Oggi la formazione bianconera è veramente difficile da capire. Partiamo su quello che sembra più certo, Buffon sicuramente in porta, poi al centro ormai la coppia definitiva Chiellini e Barzagli, con Bonucci che si siede ancora in panchina, sulle fasce Lichtsteiner e dall’altra parte probabilmente Grosso, dopo l’ennesima brutta prestazione di De Ceglie. Il centrocampo è un enigma, partiamo dalla certezza, Pirlo, la Juve non può fare ora a meno delle sue geometrie, Marchisio dovrebbe affiancarlo e nel caso di un centrocampo a 5 potrebbe esserci anche Vidal dal primo minuto. Sulle fasce potrebbe esserci l’esordio di Elia, ma probabilmente non dal primo minuto, dovrebbe iniziare sempre Giaccherini, mentre sull’altra fascia probabilmente Krasic partirà titolare. In attacco nel caso di centrocampo a 5 giocherà solo Matri, altrimenti ballottaggio Del Piero-Quagliarella, con il secondo che ha più possibilità di essere inserito a partita in corso piuttosto che dal primo minuto.
Antonio Conte incontra i giornalisti al Media Center di Vinovo per presentare la sfida di domani allo stadio “Massimino” contro il Catania. La redazione di TuttoJuve.com sta trascrivendo integralmente ed in tempo reale le dichiarazioni del tecnico bianconero:
Buongiorno Antonio. Col Bologna avevi detto che era “facile un cavolo”. Col Catania?
“Sì, col Bologna avevo detto di drizzare le antenne perchè comunque tutte le partite devono essere affrontate con la giusta determinazione, con la giusta voglia. Debbo dire che comunque sono stato accontentato da questo punto di vista perchè la squadra secondo me ha interpretato nella maniera giusta la partita, sotto tutti i punti di vista, anche quando è rimasta in dieci per tutto il secondo tempo; ha fatto comunque cinquanta minuti dieci contro undici ed ho visto una squadra, una squadra. Questo è molto importante: non ha mai smesso di pensare alla vittoria e questa sicuramente è una cosa che a me fa molto piacere. Ho visto una squadra che quando è rientrata nello spogliatoio era delusa dal risultato, nonostante avessimo giocato per più di cinquanta minuti in dieci contro undici. Quindi grande onore ai calciatori perchè significa che se sentono questo sicuramente siamo sulla strada giusta, questo è sicuro“. Leggi tutto “Conte: “In casa o in trasferta dobbiamo fare la partita””
Voglia di ballare? Vediamo Pirlo come lo fa in campo, e ringraziamo Marotta per questo grande colpo, e un po’ anche Galliani per aver fatto la follia di privarsene:
Marotta a Juventus Channel racconta il suo periodo bianconero, le difficoltà del mercato estivo: ““Diciamo che sono stati 15 mesi molto faticosi, duri, perchè l’impatto con una società come la Juventus è un impatto molto forte, nel senso che il brand che rappresenta questa società sia un brand molto forte. C’erano degli obiettivi da raggiungere, c’era da riacquistare credibilità, e non è stato facile questo percorso. Comunque direi che tutto ha funzionato al meglio, consapevoli di non poter rivoluzionare quello che era stato. Le logiche del mercato? L’anno scorso avevamo iniziato un processo evolutivo e non totalmente rivoluzionario, pur sapendo che tanti giocatori importanti negli anni precedenti – mi riferisco ai Trezeguet, Camoranesi, Zebina, Cannavaro e tanti altri – avevano ormai quasi ultimato il loro ciclo, fatto di grandi prestazioni, ma che comunque volgeva al termine. Quindi bisognava iniziare un nuovo ciclo. Abbiamo cambiato molto, non siamo riusciti a centrare un tasso di qualità notevole, pertanto quest’anno siamo ripartiti proprio con questo obiettivo: alzare il livello di qualità. Riteniamo di aver raggiunto l’obiettivo proprio alla luce degli arrivi dei giocatori che tu hai poco fa nominato. L’acquisto più difficile? Se parliamo di quest’anno, sicuramente quella di Vucinic è stata la trattativa più difficile, perchè sapevamo di avere a che fare con una società – la Roma nella fattispecie – che non voleva privarsi più di tanto di un giocatore comunque talentuoso come Mirko Vucinic. Poi c’era un discorso di prezzo, di definizione di quello che è l’importo del trasferimento, quindi è andata un po’ per le lunghe nelle tattiche che si fanno, nelle dinamiche che si rispettano in questi frangenti. Devo dire che questo forse è quello più lungo. Poi per il resto, a ruota, è arrivato quello di Vidal, ma fortunatamente nel derby tra Juventus e Bayern Monaco è intervenuto il Bayer Leverkusen che ha facilitato l’approdo verso di noi. La scelta di Conte è nata come deve nascere, cioè in un confronto che è stato fatto all’interno della società, nelle varie componenti: mi riferisco al presidente, al sottoscritto, ai collaboratori; quindi le scelte nascono così, si valuta una rosa ristretta, si valutano gli aspetti positivi che ogni candidato può rappresentare, il profilo che ogni candidato può esprimere, alla luce anche del momento storico della Juventus. La scelta è caduta su Antonio Conte, perchè in lui abbiamo rivisto tanti criteri positivi che la Juventus cercava”.
