Per Jovetic tre giocatori più conguaglio

Non avendo avvistato clienti pronti a spendere trenta milioni di euro, in banconote, la Juve non perde di vista la bottega Fiorentina, che in vetrina ha sempre Stevan Jovetic. Semmai il club viola cambiasse la politica dei pagamenti, accettando anche carte di credito (in giocatori), l’ad bianconero Beppe Marotta e il ds Fabio Paratici sarebbero pronti a bussare di nuovo. Anzi, hanno già pronta una nuova offerta: Luca Marrone, Fabio Quagliarella e la metà del cartellino di Mauricio Isla, più una quietanza in contanti, sulla quale discutere. Informalmente, tra i tre e i cinque milioni. Senza quel prendere o lasciare che rende impervio qualsiasi affare.

JoveticNon avendo avvistato clienti pronti a spendere trenta milioni di euro, in banconote, la Juve non perde di vista la bottega Fiorentina, che in vetrina ha sempre Stevan Jovetic. Semmai il club viola cambiasse la politica dei pagamenti, accettando anche carte di credito (in giocatori), l’ad bianconero Beppe Marotta e il ds Fabio Paratici sarebbero pronti a bussare di nuovo. Anzi, hanno già pronta una nuova offerta: Luca Marrone, Fabio Quagliarella e la metà del cartellino di Mauricio Isla, più una quietanza in contanti, sulla quale discutere. Informalmente, tra i tre e i cinque milioni. Senza quel prendere o lasciare che rende impervio qualsiasi affare.

Sui trenta milioni cash, la Juve è stata insistente quasi come la Fiorentina nel richiederli: mai e poi mai li darà. Da parte bianconera però, il valore del baratto proposto sarebbe pure superiore al prezzo pieno, se la società così valuta i propri pezzi: una decina di milioni ciascuno Marrone e Quagliarella, e siamo a venti, sui sette la metà di Isla, come ben sa l’Inter, il resto da liquidarsi in denaro. Se poi la quotazione risultasse approssimata per eccesso, come può succedere quando ci si scambia giocatori, da Torino pare molto generoso anche il prezzo di Jovetic. Restano tutte intenzioni però, finché la Fiorentina, anzi, i Della Valle, non cambieranno idea: ovvero, dando mandato ai dirigenti di commerciare l’attaccante montenegrino anche dietro altre forme di pagamento. Questione di proprietà più che di strategia manageriale, se l’altro giorno l’ad Sandro Mencucci aveva socchiuso la porta della boutique, finora serrata: «Pecunia non olet», il denaro non ha odore. Come dire, che il bonifico arrivi dall’Inghilterra o dalla Juve non farebbe grande differenza. Per il boss sì: «Dal punto di vista finanziario non ci sono preclusioni per nessuno – ha spiegato Mencucci – anche se la famiglia Della Valle non sarebbe molto contenta e forse avrebbe qualcosa da ridire». Figurarsi poi se l’incasso per la punta, invece che in quattrini, fosse in merce, seppure in parte.

 

Per questo, a casa Juve hanno il forte e legittimo sospetto che la Fiorentina abbia già pronto l’acquirente per Jovetic, con domicilio oltre la Manica. Solo che nessuno, tra Arsenal, Chelsea e Manchester City, ha finora offerto trenta milioni. Così, come ogni mercante farebbe, si sta cercando il miglior offerente. Alla peggio, Jovetic verrà esportato in Premier, per un importo sui 25 milioni di euro. Lontano dagli occhi lontano dal cuore, per chi nella Juve vede ancora il nemico e non solo l’avversario. A meno che, come s’augura Marotta, Jo Jo, e il suo attivissimo procuratore, Fali Ramadani, non continuino nella linea politica fin qui tracciata: «Voglio andare alla Juve». Con cui c’è da tempo un accordo, e non è un dettaglio.

