Buffon “Serve sicurezza”

Gigi Buffon © Foto Liverani da Tutto Sport

 Tutto Sport ha rubato alcune parole a Gigi Buffon sul momento juventino, questo nell’occasione della presentazione del nuovo negozio OVS che presenta la sua gigantografia nel bel mezzo di Via del Corso, a Roma. E’ a Roma e gli chiedono di un possibile futuro romanista. «Si poteva fare dieci anni fa, oggi non mi pare proprio. In questo momento si parla di tutto e di tutto senza nessun supporto. Credo proprio che la priorità è e rimarrà al Juventus: questo è il mio pensiero e quello della società. Punto. E’ un momento di difficoltà, come quello attraversato un anno fa. Sapevamo che sarebbe potuto arrivare. Ora, però, è il momento di non lasciarsi andare e farsi abbattere». La crisi, però, è arrivata all’improvviso dopo che il rodaggio iniziale era passato con ottimi risultati. «Non siamo stati superficiali, il fatto è che si sono fatti male uomini importanti nel momento del salto di qualità, quelli che dovevano e potevano dare il cambio di passo. Questo non ci ha aiutato». Lui e Alex Del Piero sono i simboli della Juventus che vinceva e ora sono chiamati a insegnare cosa fosse la Juve. Qui Buffon, però, allarga le braccia. «Noi siamo usciti tante volte dal cerchio di fuoco, ma più di quello che posso dare in campo non posso fare. Le braccia rimangono due, le gambe sono due, la testa è una. Il mio contributo può consistere. Posso fare le prestazioni migliori come quelle che mi hanno fatto guadagnare un posto al sole per tanti anni e che voglio continuare a fare per la Juve». La ricetta di Buffon non prevede rivoluzioni esteriori, ma interiori. «Per tornare grandi servirebbe più che altro la sicurezza e la convinzione di essere di nuovo una squadra importante da primo posto o meglio da primi posti. Quello che ci servirebbe tanto è l’autostima».

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