Dopo aver gridato per tutta la partita, Antonio Conte si è presentata in sala stampa con un filo di voce. Ancora una volta in una partita da allenatore sembra abbia giocato sul terreno di gara come nella foto che lo ritrae ancora da giocatore. Ecco la trascrizione integrale della conferenza, a cura della redazione di TuttoJuve.com:
Bisoli diceva che è andata peggio per il Bologna in undici contro dieci. Voi siete stati molto bravi in dieci e meno bravi in undici?
“Io dico sempre che le partite durano 95 minuti. E’ inevitabile che all’inizio la squadra, quando è fresca atleticamente, riesce a fare la fase difensiva in maniera molto più precisa. Però a me, onestamente, la squadra era piaciuta anche prima. Penso che oggi, comunque, la Juventus abbia fatto una grossa prestazione, sotto tutti i punti di vista. Non meritavamo di vincere, ma ampiamente di vincere. Quello che mi dispiace è che sicuramente dopo una prestazione del genere, con i ragazzi che hanno dato tutti oltre le proprie possibilità, portiamo a casa solo un punto“.
Sicuramente l’arbitro è stato titubante in occasione del secondo giallo. In occasione del primo no, perchè Vucinic ha fatto questa protesta plateale. Pensi di rimproverarlo visto che la partita è stata condizionata dall’espulsione?
“Ci sono tantissime situazioni positive da prendere in positivo, poi sicuramente nel match di stasera ci sono state anche delle situazioni dove dobbiamo migliorare. Io personalmente, a fine partita, difficilmente dico qualcosa perchè voglio essere sempre molto freddo, molto obiettivo, voglio prima vedere tutte le situazioni. E’ inevitabile che dopo i 95 minuti di oggi, ci sono tante cose che sono andate bene e qualcosa su cui dobbiamo migliorare“.
Su Vucinic, quando lo avete comprato, c’erano proprio queste perplessità, legate al suo carattere e al modo in cui affronta certe partite. E’ così difficile intervenire sulla testa del giocatore oppure sei fiducioso anche sotto questo punto di vista?
“Guarda, al di là del discorso Vucinic o non Vucinic, quando ribadisco il discorso che c’è da lavorare, c’è da lavorare a 360°. Quindi quando dico che ci sono facili entusiasmi dopo due vittorie, dico che ci sono facili entusiasmi perchè c’è tanto lavoro da fare. Noi abbiamo una strada da percorrere. Noi adesso non siamo ancora protagonisti, ma abbiamo una strada da percorrere per tornare ad essere protagonisti. Però c’è tanta voglia di lavorare, stiamo lavorando tanto, c’è tanta disponibilità, però c’è un percorso da fare. Questo percorso richiede comunque del tempo. Io scorciatoie non ne conosco, allora quando dico e ribadisco che c’è da lavorare, teniamo i piedi per terra e stiamo umili, mi riferisco a tutto. Mi riferisco a tutto perchè so, io più di ogni altro, di cosa sto parlando, so del lavoro che stiamo facendo, e sono contento perchè vedo che i ragazzi si sono messi a disposizione. Ripeto però, da lì a sentir dire, ad oggi, delle stramberie, delle stramberie dopo solo due partite….dico stiamo tranquilli, stiamo sereni, non illudiamo nessuno, lavoriamo, testa bassa e pedalare. A me hanno insegnato che i risultati si ottengono lavorando, però c’è un percorso da seguire. Se pensiamo dopo due partite di aver saltato il fosso…il fosso non l’ha saltato nessuno“.