 

Nel frattempo, già comprati Tevez e Llorente, Marotta si potrà evitare il frenetico shopping di altre stagioni, quando era costretto ad entrare in ogni negozio, prima che le serrande s’abbassassero. Stavolta, è davvero questione della ciliegia, o ciliegiona, perché con i due attaccanti, Ogbonna (in settimana) e un esterno, la torta sarà comunque molto buona.

Fonte: La Stampa

Ogbonna-Juve: il Torino non cede

OgbonnaPuò essere la notte di Ogbonna . Ma non dipende solo o tanto da Marotta . Più di tutti, è Cairo in questo momento a menar le danze. Per i suoi impegni intrecciati e in modifica continua, tra il Toro, la Cairo Communication, l’avventura di La7. E per le sue trattative spesso e volentieri avvolte dal giallo, fra appuntamenti presi o rimandati all’ultimo momento, fra scelte spesso imprevedibili che talora finiscono pure per disorientare la controparte. Si può stupire chi non conosce abbastanza bene il presidente del Torino. Marotta, ormai, ci ha fatto il callo. Da parecchi anni. Non solo dalla telenovela Pasquato di diciotto mesi fa, per dire. Marotta iniziò a entrare nella psicologia dell’editore milanese quando quest’ultimo doveva ancora sbarcare nel calcio, ben prima, dunque, del 2005. Due ossi duri, pur se hanno temperamenti molto diversi tra loro. La stima reciproca non è mai venuta meno, tanto è vero che Cairo – nei primi anni in granata, quando Marotta era ancora alla Sampdoria – provò persino ad annusare l’aria per cercare di ingaggiarlo e consegnargli un pezzo di Toro (poi, compresa l’impossibilità di strappare l’attuale ad bianconero alla famiglia Garrone , cercò invano di ripiegare su Paratici ).

Marotta sa bene come si disimpegna Cairo al momento del dunque. Conosce pure una sua attitudine. Cercare di lavorare ai fianchi l’avversario di tavolino, con trattative protratte il più a lungo possibile o cominciate, volutamente, sul far della notte. Contando sulla propria resistenza fuori dal comune anche a orari improponibili, ben nota nel mondo del calcio. E tifando per l’altrui sfinimento, strategicamente utile quando il braccio di ferro arriva al momento decisivo e si contano anche le monetine. Sarà pure per questo che Cairo ha lasciato aperto un varco per le trattative nella serata odierna, pur senza dare certezze all’ad bianconero? Certo, la variazione dei programmi dettato dal funerale di Borgonovo , che porterà a Giussano i vertici delle società di serie A, modifica a priori il calendario degli appuntamenti di lavoro. Resta il fatto che per la trattativa finale Marotta dovrà armarsi di santa pazienza. Cairo, dal canto suo, ha già fatto il pieno. Non sono un dettaglio nemmeno le modalità delle trattative, quando in ballo c’è un paniere di milioni.

Fonte: Tuttosport.com

Buffon il pararigori

Buffon inserisce un altro bel record nella sua lunga carriera costellata di successi: ha parato tre rigori su cinque nella finalina con l’Uruguay, portando gli azzurri alla vittoria. Dopo il match il portiere si toglie anche un sassolino dalla scarpa contro chi lo critica di non essere un granché sui rigori. “Questi sono discorsi di una pochezza aberrante – dice Buffon a Sky Sport 24 – che da un certo punto di vista mi umiliano anche. Sinceramente non mi va di sentirli perché basta andare a vedere la storia di ognuno di noi e la storia parla. Non devo stare qua a dire quanti ne ho parati, perché non mi interessa. So solo che in Nazionale sono andato cinque volte ai rigori e ho vinto tre volte, per cui non mi sembra una cosa schifosa, avendone parati una volta due, una volta una, una volta tre. E in più, nella mia storia in Nazionale ho parato un rigore ai Mondiali, uno agli Europei, non so quanti portieri della Nazionale italiana lo abbiano fatto. Mi sembra veramente da persone piccole dover sottolineare queste cose, perché non è da me. Non voglio nemmeno entrare in questo gioco, perché mi infastidisce e basta”.

