La cessione di qualche attaccante è fondamentale per la Juve e lo è soprattutto la cessione di Amauri, giocatore che guadagna troppo e che non giocherebbe nell’ormai pieno reparto d’attacco juventino. Ci chiedevamo proprio oggi come si possa invitare una squadra a pagare 4 milioni di stipendio a un giocatore come Amauri, o come convincere un giocatore come Amauri a ridursi lo stipendio. La risposta forse potrebbe averla trovata Marotta o meglio Zamparini: puntare sul cuore. Il Palermo ha un forte legame con Amauri, spesso si sono lanciati messaggi d’amore. Le parole di Maurizio Zamparini ai microfoni di Radio Radio aprono uno spiraglio che noi tifosi bianconeri non possiamo che ben vedere: “Hernandez è un nostro titolare. Amauri ci interessa, quindi si potrebbero aprire spiragli per lui, Miccoli, Pinilla. Se dovesse davvero arrivare una punta ci penseremo. Amauri è entusiasta di tornare“.
A questo ci sono da aggiungere le dichiarazioni di Amauri intervistato dalla redazione di Mediagol.it, l’attaccante bianconero ha espresso parole di entusiasmo riguardo alle voci che vorrebbero un suo clamoroso ritorno al Palermo:Leggi tutto “Amauri-Palermo: alcuni spiragli”
La ricerca dell’esterno di centrocampo è a buon punto a quanto sembra. Vargas e Eljero Elia sembrano i più papapili. L’agente di Elia, Frank Schouten, a Itasportpress afferma: “La Juve è interessata al mio assistito. Il club italiano ha fatto un’offerta e nei giorni scorsi c’è stato un contatto con il dirigente bianconero Fabio Paratici. Se i due club troveranno l’intesa economica, Elia giocherà in Italia anche perché il giocatore sarebbe contento di una esperienza in serie A”.
La trattativa con Vargas invece potrebbe sbloccarsi solo se la Fiorentina accettasse contropartite tecniche, soprattutto Amauri e Martinez.
I ragazzi di TuttoJuve.com di certo si danno da fare, e hanno contattato, riguardo al caso Aquilani, Fabio Montecalvo, presidente della FM Communications, azienda che si occupa di comunicazione, di marketing internazionale e di consulenza proprio verso la società madrilena e presidente della World Football Management, il quale ha affermato: “Il mese scorso con la mia società abbiamo proposto alla dirigenza delle Merengues il giocatore. Agli spagnoli l’idea non è affatto dispiaciuta, ma al momento stiamo attraversando una fase di stallo”. Ma attualmente chi è in vantaggio per assicurarsi le prestazioni di Aquilani? “La trattativa con la Fiorentina è definitivamente saltata per i motivi che tutti sappiamo. La pista rossonera, invece, è concreta ma il mediano sembra essere più vicino ad un ritorno alla Juve”. Il presidente della FM Communications ha poi concluso: “Aquilani potrebbe lasciare i Reds anche per circa 6-7 milioni di euro, a patto che venga ceduto a titolo definitivo. Se invece il club che lo acquisterà lo farà con la formula del prestito con obbligo di riscatto a fine stagione, la somma da versare nelle casse degli inglesi a giugno si aggirerebbe intorno ai 10 milioni”.
Insomma l’indiscrezione di SportItalia sembra confermata, Aquilani potrebbe essere un colpo bianconero. 6-7 milioni di euro in confronto ai 16 milioni fissati, Marotta ancora una volta si rivelerebbe un piccolo genio. Speriamo che Aquilani possa tornare a vestirsi della casacca bianconera, per quella cifra è di certo un affare da chiudere.
E’ l’ora di vedere un po’ in azione il nostro nuovo acquisto, lo conosciamo già bene, ma essere deliziati da qualche scatto non può che far bene. Ecco la sintesi della gestione passata, a partire proprio dagli errori incredibili del finale di stagione:
Siamo sempre qui a cercare di vendere Amauri, siamo sempre qui a cercare di riparare i danni della passata gestione. Chi può e vuole accollarsi uno stipendio di 4 milioni? Chi si rende conto di non meritarsene più 4 e ha l’idea di accettare un’offerta più bassa? Risposta? Nessuno. Così la trattativa con il Genoa è arenata. Secondo Tuttosport, il club rossoblu avrebbe infatti l’intesa con la società bianconera, ma non ancora con il calciatore che vorrebbe mantenere un ingaggio elevato. Chiaramente se le cose stanno così è difficile riuscire a far partire Amauri, ma i bianconeri devono farlo per forza, sia per i tanti attaccanti che ora si ritrova, sia per l’ingaggio stratosferico di Amauri. Una cosa è certa, questa cessione sarebbe forse il colpo più grande del mercato per Marotta.