Ecco invece le parole del tecnico bianconero ai microfoni di Juventus Channel:
Antonio Conte ha commentato il pari casalingo contro il Bologna ai microfoni di Juventus Channel. Ecco l’intervista integrale, trascritta da TuttoJuve.com:
Non sono arrivati i tre punti ma la squadra c’è…
“Sì. Oggi la delusione da parte mia è sicuramente per il risultato, perchè sono convinto che la squadra meritasse non di vincere, ma ampiamente di vincere. E’ inevitabile che in una serata così ci siano tante cose positive, però c’è anche qualcosa da migliorare. Quando parlo di lavoro, quando parlo di strada da percorrere, mi riferisco un po’ a tutto. Quando ribadisco di stare tranquilli, di non farci prendere da facili entusiasmi, mi riferisco soprattutto a questo“.
Hai fatto tanti cambi giusti, come l’inserimento Vidal nel ruolo di terzino al posto di De Ceglie…
“Volevo vincere la partita, questo è fuori dubbio. Ma non è che volevo vincerla io, la volevano vincere i ragazzi e penso che questo il tifoso l’abbia apprezzato, l’abbia visto, partendo dal presupposto che in questo momento è meglio rischiare i tre punti piuttosto che accontentarsi di un pareggio. Poi sono rischi, tra virgolette, limitati. Sono contento però per il carattere, per l’interpretazione, per la mentalità: stasera i ragazzi hanno reagito in maniera importante“.
C’è un momento della partita per il quale hai più rimpianti? A prescindere dall’espulsione di Vucinic. C’è un momento in cui hai pensato: “Questa la portiamo a casa”?
“Guarda, è una partita che secondo me avremmo portato senza l’espulsione di Vucinic, ma anche con l’espulsione di Vucinic, perchè abbiamo preso gol su calcio da fermo, su una nostra indecisione, non è che loro abbiano creato gioco o creato situazioni particolari. Proprio per questo c’è grande rammarico, perchè per quello che si è visto in campo sicuramente la squadra meritava molto di più di un punto“.
Come solito nel pre-partita Beppe Marotta, ad della Juventus, si è fermato ai microfoni Sky. Ecco le sue parole, trascritte integralmente da TuttoJuve.com:
Finalmente potete sorridere e tirare un sospiro di sollievo, dopo una stagione tormentata come quella scorsa?
“Momentaneamente sì, sicuramente. Siamo solo all’inizio, quindi bisogna essere evidentemente prudenti. E’ logico che Conte ha dalla sua l’esperienza non solo da allenatore ma anche da calciatore, quindi sa benissimo che un buon inizio è sicuramente un buon viatico, però poi bisogna sempre riconfermarsi di domenica in domenica, di partita in partita. Per cui stasera è un avversario che sembra sulla carta facile, ma in realtà gli avversari facili sono quelli che nascondono insidie, quindi è logico che lui l’abbia caricata nel modo giusto“.
Krasic fa l’esordio da titolare oggi. Forse la maggiore difficoltà per Conte è quella di gestire l’abbondanza della rosa…
“Non credo, perchè sicuramente un ruolo importante dell’allenatore moderno è quello di gestire il gruppo. Noi siamo la Juventus: la Juventus deve avere una rosa altamente competitiva fatta soprattutto di titolari e di conseguenza è evidente che tutti concorrono per conquistarsi una maglia. E l’allenatore ha il compito di valutare durante la settimana i giocatori che stanno meglio. E’ quello che sta facendo, tenendo conto anche dei turni infrasettimanali. Quindi, assolutamente, non c’è nessun caso, se non quello – come mi pare logico che sia – che tutti vorrebbero giocatori, Ma evidentemente si va in campo in undici e Conte sceglie sempre i migliori“.
Si può dire che c’è una differenza sostanziale rispetto all’anno scorso dal punto di vista dell’approccio, della cattiveria agonistica e della voglia di vincere? Forse c’è più fame…
“Secondo me ci sono due dati oggettivi importanti. Primo che Conte è riuscito a trasmettere quel senso di appartenenza, quella motivazione e quella di vincere che forse era venuta meno negli ultimi anni. E poi credo che il tasso di qualità del gruppo sia aumentato rispetto all’anno scorso. Questo era un obiettivo che c’eravamo prefissato l’anno scorso e abbiamo raggiunto quest’anno attraverso l’acquisizione di giocatori importanti. Su tutti Pirlo che è un direttore d’orchestra, come dice Sacchi, e che riesce a far girare la squadra nel migliore dei modi“.