Gigi Buffon © Foto Liverani da Tutto Sport
Gigi Buffon © Foto Liverani da Tutto Sport

Buffon inserisce un altro bel record nella sua lunga carriera costellata di successi: ha parato tre rigori su cinque nella finalina con l’Uruguay, portando gli azzurri alla vittoria. Dopo il match il portiere si toglie anche un sassolino dalla scarpa contro chi lo critica di non essere un granché sui rigori. “Questi sono discorsi di una pochezza aberrante – dice Buffon a Sky Sport 24 – che da un certo punto di vista mi umiliano anche. Sinceramente non mi va di sentirli perché basta andare a vedere la storia di ognuno di noi e la storia parla. Non devo stare qua a dire quanti ne ho parati, perché non mi interessa. So solo che in Nazionale sono andato cinque volte ai rigori e ho vinto tre volte, per cui non mi sembra una cosa schifosa, avendone parati una volta due, una volta una, una volta tre. E in più, nella mia storia in Nazionale ho parato un rigore ai Mondiali, uno agli Europei, non so quanti portieri della Nazionale italiana lo abbiano fatto. Mi sembra veramente da persone piccole dover sottolineare queste cose, perché non è da me. Non voglio nemmeno entrare in questo gioco, perché mi infastidisce e basta”.

Cosa ti porti via da questa Confederations Cup?

“L’amarezza di non aver parato un rigore con la Spagna, quello senza dubbio. Però anche la grande gioia di condividere con dei compagni d’oro e con un gruppo d’oro un’esperienza simile, perché veramente abbiamo un gruppo che è la nostra forza e penso che il mister l’abbia capito e tutti quelli che gravitano intorno a noi l’hanno capito. E faremo modo e maniera per tutelarlo nel miglior modo possibile, perché veramente poter disporre di 23 ragazze in questa maniera è veramente un grande lusso e una grande fortuna”.

Questa è una squadra che può pensare di vincere il Mondiale?
“No, quello no. La nostra è una squadra che può e ha dimostrato di poter far partita contro tutti e di non partire battuta con nessuno. E questa è una grande forza e una grande certezza. Da qui al prossimo Mondiale se possibile vorremmo cercare di migliorare oltremodo e di continuare questo percorso di crescita che portiamo avanti da parecchio”.

Al collo hai una medaglia di bronzo: è bronzo o è qualcosa di più?
“No, è bronzo. Bisogna essere realisti, il realismo ci dice che siamo arrivati terzi ed è giusto così. Sono contento perché eviterò al prossimo Mondiale di arrivare terzo o quarto, perché in carriera mi mancava solo la finalina, ora sono riuscito a farla e ora mi auguro che il prossimo anno si possa fare la ‘finalona’”.

Fonte: tuttosport.com

L’offerta per Kolarov c’è

TORINO – Nell’affare Tevez si è discusso anche di Kolarov . Marotta ha avuto il tempo di fare l’offerta: 1,5 milioni per il prestito oneroso con diritto di riscatto a 5,5. Sette milioni in tutto. E quelli del City non hanno replicato. Per ora. C’era poco tempo per farlo ma, comunque, hanno preso atto della proposta bianconera: «Vi faremo sapere la prossima settimana» è stata la risposta. Insomma, l’impressione è che il fluidificante serbo abbia molte possibilità di trasferirsi in bianconero. Soluzione che tra l’altro lo stesso ex terzino sinistro della Lazio caldeggia. L’intenzione, dopo una stagione vissuta non proprio da assoluto protagonista, è lasciare Manchester. Tanto che quando ha saputo dell’interessamento bianconero, assieme ai suoi procuratori ha fatto molte pressioni affinchè il City trovi al più presto l’accordo con i bianconeri.

