Con questi prestiti con diritto di riscatto c’è molta confusione, come dimostrano le parole di Cellino, sicuramente stuzzicato da una domanda postagli dall’Unione Sarda: “Sono pronto a riprendermi Matri basta che quelli della Juventus paghino una penale. Alessandro sarebbe un altro figliol prodigo, come lo è Acquafresca“. Ora che Cellino sia pronto a riprenderselo nessun dubbio, il vantaggio sarebbe tutto suo, il punto è che il prestito di Matri non è uno di quelli da poter rispedire al mittente come quello di Quagliarella o di Pepe.
Si continua a parlare di riscatto che potrebbe non attuarsi è impossibile. Perchè? I 4,5 milioni già dati per Quagliarella non possono essere persi, non è possibile che non venga completato il riscatto, non si possono perdere 4,5 milioni solo per un prestito. Quindi la Juve con Quagliarella sarà obbligata al riscatto se non vuole aprire un buco nel bilancio al quanto folle. Pepe? stesso discorso, 2,5 milioni per un prestito sono troppi quindi per forza dovrà essere riscattato. Matri ancora di più 2,5 milioni per metà anno non è possibile versarli senza ottenere poi il giocatore a Giugno. Questi non sono che acquisti dilazionati nel tempo, è solo per posticipare la spesa o meglio per ripartire in 4 anni l’acquisto che in realtà potrebbe essere dilazionato solo in 3 anni.
Altri sono invece gli acquisti con diritto di riscatto che possono tornare al mittente: Traorè; Motta e Aquilani, questi sono stati fatti in pratica a costo zero, quindi volendo si può non sfruttare il diritto di riscatto. Se probabilmente Traorè e Motta andranno via, difficilmente la Juventus si farà scappare invece il centrocampista al di là delle tante voci. Il giocatore a Luglio avrà 27 anni, è un giocatore ancora giovane, è un talento della nazionale italiana, e serve e molto al centrocampo juventino. Più probabile al limite che quest’anno si possa vendere nel caso un Felipe Melo che quest’anno è stato rivalutato ma che è un giocatore dal carattere sempre pericolo.