Si lo so la battuta è scontata ma se non fosse per la fiducia in questa gestione Agnelli-Marotta di certo vedere un “vincente” Allegri sulla panchina della Juve e vedere partire Antonio Conte fa un certo effetto.
In questa giornata abbiamo visto andare via un allenatore che è uno dei pochi a riuscire a dare veramente qualcosa in più alla squadra, a infondere continua grinta ai giocatori. Al suo posto? Un allenatore normale che è stato battuto da Conte con una squadra che quell’anno era forse meno forte del suo Milan. “C’è poco da stare allegri” è una battuta che ricorre spesso negli stati facebook dei tifosi bianconeri ma sembra essere la pesante verità che ci lascia questo abbandono.
Come se non bastasse vediamo impantanata la trattativa per Morata ed Evrà e ci troviamo Iturbe alla Roma. Con un mercato che sembrava prendere il volo con tre grandi acquisti e invece ora lo vediamo bloccato che deve ancora decollare.
Come possiamo strappare un sorriso? Gli anni di successi coincidono non solo con l’arrivo di Antonio Conte, sicuramente determinante, ma con l’arrivo del duo Agnelli-Marotta. Visto come hanno trasformato questa Juve (anche con la scelta del capitano condottiero) da una squadra da settimo posto, a regina incontrastata del campionato italiano un certo credito lo hanno ottenuto. Ora le rivali sembra che si stiano rafforzando e la Juve sembra abbastanza ferma, ma forse c’è bisogno di attendere ancora cosa potrà fare uscire dal cilindro il mago Marotta. Direi che almeno un briciolo di fiducia la merita.
D’altronde l’abbandono di Conte non fa grande onore al nostro condottiero. Da ringraziare per carità, ha dato un bellissimo volto a questa Juve, l’ha plasmata come nessun altro avrebbe fatto. Ma lasciare una squadra a inizio preparazione non è proprio da innamorato e tifoso. Ancora di più se fosse andato via a causa del mercato. Un allenatore che ama una squadra se ne va se questa non ha tanti soldi da investire? O non riesce a portare i giocatori che vuole? Marotta dice che non è il mercato il motivo dell’abbandono del condottiero Antonio. Lo spero, però in ogni caso poteva svegliarsi prima se veramente erano finiti gli stimoli invece di lasciare la Juve nel bel mezzo del mercato.
Ora? Non vi nego che come molti un po’ di tristezza nell’immaginarsi una panchina senza Conte che grida, senza quella fiducia ormai consolidata in lui e nelle sue scelte. Una panchina con un Allegri che non mi è mai piaciuto, (mi è sempre sembrato un allenatore normale) e che non è un pozzo di simpatia (come scordarsi le polemiche sul gol di Muntari) mi mette veramente tristezza. Però la fiducia in chi fino ad ora ha fatto bene il suo lavoro non può mancare, e poi non sempre gli allenatori antipatici poi non vincono. Su non mi verrete a dire che Capello era uno simpatico? Speriamo nel meglio e a questo punto appoggiamo il nostro nuovo allenatore e stiamo Allegri.