KolarovTORINO – Nell’affare Tevez si è discusso anche di Kolarov . Marotta ha avuto il tempo di fare l’offerta: 1,5 milioni per il prestito oneroso con diritto di riscatto a 5,5. Sette milioni in tutto. E quelli del City non hanno replicato. Per ora. C’era poco tempo per farlo ma, comunque, hanno preso atto della proposta bianconera: «Vi faremo sapere la prossima settimana» è stata la risposta. Insomma, l’impressione è che il fluidificante serbo abbia molte possibilità di trasferirsi in bianconero. Soluzione che tra l’altro lo stesso ex terzino sinistro della Lazio caldeggia. L’intenzione, dopo una stagione vissuta non proprio da assoluto protagonista, è lasciare Manchester. Tanto che quando ha saputo dell’interessamento bianconero, assieme ai suoi procuratori ha fatto molte pressioni affinchè il City trovi al più presto l’accordo con i bianconeri.

I CONTI Se il City dovesse accettare la proposta bianconera i conti della Juventus resterebbero in ordine e Beppe Marotta , a quel punto, potrebbe concentrarsi sulla vendita di alcuni giocatori in esubero. Soprattutto Ziegler e De Ceglie . Il primo non è mai piaciuto ad Antonio Conte mentre l’aostano, restando a Torino, giocherebbe poco. Lo svizzero, 27 anni, con il contratto in scadenza nel giugno del 2015 è stato valutato 6,5 milioni da Marotta. Il Fenerbahce, società in cui Ziegler ha giocato negli ultimi anni, in un primo tempo ha fatto sapere di non essere interessato a riscattarlo, ma in queste ultime ore ha ripreso a parlarne con i bianconeri. Intanto sul fluidificante sono piombati altri due club turchi: il Galatasaray dell’Imperatore Terim e soprattutto il Besiktas: risulta che quest’ultimo club si sia portato molto avanti nella trattativa offrendo quattro milioni per l’intero carlellino. La sensazione è che continui la sua carriera in Turchia.

C’E’ LA SAMP Su Paolo De Ceglie c’è invece soprattutto la Sampdoria. Delio Rossi lo vuole a tutti i costi e il presidente Garrone lo ha chiesto in più di un’occasione a Marotta. Assieme a Gabbiadini , altro giocatore fortemente nei piani di rinforzo del club blucerchiato. I due potrebbero entrare nell’operazione Zaza , il giovane attaccante che ha stupito tutti con tanti gol in serie B (ad Ascoli) e che i bianconeri inseguono.

SOTTO ESAME Ma torniamo a Kolarov, l’oggetto dei desideri bianconeri. Conte spinge per il suo acquisto, lo preferirebbe addirittura a Zuniga e i dirigenti gli hanno detto che ci sono buone possibilità di portarlo a Torino. Marotta aspetta una risposta dal City. Mentre Conte e i suoi più stretti collaboratori stanno già lavorando, su Kolarov: per prima cosa cercando di capire il motivo per cui quest’anno ha giocato poco. Poi si stanno informando sulle sue condizioni fisiche e, soprattutto, stanno disegnando una Juve che cerchi di esaltare le sue qualità.

ESTERNI Dopo aver rinforzato l’attacco (con Llorente e Tevez) e la difesa (presto verrà annunciato Ogbonna : mancano pochi dettagli, ma il più è fatto), adesso i responsabili del mercato bianconero si stanno concentrando sugli esterni. Prima dell’inizio del ritiro in programma a Chatillon dal 12 luglio si vogliono consegnare a Conte tre giocatori tra quelli che la Juventus voleva e doveva prendere. Marotta potrà poi sfoltire la rosa e incassare quei milioni che potrebbero servire per il grande colpo di fine mercato. Magari Jovetic , un altro che a Conte piace tantissimo.