Da registrare anche le parole di Zamparini di ieri sera: “Tutto può succedere, ma il problema è lo stipendio. Noi gli davano un milione ora ne guadagna quattro“, come al solito, tutto può succedere, ma è lo stipendio che crea problemi.
Il commissario tecnico della Nazionale italiana, Cesare Prandelli, ha convocato 24 giocatori per l’amichevole di lusso in programma il 10 agosto a Bari contro i campioni del Mondo e d’Europa della Spagna. In lista ben cinque giocatori della Juventus: Buffon, Bonucci, Chiellini, Marchisio e Pirlo, oltre a Sebastian Giovinco. Rientra in gruppo Daniele De Rossi. Da segnalare anche la presenza dell’ex Alberto Aquilani, del mancato bianconero Giuseppe Rossi e di Antonio Cassano. E il ritorno di Bonucci.
Gli Azzurri si raduneranno entro la mezzanotte di domenica 7 presso il Centro tecnico federale di Coverciano, dove sosterranno lunedì una doppia seduta di lavoro, mentre martedì, dopo l’allenamento del mattino, la comitiva azzurra partirà per Bari dove nel tardo pomeriggio effettuerà la rifinitura sul terreno del “San Nicola”.
I calciatori dell’Inter e del Milan, a Pechino per la gara di Supercoppa Italiana in programma il prossimo 6 Agosto, e Giuseppe Rossi, impegnato in una gara amichevole con il proprio club, sono stati autorizzati a raggiungere il raduno lunedì 8 Agosto entro le ore 12.30.
A due mesi di distanza dall’ultimo impegno, gli Azzurri riprendono dunque l’attività in vista del doppio impegno di qualificazione europea in programma a settembre contro Isole Far Oer e Slovenia, il primo in trasferta e il secondo a Firenze.
Questi i convocati di Prandelli: Portieri: Buffon (Juventus), De Sanctis (Napoli) Sirigu (Paris St. Germain); Difensori: Balzaretti (Palermo), Bonucci (Juventus) Cassani (Palermo), Chiellini (Juventus), Criscito (Zenit St. Pietroburgo), Maggio (Napoli), Ogbonna (Torino), Ranocchia (Inter); Centrocampisti: Aquilani (Liverpool), De Rossi (Roma), Marchisio (Juventus), Montolivo (Fiorentina), Motta Thiago (Inter), Nocerino (Palermo), Palombo (Sampdoria), Pirlo (Juventus); Attaccanti: Balotelli (Manchester City), Cassano (Milan), Giovinco (Parma), Pazzini (Inter), Rossi (Villarreal).
Il direttore generale della Juventus, Beppe Marotta, fa il punto sul mercato bianconero nel corso della prima conferenza stampa in programma nel ritiro di Chiusa Pesio. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di TuttoJuve.com: “Dobbiamo alleggerire la rosa, ma per rispetto ai professionisti che abbiamo al momento in rosa, preferisco non fare nomi. Le cessioni di Manninger e Sorensen si potrebbero sbloccare, ma al momento non c’è niente di concreto. La Juventus vuole tornare a vincere: il livello qualitativo della squadra è nettamente migliorato e questo è di buon auspicio. Il nostro obiettivo e la nostra strategia era quella di alzare il livello qualitativo della squadra, di giocatori da mettere a disposizione del nostro allenatore Conte. Questo è un obiettivo che dobbiamo centrare. Ancora non abbiamo definito quella che è una rosa omogenea, fatta appunto di valori e di qualità; sappiamo dove dobbiamo intervenire, ci sono ancora alcuni tasselli da colmare, da chiudere e lo faremo sicuramente nel migliore dei modi, compatibilmente con quelle che sono le grandi difficoltà che questo mercato rappresenta.
E’ chiaro che lo strumento dell’incentivazione all’esodo è uno strumento che in alcune circostanze deve essere utilizzato perchè giocoforza non sempre si riescono a trovare collocazioni per i giocatori in esubero, quindi anche noi come fanno le altre probabilmente ricorreremo a questo strumento. Valuteremo però di giorno in giorno quelle che saranno le situazioni, alla luce anche di quelle che sono poi eventuali analisi che Conte sta facendo di giorno in giorno. L’allenatore è qui da poco, conosce sì i suoi giocatori, ma non li ha potuti conoscere a fondo come realtà necessita per poi arrivare ad una valutazione più attenta e precisa. Quindi il confronto con lui è un elemento altrettanto indispensabile per creare e generare movimentazione.
