Scommesse vinte

marottaIeri vi abbiamo parlato di un articolo della Gazzetta che rivisto oggi faceva un po’ ridere, perché poi la realtà lo ha smentito a tal punto da renderlo comico. Ora invece è arrivato il momento di presentare un articolo che ha fatto tutto il contrario, che è stato totalmente confermato, chiaramente non può che essere di questo nostro blog.

L’articolo è del 20 Gennaio del 2011, ha come protagonista Beppe Marotta, un Marotta ampiamente criticato, perché era venuto in estate e si pensava che potesse rivoltare la squadra e farne subito una ferrari. In realtà la juve arranca, e quell’anno con Luigi Del Neri alla guida arriverà al settimo posto fuori da ogni competizione europea.

Il problema dei critici del calcio è che in realtà si fanno trasportare dall’emotività del momento, non si vedono i progetti, si vedono e commentano solo i risultati. Marotta arrivò a calciomercato già iniziato, lui che prepara i colpi dall’anno precedente già è partito penalizzato, si trova giocatori sottovalutati e sovrapagati. Difficile comprare ma soprattutto difficile vendere.

L’obiettivo di ogni mercato è fare pochi colpi ma buoni, semplice da dire quando si ha una squadra già su cui puntare e non bisogna ricostruire tutto da capo. Qui Marotta aveva da rifare tutta una squadra e quando è così c’è fretta. Fretta di chiudere in modo che i reparti siano completi, e quando si ha fretta non si fanno gli affari. Marotta quell’estate aveva fatto proprio questo, mettere le basi, e bastava poco per vederlo, aveva creato una squadra di buoni giocatori, con qualche errore e con qualche grossa scoperta.

Chiudevamo l’articolo predicando pazienza “quest’anno si mettono le basi, il prossimo anno si sale di livello, finalmente la Juve ha un progetto“.  La nostra scommessa è stata vinta, anche se devo ammettere, che non mi aspettavo così presto.

In realtà solo 7 giorni più tardi Beppe Marotta prese a 500.000 euro Andrea Barzagli. Il giocatore approdò a Torino praticamente gratis, nell’indifferenza della maggior parte dei tifosi bianconeri e dei critici, e sarà il difensore cardine, sul quale la Juve ha potuto contare in tutti i momenti, il difensore la cui assenza peserà maggiormente quando sarà costretto a stare lontano dal terreno di gioco.

Poi arriva l’estate dei fuochi d’artificio, Andrea Pirlo a parametro zero nel maggio del 2011, tra le critiche di chi pensava che il nazionale italiano era un po’ troppo avanti con l’età. Sarà il centrocampista più determinante nelle vittorie di questi tre anni.

1 luglio del 2011 Stephan Lichtsteiner il giocatore preso dalla Lazio per 10 milioni ha ripagato con le sue prestazioni i tifosi della Juve.

Non è finita qui, 22 Luglio 2011 arriva un certo Arturo Vidal. Quanto è costato? 12 milioni. Un affare? Che ne dite?

1 agosto 2011 Mirko Vucinic approda a Torino. Sarà tra i protagonisti del primo scudetto conquistato da Conte

Il 25 Agosto 2011 arriverà invece Emanuele Giaccherini, che farà presto breccia nei cuori dei tifosi bianconeri.

Che ne dite? Quell’anno la Juve riuscirà nell’impresa e guidata da Antonio Conte conquisterà il tricolore. Passiamo al 2012

Il 21 Giugno 2012, inizia riportando a casa il gioiellino Sebastian Giovinco.

2 Luglio del 2012 Kwadwo Asamoah e Mauricio Isla, se il secondo non ha avuto tutta questa importanza nei campionati a seguire, il ghanese è stato uno dei punti fermi di Antonio Conte.

Il 3 agosto del 2012 arriva a parametro zero un certo Paul Pogba, un giocatore che adesso ha un valore che oscilla tra i 50 e i 70 milioni.

Passiamo all’ultima estate di calciomercato. Che inizia con il botto, a parametro zero viene preso Fernando Llorente, ha concluso la stagione attuale con 16 reti.

Nel Giugno del 2013 Carlos Tévez, giocatore che ha stravolto l’attacco bianconero. 19 i gol realizzati in campionato. Una potenza, una grinta che in pochi avevano previsto. I colpi andando avanti con gli anni diminuiscono di numero ma aumentano di qualità. I nuovi attaccanti arrivati, costati complessivamente 9 milioni diventato titolari inamovibili e regalano alla Juve uno scudetto meritatissimo.

I fatti hanno dimostrato che avevamo ragione, Marotta è un grande direttore sportivo, e siamo orgogliosi che sia alla Juventus.

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