Ufficiale: Giaccherini al Sunderland

E’ ufficialmente terminata l’avventura bianconera di Emanuele Giaccherini. L’esterno di Talla è ufficialmente un giocatore del Sunderland. Lo ha annunciato la società di corso Galfer, con una nota pubblicata sul suo sito internet: “Uno dei protagonisti degli ultimi due Scudetti lascia la Juventus. Emanuele Giaccherini è stato ceduto a titolo definitivo agli inglesi del Sunderland, a fronte di un corrispettivo di 7,5 milioni di Euro pagabili in tre anni – recita il comunicato -. Arrivato ad agosto del 2011, Giak è stato un prezioso elemento per Antonio Conte. Con prestazioni importanti e gol da ricordare. Uno su tutti, quello realizzato pochi mesi nel recupero della gara con il Catania, a detta di tutti una delle tappe fondamentali verso il tricolore numero 31. Un apporto decisivo che a Emanuele è valsa la costante chiamata di Cesare Prandelli per la Nazionale, con cui ha preso parte agli Europei del 2012 e la recente Confederations Cup. A Emanuele Giaccherini va il più sentito “grazie” da parte della Juventus e di tutti i tifosi bianconeri”.

giaccheriniE’ ufficialmente terminata l’avventura bianconera di Emanuele Giaccherini. L’esterno di Talla è ufficialmente un giocatore del Sunderland. Lo ha annunciato la società di corso Galfer, con una nota pubblicata sul suo sito internet: “Uno dei protagonisti degli ultimi due Scudetti lascia la Juventus. Emanuele Giaccherini è stato ceduto a titolo definitivo agli inglesi del Sunderland, a fronte di un corrispettivo di 7,5 milioni di Euro pagabili in tre anni – recita il comunicato -. Arrivato ad agosto del 2011, Giak è stato un prezioso elemento per Antonio Conte. Con prestazioni importanti e gol da ricordare. Uno su tutti, quello realizzato pochi mesi nel recupero della gara con il Catania, a detta di tutti una delle tappe fondamentali verso il tricolore numero 31. Un apporto decisivo che a Emanuele è valsa la costante chiamata di Cesare Prandelli per la Nazionale, con cui ha preso parte agli Europei del 2012 e la recente Confederations Cup. A Emanuele Giaccherini va il più sentito “grazie” da parte della Juventus e di tutti i tifosi bianconeri”.

Fonte: Tuttojuve.com

Conte: “Giaccherini sacrificio doloroso, non sono felice”

E’ la prima volta che inizi con una conferenza nel primo giorno di raduno. Sei molto contento della campagna acquisti che ti hanno fatto?
“No (ride, ndr). Diciamo che era per evitare che durante le vacanze parecchi di voi rompessero le scatole. Abbiamo in accordo con la società posticipato il tutto, per fare quindi una conferenza stampa prima di iniziare l’annata calcistico, giusto per dare la possibilità a tutti di ascoltare”….

Antonio ContePrima della partenza per Chatillon, sede del ritiro estivo della Juventus, Antonio Conte ha incontrato i giornalisti nella prima attesa conferenza stampa della stagione. Tuttojuve.com ha seguito in diretta l’evento, riportando integralmente ed in tempo reale le dichiarazioni del tecnico bianconero:

E’ la prima volta che inizi con una conferenza nel primo giorno di raduno. Sei molto contento della campagna acquisti che ti hanno fatto?
“No (ride, ndr). Diciamo che era per evitare che durante le vacanze parecchi di voi rompessero le scatole. Abbiamo in accordo con la società posticipato il tutto, per fare quindi una conferenza stampa prima di iniziare l’annata calcistico, giusto per dare la possibilità a tutti di ascoltare”.

Tutti dicono che la Juventus è davanti agli altri dopo questa campagna acquisti. Sembra che la Juve abbia posto le basi per un’altra stagione importante…
“Penso che la Juventus stia operando e stia lavorando per continuare a crescere, questo è fuori dubbio. Ed è il verbo che insieme a ‘lavorare’, abbiamo sempre utilizzato dal mio primo anno, quello di cercare di crescere con il lavoro, cercando di monitorare e raggiungere elementi che possono aiutare questa crescita di anno in anno, tenendo conto della grave crisi economica che ci attanaglia. Io penso che in questa prospettiva si sia fatto veramente qualcosa di straordinario, perchè aumentare la qualità dell’attacco con soli nove milioni, prendendo Tevez e Llorente, è veramente qualcosa di straordinario. A testimonianza che c’è un lavoro, a testimonianza che c’è un progetto, a testimonianza che ci sono delle persone che guardano al presente e al futuro. Anche in anticipo rispetto a qualcun altro”.