In queste due prime partite non ha avuto problemi a vedere il mercato dell’anno scorso, Krasic, Bonucci e Quagliarella, tre giocatori che l’anno scorso erano titolari in panchina. Da una parte questo potrebbe essere un problema però potrebbe anche essere la forza della Juve di quest’anno, avere una panchina di questo tipo, un gruppo con questi valori potrebbe farvi arrivare fino in fondo?
“Sì, l’anno scorso abbiamo dovuto ricorrere spessissimo a giocatori della primavera, mi pare che gli esordienti dalla primavera siano stati ben 9, quindi è diverso proprio dal punto di vista qualitativo quest’anno. Abbiamo cercato comporre una rosa più omogenea nei valori. Ci sono giocatori come Toni che, ad esempio non vanno neanche in panchina quindi è evidente che: intanto la rosa è più competitiva e poi gli anni passatti abbiamo subito molti infortuni che ci hanno penalizzato. Quest’anno speriamo che gli infortuni non si verifichino, che i giocatori abbiano una sana competizione mai io credo veramente che Conte sia in grado di essere un ottimo allenatore ma soprattutto un ottimo gestore del gruppo“.
A che punto siamo con Quagliarella. Noi lo abbiamo lasciato dopo l’infortunio poi lo abbiamo seguito costantemente. A che punto è? Dal punto di vista fisico è quasi al top, ha recuperato dall’infortunio chirurgico ai legamenti. Diciamo che ovviamente il giocare vuol dire anche dare continuità alle sue prestazioni e migliorarle. Adesso ancora non ha avuto le possibilità, perchè evidentemente in questo momento le valutazioni di Conte sono diverse, però io credo che nel corso della stagione abbia la possibilità di mettersi in mostra e come dicevamo prima anche il suo apporto sarà sicuramente importante nel corso del campionato“.
Ci sono stati diversi spifferi su una possibile partenza di Krasic. Non sembra essere in sintonia con Conte…
“Sino ad oggi non ci sono queste situazioni di criticità. Le risposte le ha date, ricordiamoci anche che lui è reduce da un infortunio muscolare che lo ha tenuto lontano dal campo per qualche settimana. Non c’è assolutamente un caso Krasic. Krasic è a disposizione. E’ chiaro che poi le considerazioni su tutti i giocatori della rosa le fai a dicembre. Oggi sicuramente non è in lista di partenza. E’ un giocatore che rientro nel nostro programma. E’ un giocatore comunque di qualità e quindi non ci sono motivi per pensare ad una partenza dell’esterno“.
Ai microfoni di Juventus Channel il portierone bianconero Gigi Buffon ha esaminato la prestazione della sua squadra contro il Bologna. Ecco l’intervista integrale, trascritta da Tuttojuve.com:
Gigi, immagino sia parzialmente soddisfatto per questo pareggio…
“Beh, sì, parzialmente. Sicuramente soddisfatto per la prestazione che abbiamo fornito in inferiorità numerica, per la grande rabbia e la grande voglia che abbiamo avuto di vincere ugualmente; c’è poi il dispiacere di non esserci riusciti“.
Dal punto di vista dei reparti, tutto ha funzionato. E’ mancata un po’ di fortuna, possiamo dirlo?
“Sì, diciamo che in alcuni momenti con un briciolo di fortuna in più avremmo potuto portare a casa i tre punti che avevano un valore secondo me specifico superiore ai canonici tre“.
Questo turno infrasettimanale vi consegna in testa assieme a Genoa e Udinese. Un buon risultato…
“Sì, sicuramente è bello essere primi in classifica, seppur in coabitazione con altre squadre. Dispiace – il rammarico c’è – perchè potevamo essere da soli. Però va bene, anche questo deve servire, deve servirci per avere ancora più rabbia in futuro“.
Avete un problema sulle palle inattive, soprattutto dal punto di vista psicologico. La squadra aveva tremore, visto il passato scorso, oppure questa sera è frutto di una casualità?
“No, sicuramente loro stasera avevano un gran saltatore come Portanova, perchè poi alla fine tutti i cross erano indirizzati su di lui; in un campionato, 3-4 gol su angolo così li fa sempre. Non è che noi abbiamo un problema sulle palle inattive, ma penso che realmente nel calcio moltissimi gol dipendano e siano frutto di queste situazioni, per cui gol su azioni limpide è difficile prenderli o farli“.