Pirlo corre per il Pallone d’oro

C’è anche Andrea Pirlo tra i sei giocatori candidati all’Adidas Golden Ball, il premio per il miglior giocatore della Confederations Cup. L’azzurro è stato scelto dal Gruppo di studio tecnico della Fifa insieme con gli spagnoli Andres Iniesta e Sergio Ramos, i brasiliani Neymar e Paulinho e l’uruguaiano Luis Suarez. Il vincitore sarà decretato dopo le due finali previste per domani e annunciato subito dopo la partita del Maracana tra Brasile e Spagna. Pirlo non giocherà la sfida per il terzo posto tra Italia e Uruguay e quindi avrà meno chache di vittoria. Il titolo è stato vinto nelle precedenti edizioni quattro volte da giocatori brasiliani (Denilson, Ronaldinho, Adriano e Kakà) e due volte da francesi, Robert Pires e Thierry Henry.

Andrea Pirlo da Juvemania.it
Andrea Pirlo da Juvemania.it

C’è anche Andrea Pirlo tra i sei giocatori candidati all’Adidas Golden Ball, il premio per il miglior giocatore della Confederations Cup. L’azzurro è stato scelto dal Gruppo di studio tecnico della Fifa insieme con gli spagnoli Andres Iniesta e Sergio Ramos, i brasiliani Neymar e Paulinho e l’uruguaiano Luis Suarez. Il vincitore sarà decretato dopo le due finali previste per domani e annunciato subito dopo la partita del Maracana tra Brasile e Spagna. Pirlo non giocherà la sfida per il terzo posto tra Italia e Uruguay e quindi avrà meno chache di vittoria. Il titolo è stato vinto nelle precedenti edizioni quattro volte da giocatori brasiliani (Denilson, Ronaldinho, Adriano e Kakà) e due volte da francesi, Robert Pires e Thierry Henry.

Fonte: Tuttosport.com

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Lorente presentato martedì alle 16

Juve, ecco quando sarà presentato Llorente! – L’arrivo tanto atteso e sperato di Carlos Tevez a Torino ha offuscato, e non poco, l’acquisto di Gennaio dell’attaccante spagnolo, Fernando Llorente.

L’ex giocatore dell’Atletico Bilbao, secondo quanto riportato stamane dal quotidiano spagnolo “Marca”, sarà presentato ufficialmente alla Juventus martedì, alle 16.

fernando llorenteL’arrivo tanto atteso e sperato di Carlos Tevez a Torino ha offuscato, e non poco, l’acquisto di Gennaio dell’attaccante spagnolo, Fernando Llorente.

L’ex giocatore dell’Atletico Bilbao, secondo quanto riportato stamane dal quotidiano spagnolo “Marca”, sarà presentato ufficialmente alla Juventus martedì, alle 16.

Torino si prepara, dunque, a far nuovamente festa per un nuovo arrivato, se pur già previsto.

Roberta D’Alesio

Fonte: parliamodicalcio.it

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Marotta non si ferma: Jovetic, Ogbonna e Zaza

Marotta non si ferma più. Dopo l’acquisto di Carlitos Tevez, la Juventus andrà all’attacco di Stevan Jovetic con la Fiorentina. E lunedì perfezionerà le trattative anche per il difensore Angelo Ogbonna e l’attaccante Simone Zaza.

Jovetic — Con la Fiorentina il fronte è tutt’altro che tipiedo. La scorsa settimana, a Milano, i dirigenti bianconeri hanno incontrato l’agente di Jovetic, e ora, con calma…

JoveticMarotta non si ferma più. Dopo l’acquisto di Carlitos Tevez, la Juventus andrà all’attacco di Stevan Jovetic con la Fiorentina. E lunedì perfezionerà le trattative anche per il difensore Angelo Ogbonna e l’attaccante Simone Zaza.