A Bardonecchia, nel 2011, tu hai detto: “Si viene da due settimi posti, roba da pazzi, bisogna smettere di fare schifo”. Questo quello che ha raccontato Pirlo. Cosa si dice ad una squadra che viene invece da due campionati vinti?
“(ride, ndr) Io penso che due anni ci fosse una realtà non consona alla storia della Juventus, perchè era da tanti anni che la Juventus non vinceva, non era protagonista. Oggi diciamo che in questi due anni la Juventus è tornata ad essere quello che era, quindi a scrivere pagine importanti, vincendo, come abbiamo fatto negli ultimi due anni. Ci siamo riappropriati dell’immagine che c’è sempre stata della Juventus in Italia e nel mondo. Chi arriva alla Juventus sa già in che squadra sta arrivando; chi c’era e chi è stato artefice di questi due ultimi successi, sa che il passato per me non conta, conta l’oggi e il futuro. Quindi bisognerà ricominciare da zero. Proprio da zero no, perchè abbiamo due anni di lavoro e questo è sicuramente un tesoro che dobbiamo sfruttare. Però sappiamo che se non c’è grande disponibilità, se non c’è l’umiltà, se non c’è la voglia di sacrificarsi, se non c’è la voglia di lavorare e di superarsi, giorno per giorno, sulla fatica, allora non faremo delle cose importanti quest’anno. Questo sarebbe non bello”.

Prima hai elogiato la società. Avevi questa stessa fiducia prima dell’ultimo colloquio che hai avuto con Andrea Agnelli? E poi se ti dispiace un po’ che non ci sia più Giaccherini.
“In tutte queste operazioni, io e la società siamo un tutt’uno, sia nel bene che nel male. Io non devo elogiare nessuno, devo elogiare il nostro operato. Spesso e volentieri quando si cerca di distinguere non va bene. Noi siamo un tutt’uno, sia nel bene che nel male. Io penso che abbiamo operato nel migliore dei modi, tenendo conto della grande crisi finanziaria, perchè c’è, è presente. Noi la viviamo, giorno per giorno, perchè quando ci sono acquisti, poi, ci devono essere delle vendite, per rientrare. Siamo stati bravi perchè abbiamo preparato dei colpi a tempo debito, muovendoci in anticipo e con idee molto chiare. E nel calcio credo sia molto importante avere idee molto chiare e sapere dove bisogna andare a migliorarsi, dove bisogna comunque intervenire. E’ inevitabile che in tutto questo c’è anche qualche rinuncia dolorosa, perchè come ho detto, in tempo di crisi, si spendono 9 milioni per Tevez, ma bisogna vendere per recuperare i 9 milioni di Tevez. Io adesso non so se è ufficiale il discorso di Emanuele. Sicuramente, tutti questi ragazzi con cui ho lavorato in questi due anni… ogni singola partenza, per me, rappresenterebbe un grande dolore, perchè sono molto legato a loro, per quello che mi hanno dato, per la disponibilità dimostrata e quindi per me tutti questi ragazzi sono incedibili. Detto questo, capisco anche e vedo le esigenze che ci sono al giorno d’oggi a livello societario, vedo anche che il calciatore è apprezzato e comunque gli viene proposto anche un contratto importante: da questo punto di vista sono molto contento per lui. Però se oggi mi chiedete se sono felice della partenza di Giaccherini, vi dico di no”.

Proprio per questo ci saranno delle altre partenze? Come si gestisce un gruppo in cui alcuni giocatori sanno che dovranno andare via?
“Noi siamo partiti adesso con un gruppo di calciatori a cui io sono veramente molto affezionato, molto legato e non potrebbe essere altrimenti: io a questi calciatori dirò sempre grazie per tutto quello che hanno fatto in questi due anni, per la disponibilità dimostrata, per essersi messi veramente a disposizione. Abbiamo vissuto dei momenti importanti, quindi, ripeto, oggi sono miei calciatori, tutti e io allenerò tutti loro come ho sempre fatto, con grande entusiasmo, con grande passione, sapendo che sono dei giocatori che mi hanno fatto vincere e mi potranno far vincere anche in futuro”.

