore e so che queste cose a livello psicologico influiscono sull’arbitro, allora ho pensato bene di… veramente lo stavo sostituendo subito, poi ho aspettato il primo tempo perchè non avrebbe tardato tanto a farci giocare in dieci, ci sarebbe stata una cosa mezza e mezza. E comunque Orsato secondo me ha arbitrato in un’ottima maniera assieme a tutti gli arbitri. Ma sarebbe stato condizionato da questa protesta dell’Inter. Oggi faccio i complimenti per l’inizio del campionato alla sezione arbitrale, perchè stanno facendo molto bene e speriamo che continuino così. Speriamo che ci siano quanti meno errori possibili”.
TORINO – Antonio Conte parla alla vigilia della sfida della Juventus all’Inter a San Siro: «Somiglianze tra la prima Inter di Mazzarri e la prima Juve di Conte? Loro, come noi allora, vengono da due stagioni molto negative e quest’anno possono lavorare ogni settimana su rosa, organizzazione, tutti gli aspetti necessari, senza considerare che senza l’Europa il livello di infortuni si abbassa in maniera decisiva. Ma l’anno scorso noi siamo stati sconfitti 3-1 nel nostro stadio e loro si sono candidati con quella vittoria ad essere i nostri antagonisti per lo Scudetto, per cui non partivano certo da una rosa scarsa. Certo, poi il campionato è fatto di 38 partite e lì c’è stata differenza tra noi e loro. Ma la base su cui lavorare nel loro caso è ottima. Di noi due anni fa si diceva che eravamo da sesto posto, che il mercato era sbagliato e poi il campo ha dimostrato il contrario. Mi auguro che non succeda la stessa cosa con loro».
La conduzione tecnica dell’Inter è di buonissima qualità e lo dimostra il passato, come ha valorizzato le squadre precedenti. Se un gruppo da 10 lo si riesce a portare a 20, a 30, nel tempo, allora quello è un bravissimo allenatore. A Napoli ha preso Lavezzi, Hamsik e Cavani e li ha portati da un 7 fino a 9, a 10…Allenare l’Inter? Io sono molto contento sulla panchina della Juventus, mi basta e avanza».
VUCINIC E BARZAGLI, DUBBI –«Vucinic e Barzagli? Manca ancora un allenamento, poi valuteremo insieme con i ragazzi: le riflessioni vanno fatte ascoltandoli, davanti abbiamo un ciclo di sette partite in pochissimo tempo. E comunque sappiamo che dietro di loro c’è gente che sta bene, che sta facendo bene e si sta allenando allo stesso modo. Ci sono dei giocatori che hanno dimostrato negli anni una certa titolarità e se stanno bene giocano. Ma in campo scenderanno i migliori, come sempre. Quagliarella, Llorente, Vucinic, Tevez, Giovinco, stanno tutti sullo stesso piano, poi io devo fare delle scelte e le faccio per il bene della squadra».
IMPORTANTE? SOPRATTUTTO PER LORO –«La sfida di domani è molto importante da un punto di vista psicologico, soprattutto per loro, perché in caso di vittoria sicuramente si alzerebbe l’asticella dell’autostima. Cosa che è avvenuta a noi due anni fa quando battemmo alla quarta di campionato il Milan strafavorito di Ibrahimovic, Thiago Silva, Nesta, Gattuso, Robinho, Pato… Quella vittoria ci regalò una grande consapevolezza, quella di essere competitivi ad alti livelli. Poi, da lì a vincere lo Scudetto, ce ne passa ma psicologicamente rappresentò tanto. Per noi è importante, ma come è importante la partita di domani, sono importanti tutte le partite che affrontiamo. Sono tre punti domani, saranno poi tre punti contro il Verona. Se fai tre punti domani e poi perdi col Verona, è come non aver fatto niente. Dovremo fare grandissima attenzione sulle loro ripartenze, conosciamo il loro modo di giocare: Alvarez, Palacio, gli esterni, anche Guarin che palla al piede ha un’ottima progressione e può spaccare in due la squadra. Da ieri stiamo lavorando, perché da ieri ho avuto la possibilità di lavorare su questa partita».
La Juventus – riferisce Sky Sport – ha lasciato da poco il centro sportivo di Vinovo. Dalle indicazioni che arrivano dopo l’allenamento pomeridiano non sembrano esserci più dubbi: Vucinic e Barzagli saranno titolari contro l’Inter. Per il resto formazione confermata. Conte schiererà il 3-5-2: in porta giocherà Buffom. In difesa spazioa a Barzagli, Bonucci e Chiellini. A centrocampo ci saranno Lichtsteiner, Vidal, Pirlo , Pogba e Asamoah. In attacco la coppia titolare sarà formata da Tevez e Vucinic.
Ecco l’elenco dei 22 giocatori per la sfida contro l’Inter in programma sabato pomeriggio a San Siro: PORTIERI – 1 Buffon, 30 Storari, 50 Citti.
Ecco le parole di Pogba intervistato su Sky Sport 24: “E’ sempre bello il primo gol in nazionale, anche se mi è parso assai facile, ero davanti alla linea di porta in pratica. Mi farebbe piacere ripetermi sabato, però conta vincere contro l’Inter. Loro sono una squadra forte, difficili da affrontare tatticamente. Lo abbiamo notato lo scorso mese nella tourneè negli Stati Uniti, dovremo fare attenzione. Non vincemmo anche per colpa della preparazione in quel caso. La Juve? Sin da bambino mi è sempre piaciuta, tifavo per questa squadra. Per i francesi questo club significa tanto, ci hanno giocato i migliori campioni francesi, e per questo mi piaceva. Ferguson ha provato a trattenermi al Manchester United, ma non ha ottenuto risultati. Se c’erano altri club sulle mie tracce? Sì, però io avevo in testa solo la Juve. All’epoca sentì Chelsea e Arsenal, in Italia il Milan. Ma nessuno è come la Juve. Futuro? Sono contento di essere qua, voglio vincere tanti trofei con questa maglia”.
“Dopo che la risonanza magnetica al ginocchio destro effettuata ieri pomeriggio aveva evidenziato una lesione del menisco, Martin Caceres questa mattina è stato operato. Il difensore è stato sottoposto a meniscectomia selettiva laterale artroscopica. L’intervento è stato eseguito dal professor Quaglia, presso la clinica Fornaca. Caceres ora rimarrà qualche giorno a riposo e poi potrà iniziare la fisioterapia. La prognosi sportiva è di circa 40 giorni”. Con questo report, diffuso tramite il proprio sito ufficiale, la Juventus ha fornito gli ultimi ragguagli in merito alle condizioni del difensore uruguaiano Martin Caceres, operato in mattinata al menisco. Tempi di recupero stimati in quaranta giorni circa.