Mister X? Sull’identikit devo dire che forse quest’anno va di moda questa x per noi e per il Milan. In realtà noi abbiamo idea su alcuni giocatori, ma non si può presentare la pelle dell’orso prima di averlo preso e ucciso. Quindi evidentemente dobbiamo essere molto cauti nell’esternare quello che è il nominativo. Abbiamo in mente quello che dobbiamo raggiungere, però direi che fa parte di quelle caratteristiche del calciomercato di essere certi prima di annunciare la definizione di un eventuale acquisto.
Con Conte noi abbiamo un confronto giornaliero, quindi sappiamo benissimo quelle che sono le esigenze che lui ha. Come ho detto ci sono tantissime difficoltà. Cercheremo di arrivare a degli obiettivi, ma questo non significa assolutamente andare a strapagare i giocatori che vorremmo comprare. Stiamo operando e stiamo soprattutto monitorando quelle che sono le eventualità opportunità in entrata, considerando altrettanto importante quello di allegerire quella che oggi è una rosa numerosa, perchè sono veramente tanti i giocatori che sono tesserati con noi. La nostra speranza è di arrivare a fine mercato cercando di consegnare a Conte la migliore rosa possibile. Questo è il nostro obiettivo che indipendente da qualsiasi caratteristica di giocatori, siano essi esterni, centrali o quello che sarà. Quindi è evidente che questa situazione noi l’abbiamo ben chiara in testa. Sappiamo che l’allenatore giustamente pretende di avere a disposizione una rosa competitiva, omogenea, anche nelle valutazioni tecniche e tattiche. Cercheremo di dare a lui maggiore potenziale tecnico possibile. Per quanto riguarda Bonucci, così come alcune trattative che vengono poi menzionate sui giornali, in realtà c’è stata una richiesta da parte dello Zenit, però su Bonucci noi puntiamo, è un giovane molto interessante; l’anno scorso era alla sua prima esperienza, per cui riteniamo di non assecondare quella che è una richiesta fattaci”.
Amauri a quanto sembra è sempre più vicino all’addio alla Juve. TuttoSport.com fa notare che l’attaccante bianconero non è stato convocato per i quattro giorni di ritiro dei bianconeri a Chiusa Pesio. Oltre a lui esclusi dalla lista dei 27 anche De Silvestro, Martinez e Iaquinta che rimarranno a Torino per svolgere allenamenti differenziati, e Fabio Grosso, anche lui in uscita dal club. Ecco la lista diramata da Conte al termine dell’allenamento sostenuto questa mattina a Vinovo. Barzagli, Bonucci, Branescu, Buffon, Chiellini, De Ceglie, Del Piero, Giandonato, Grygera, Krasic, Lichtsteiner, Manninger, Marchisio, Marrone, Matri, Motta, Pasquato, Pazienza, Pepe, Pirlo, Quagliarella, Ruggiero, Sorensen, Storari, Toni, Vucinic, Ziegler.
Il terzino Frederik Sorensen è sicuramente stata una rivelazione lo scorso anno, e la Juve vuole già guadagnarci, ricordiamo il giocatore è costato ai bianconeri 130 mila euro. Ora i bianconeri vogliono cedere il danese soltanto in comproprietà, valutando 3,5 milioni la metà del suo cartellino, la trattativa è con il Bologna. Starà adesso ai vertici rossoblu decidere se accettare.
Certo Sorenson è un giocatore che già è stato un plusvalore per la Juve, ma probabilmente la sua valutazione aumenterà ancora quindi un prestito secco, solamente per farlo crescere e maturare, non farebbe male ai bianconeri. La scelta però è di guadagnarci già qualcosa e quindi si vuole per forza la comproprietà. Non sarebbe stato meglio forse un prestito, magari oneroso?
TuttoJuve.com ha seguito la presentazione di Vucinic al suo fianco come sempre, anche il direttore generale della Juventus, Beppe Marotta, che ha parlato di mercato. Ecco la conferenza stampa integrale, a cura della redazione di TuttoJuve.com:
MAROTTA: “Buongiorno a tutti. Benvenuti a questa nostra presentazione di Mirko Vucinic, un calciatore che non ha bisogno di presentazioni particolari, essendo a tutti conosciuto. Un giocatore che noi abbiamo rincorso per lungo tempo e siamo poi riusciti a definirne l’acquisizione a titolo definitivo. I termini dell’operazione sono stati di 15 milioni di euro pagabili in tre stagioni sportive, con un contratto dello stesso giocatore di durata quadriennale. Chiaramente siamo molto soddisfatti e come noi Conte, che ha un elemento in più che alza il livello qualitativo del gruppo che è già a disposizione. Non mi dilungo più di tanto trattandosi di un giocatore conosciuto. Lascio a voi la possibilità di porre a Mirko delle domande e lui stesso poi risponderà“.