Jovetic  —   Con la Fiorentina il fronte è tutt’altro che tipiedo. La scorsa settimana, a Milano, i dirigenti bianconeri hanno incontrato l’agente di Jovetic, e ora, con calma, messo a segno il colpo-Tevez, torneranno alla carica con la Fiorentina. Ogni scenario è ancora possibile, come ha confermato anche l’a.d. della Fiorentina, Sandro Mencucci. “Non credo che un giocatore come Jovetic possa essere allontanato dall Juventus perché è arrivato Tevez, ma bisogna chiedere alla Juve. Dal canto mio, come direbbe Lotito, posso dire che il denaro non ha odore. Dal punto di vista finanziario non abbiamo preclusioni per nessuno anche se la famiglia Della Valle non sarebbe molto contenta e, forse avrebbe qualcosa da ridire”.

Ogbonna e Zaza  —  Intanto la Juventus ha due colpi in canna, per i quali mancano pochi dettagli prima dell’annuncio: sono infatti in arrivo a Torino il difensore del Torino Angelo Ogbonna: al club granata andranno 8 milioni più la metà di Immobile. Per l’attaccnte Simone Zaza, 22 anni, reduce da una stagione ad Ascoli in B, la Juventus intende girare alla Sampdoria la sua metà di Gabbiadini (valutata 4 milioni). Lunedì Beppe Marotta potrebbe perfezionare il doppio colpo.

Fonte: Gazzetta.it

Dopo Tevez tocca a Kolarov

Nell’affare Tevez si è discusso anche di Kolarov . Marotta ha avuto il tempo di fare l’offerta: 1,5 milioni per il prestito oneroso con diritto di riscatto a 5,5. Sette milioni in tutto. E quelli del City non hanno replicato. Per ora. C’era poco tempo per farlo ma, comunque, hanno preso atto della proposta bianconera: «Vi faremo sapere la prossima settimana» è stata la risposta. Insomma, l’impressione è che il fluidificante serbo abbia molte possibilità di trasferirsi in bianconero. Soluzione che tra l’altro lo stesso ex terzino sinistro della Lazio caldeggia. L’intenzione, dopo una stagione vissuta non proprio da assoluto protagonista, è lasciare Manchester. Tanto che quando ha saputo dell’interessamento bianconero, assieme ai suoi procuratori ha fatto molte pressioni affinchè il City trovi al più presto l’accordo con i bianconeri.

KolarovTORINO – Nell’affare Tevez si è discusso anche di Kolarov . Marotta ha avuto il tempo di fare l’offerta: 1,5 milioni per il prestito oneroso con diritto di riscatto a 5,5. Sette milioni in tutto. E quelli del City non hanno replicato. Per ora. C’era poco tempo per farlo ma, comunque, hanno preso atto della proposta bianconera: «Vi faremo sapere la prossima settimana» è stata la risposta. Insomma, l’impressione è che il fluidificante serbo abbia molte possibilità di trasferirsi in bianconero. Soluzione che tra l’altro lo stesso ex terzino sinistro della Lazio caldeggia. L’intenzione, dopo una stagione vissuta non proprio da assoluto protagonista, è lasciare Manchester. Tanto che quando ha saputo dell’interessamento bianconero, assieme ai suoi procuratori ha fatto molte pressioni affinchè il City trovi al più presto l’accordo con i bianconeri.

I CONTI – Se il City dovesse accettare la proposta bianconera i conti della Juventus resterebbero in ordine e Beppe Marotta, a quel punto, potrebbe concentrarsi sulla vendita di alcuni giocatori in esubero. Soprattutto Ziegler e De Ceglie. Il primo non è mai piaciuto ad Antonio Conte mentre l’aostano, restando a Torino, giocherebbe poco. Lo svizzero, 27 anni, con il contratto in scadenza nel giugno del 2015 è stato valutato 6,5 milioni da Marotta. Il Fenerbahce, società in cui Ziegler ha giocato negli ultimi anni, in un primo tempo ha fatto sapere di non essere interessato a riscattarlo, ma in queste ultime ore ha ripreso a parlarne con i bianconeri. Intanto sul fluidificante sono piombati altri due club turchi: il Galatasaray dell’Imperatore Terim e soprattutto il Besiktas: risulta che quest’ultimo club si sia portato molto avanti nella trattativa offrendo quattro milioni per l’intero carlellino. La sensazione è che continui la sua carriera in Turchia.