Volevo sapere se Mirko Vucinic si sente un top player e se sarà il top player che la Juve attendeva… VUCINIC: “Diciamo che mi sento un professionista e un tesserato, poi sarà il campo che mi darà ragione se sono top o qualcos’altro“.
Perchè meglio la Juve della Roma? VUCINIC: “Perchè a Roma è finito un ciclo e poi sono venuto nella squadra italiana più amata e più conosciuta al mondo“.
Quali sono state le motivazioni che ti hanno portato a scegliere la Juve? Qui non c’è la Champions League ma c’è un progetto importante…
VUCINIC: “C’è già il nome della squadra. Come ho detto già prima è la squadra più famosa e più conosciuta al mondo, più amata dagli italiani. Quindi quando il mio procuratore mi ha detto Juventus non ho avuto dubbi“.
Zeman ha detto che sei un giocatore che può fare l’esterno, ma devi stare vicino alla porta. In un modulo bello e spregiudicato come quello di Conte, con quattro attaccanti, tu sei più adatto a partire da esterno o centrale?”.
VUCINIC: “A ogni giocatore piace giocare, ma è il mister che decide. Io mi metterò a disposizione del mister e della squadra“.
A Marotta chiedo: è Vucinic il top player della Juventus oppure ci dobbiamo aspettare altri colpi dello stesso livello qualitativo e della stessa spesa economica?
MAROTTA: “Grazie per questa domanda che mi dà la possibilità di chiarire proprio questo concetto. Il nostro mercato quest’anno è caratterizzato da un obiettivo prioritario che è quello di alzare il livello qualitativo del gruppo che Conte ha ereditato in fase di arrivo. E devo dire che in sostanza stiamo seguendo questo iter, nel senso che sono arrivati giocatori importanti che hanno alzato il livello qualitativo. Non dobbiamo guardare quello che poi è il conseguente rapporto di prezzo e di valutazione. Quindi, quando si parla di top player si parla di elementi sicuramente di qualità e quindi gli elementi che sono arrivati sono di grande qualità. Vucinic è un giocatore di indiscussa qualità e quindi credo che questa sia la risposta più appropriata. E poi sottolineo come giocatore come Pirlo, come Vucinic, come Vidal, sono giocatore che sicuramente sono stati indicati da esperti del calcio come dei giocatori di altissima qualità“.
Per Mirko. Ti hanno anche cercato dall’Inghilterra. Forse avresti anche potuto giocare in Premier e in Champions League. Che appeal ha la Juventus per decidere di scegliere Torino piuttosto che Manchester?
VUCINIC: “Diciamo, come ho detto prima, che quando ho sentito il nome Juventus non ho avuto nessun dubbio. E il fatto che non giochiamo la Champions non mi pesa perchè comunque quest’anno la squadra è forte e cercheremo di qualificarci non solo per la Champions, ma anche di vincere più partite possibili“.
Che ricordo hai delle partite contro i tuoi nuovi compagni di squadra? VUCINIC: “Come contro tutte le squadre, ci sono dei momenti belli e meno belli, ma la cosa importante è che sto qua e spero che qui ci saranno soltanto momenti belli“.
Volevo sapere se la decisione di lasciare la Roma era già stata presa alla fine della scorsa stagione, quando c’era qualche problema con i tifosi, oppure l’hai deciso quest’anno dopo l’arrivo della nuova società e di Luis Enrique?
VUCINIC: “No, avevo già deciso. Ho parlato con il direttore sportivo che all’epoca era Pradè. E colgo l’occasione per ringraziarlo di cuore perchè lui mi ha dato moltissimo; lui insieme alla dottoressa Rosella Sensi. Li ringrazio tutti e due, però la cosa più importante è che sono arrivato qua“.
Due curiosità: una sul numero di maglia e l’altra se la Roma ha fatto un passo avanti o indietro passando dalla famiglia Sensi agli americani.
VUCINIC: “Come numero di maglia avrò il 14. Il motivo è che sia nel Montenegro, sia a Lecce ho avuto come prima maglia la maglia 14, quindi venendo qui alla Juve ho preso la 14, visto che la 9 ce l’ha Iaquinta. Il fatto della Roma, non rispondo“.
Ieri quando sei arrivato hai ascoltato il discorso del presidente e del tecnico. Volevo sapere cosa ti ha colpito di più delle loro parole…
VUCINIC: “La cosa che mi ha colpito di più è che ieri quando il presidente ha parlato mi ha dato una carica enorme. Spero che questa carica che ci trasmesso ce la porteremo anche durante il campionato, per vincere le partite“.
Conte ha telefonato anche a te come è successo con altri nuovi acquisti per parlati prima? Oppure l’hai conosciuto qua? E quali dei calciatori della Juve conoscevi già e con quali hai avuto modo di sentirti?
VUCINIC: “Con i giocatori più o meno ci conosciamo perchè abbiamo giocato tante partite contro quindi diciamo che si diventa amici, tra virgolette. Conte non mi ha chiamato finchè non ho firmato. Dopo che ho firmato mi ha telefonato e mi ha fatto un’ottima impressione“.
Come collochi la Juve? Già allo stesso livello di Milan e Inter nella griglia scudetto? O sotto?
VUCINIC: “Ci collochiamo da Juventus. La Juventus è una grandissima squadra. Certo non è che lo scopro io adesso. Diciamo che siamo una grandissima squadra, fatta per vincere“.
Direttore, la priorità come acquisto prossimo: un difensore centrale o l’esterno sinistro? Cosa dobbiamo aspettarci nelle prossime settimane?
MAROTTA: “Dobbiamo aspettarci che la società farà ogni sforzo per soddisfare quelle che sono le indicazioni di Conte e soprattutto – cosa che già sapevamo – rendere più omogeneo questo gruppo. Quindi è evidente che in questo mese in cui ci saranno tante operazioni in entrata e in uscita, in generale, parlo di tutte le squadre, quindi anche noi saremo attivi da questo punto di vista. Però è evidente che anticiparne oggi caratteristiche e nomi è abbastanza fuori luogo“.
Volevo fare la stessa domanda, sia a Vucinic che a al direttore. Oltre ad essere un grande colpo, Vucinic è anche un grande affare per le cifre che giravano sugli altri top player?
VUCINIC: “Io non è che lavoro tanto con la finanza, quindi non saprei proprio rispondere. Lascio al direttore questa domanda…“. MAROTTA: “Io dico appunto che non dobbiamo farci condizionare mai da quelli che sono gli aspetti contabili, numerici che accompagnano i trasferimenti dei calciatori, perchè Mirko Vucinic è arrivato alla Juventus per 15 milioni: secondo me è una cifra sicuramente importante, ma – non voglio venir meno a quella che è stata una richiesta da parte della Roma – si tratta di un ottimo giocatore. Un coniugarsi di situazioni che hanno definito questa valutazione. Certo che se paragoniamo dal punto di vista numerico questa cifra a cifre che hanno accompagnato trasferimenti come quello di Sanchez, di Pastore, di Aguero, evidentemente la meraviglia è per quei numeri, che secondo me sono fuori da ogni logica, da ogni fair play finanziario di ogni società, andando anche degli aspetti di carattere etico. Però giustamente nel mondo del calcio le società sportive sono presiedute da persone che sono libere di fare quello che vogliono fare, quindi non faccio altro che analizzare statisticamente questa cosa, poi giustamente condivisione massima per le scelte che le altre società hanno fatto“.
Al direttore volevo chiedere a che punto sono le cessioni, che ora diventano prioritarie. In particolare sull’attacco, perchè adesso senza coppe sette attaccanti sono troppi. Poi volevo sapere se accanto al difensore e all’esterno c’è spazio per un nuovo centrocampista…
MAROTTA: “Come ho detto prima, noi sappiamo che dobbiamo ancora lavorare in questo ultimo mese per modellare definitivamente questa rosa. Chiaramente oggi i giocatori professionisti, tesserati con noi, sono sicuramente un numero superiore a quelle che sono le esigenze della stagione, sia nei ruoli, sia dal punto di vista numerico. Quindi cercheremo di arrivare a fine mercato cercando di sistemare al meglio i giocatori che vogliono andar via, i giocatori con i quali abbiamo parlato che non rientrano magari nel nostro programma. Questo nel massimo rispetto della loro professionalità. Certamente oggi la gestione di questo gruppo numeroso è abbastanza difficile, però lo stiamo facendo nel migliore dei modi, garantendo massima professionalità a tutti i giocatori e cercheremo di arrivare quanto prima ad una definizione di quella che sarà appunto la rosa definitiva della stagione. Per quanto riguarda il centrocampista, voglio dire…se è un centrocampista, un difensore o un attaccante, le porte sono aperte sia in entrata che in uscita, quindi è lecito aspettarsi di tutto. Però dare delle indicazioni precise in questo momento non si può“.