Fonte: Tuttosport.com

Chiellini “Si dirà che siamo usciti a testa alta, ma avrei voluto che a uscire a testa alta fossero stati loro”

Giorgio Chiellini, attraverso il suo sito internet ufficiale giorgiochiellini.com, ha espresso tutto il suo dispiacere per il risultato maturato a Fortaleza, però si è già proiettato al prossimo impegno della Nazionale: “Salve a tutti, ancora c’è grande amarezza per la sconfitta ai rigori perchè speravamo di vincere e per quanto mostrato nel primo tempo avremmo sicuramente meritato noi di passare in finale. Si dirà che siamo usciti a testa alta, ma avrei voluto che a uscire a testa alta fossero stati loro. Comunque usciamo da questo torneo con la consapevolezza di essere un gran gruppo e di potercela giocare alla pari con chiunque. Dobbiamo essere tutti orgogliosi di quanto fatto, orgogliosi ma rammaricati… Ora comunque va onorata anche la partita contro l’Uruguay per il 3-4° posto, quindi già da stasera saremo di nuovo con la testa verso questa nuova sfida. A presto, Giorgio”,

Giorgio Chiellini, attraverso il suo sito internet Chiellini Italiaufficiale giorgiochiellini.com: “Salve a tutti, ancora c’è grande amarezza per la sconfitta ai rigori perchè speravamo di vincere e per quanto mostrato nel primo tempo avremmo sicuramente meritato noi di passare in finale. Si dirà che siamo usciti a testa alta, ma avrei voluto che a uscire a testa alta fossero stati loro. Comunque usciamo da questo torneo con la consapevolezza di essere un gran gruppo e di potercela giocare alla pari con chiunque. Dobbiamo essere tutti orgogliosi di quanto fatto, orgogliosi ma rammaricati… Ora comunque va onorata anche la partita contro l’Uruguay per il 3-4° posto, quindi già da stasera saremo di nuovo con la testa verso questa nuova sfida. A presto, Giorgio”

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Era di Giaccherini il rigore sbagliato da Bonucci

Emanuele Giaccherini rivela un retroscena molto interessante dopo Italia-Spagna. Il settimo rigorista prescelto della semifinale della Confederations Cup era proprio il numero 24 della Juve ma, come raccontato dallo stesso Giaccherini, non se l’è sentita di calciare il rigore e ha chiesto a Bonucci di presentarsi dal dischetto. Il difensore non si è tirato indietro e, purtroppo, sappiamo tutti come è andata a finire: “Quel rigore avrei dovuto tirarlo io, ma non me la sono sentita e ho chiesto a Leo di calciarlo lui” ha detto Giac nelle dichiarazioni post partita raccolte da La Stampa.

giaccheriniEmanuele Giaccherini rivela un retroscena molto interessante dopo Italia-Spagna. Il settimo rigorista prescelto della semifinale della Confederations Cup era proprio il numero 24 della Juve ma, come raccontato dallo stesso Giaccherini, non se l’è sentita di calciare il rigore e ha chiesto a Bonucci di presentarsi dal dischetto. Il difensore non si è tirato indietro e, purtroppo, sappiamo tutti come è andata a finire: “Quel rigore avrei dovuto tirarlo io, ma non me la sono sentita e ho chiesto a Leo di calciarlo lui” ha detto Giac nelle dichiarazioni post partita raccolte da La Stampa.

Fonte: Tuttojuve.com

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