Il primo anno era impossibile vincere lo Scudetto al primo tentativo. Poi hai detto difficilissimo confermarsi per il secondo anno consecutivo. Quest’anno che aggettivo scegli per questa stagione che vi vede favoriti? Se la Juve è al completo, completissimo. E se ci potrebbe essere un problema sovraffollamento se non dovessero esserci delle partenze in attacco.
“Io penso che l’anno che ci apprestiamo a vivere è il terzo anno, dopo due annate strepitose, straordinarie, sotto tutti i punti di vista. Come ho già detto, vincere era difficilissimo, rivincere era molto difficile, il terzo anno sarebbe storico, questo è fuori dubbio, anche perchè nella storia della Juventus, solamente dal ’30 al ’35 c’è stata questa egemonia. Quindi sappiamoche sarà molto molto difficile ripetersi, però sappiamo anche che se avremo voglia di lavorare, di soffrire, di buttarci con entusiasmo, con passione, per superare tutti gli ostacoli, possiamo ambire a fare qualcosa di storico. Sappiamo che è molto molto difficile, però al di là di chi può arrivare, di chi può partire, l’importante è che la mentalità, la voglia, rimanga intatta, sia da parte di quei giocatori che oggi stanno lavorando con me e anche soprattutto da parte dei giocatori che oggi non ci sono e sono in vacanza, e sono i nazionali. L’annata nostra, sicuramente, dipenderà molto dallo zoccolo duro. Io mi auguro che tutti quanti possiamo avere delle grandi motivazioni. Ma io da questo punto di vista sono sicuro perchè li conosco troppo bene e so che tutti quanti hanno voglia di stupire e di fare qualcosa di straordinario”.

Rischio sovraffollamento in attacco?
“No, adesso siamo sei attaccanti, vedremo cosa accadrà. Tutti sanno benissimo che il mister non ha preferenze, il mister guarda dalla testa al collo quando sceglie il giocatore. Non è che oggi qualcuno parte avvantaggiato o parte titolare nella mia testa. La titolarità e l’importanza la si conquista sul campo, la si conquista durante la settimana, durante gli allenamenti e in partita. Ripeto, ho grande stima e ammirazione per tutti i miei ragazzi che hanno contribuito in questi due anni a fare grandi cose, quindi non vedrei nessun problema”.

Gli acquisti che sono stati fatti hanno diminuito il divario tra la Juventus e i top club europei come il Bayern Monaco?
“(ride, ndr). Io penso che sia troppo semplicistico il discorso che fate voi giornalisti. Voi, in base ai calciatori, pensate che il divario possa diminuire o meno. Allora io dico: rispetto al Barcellona, visto che ha preso Neymar è aumentato? Il Bayern ha vinto tutto e ha preso Goetze e magari farà altri acquisti. Quindi significa che il divario nei confronti della Juventus è aumentato? Non è in base ai calciatori che arrivano, in base ai soldi: è importante che arrivino calciatori di qualità, poi noi dovremmo lavorare. Se pensiamo di ridurre il gap così, oggi come oggi non ci sarà mai questa riduzione del gap, perchè gli altri a livello economico sono troppo avanti rispetto a noi. Se noi con 20 milioni prendiamo tre giocatori, loro con 36 milioni ne prendono uno: mi riferisco al Bayern Monaco che ha preso Goetze, al Dortmund che compra per 30 milioni Mkhitaryan, mi riferisco al Paris Saint-Germain che mette 63 milioni per Cavani e fa comunque un grande regalo al Napoli perchè quei 63 anni gli permettono di entrare sul mercato in maniera prepotente e investire. Io sinceramente avrei preferito che Cavani rimanesse al Napoli, anche perchè il Napoli con Cavani noi l’abbiamo sempre battuto”.

Si possono azzerare due anni di trattamento Conte? Di squadra abbastanza spremuta e ripartire da zero? O c’è il timore che il gruppo possa patire un po’ le due stagioni a tutta birra che ha fatto e per qualcuno la Confederations Cup?
“A me viene da ridere quando ascolto il trattamento Conte o il sergente di ferro. Chiedete ai ragazzi se sono contenti del lavoro che fanno: io penso che ci sia un metodo importante da parte mia, metodo che sicuramente mi ha portato a vincere non solo alla Juventus da allenatore, ma anche nelle precedenti mie esperienze. Il calciatore fa il calciatore, è pagato per fare il calciatore, quindi per fare allenamento, per allenarsi. Ci alleniamo il giusto, magari forse noi ci alleniamo, mentre qualcun altro non si allena. Allora la differenza sta lì, perchè tante volte trovi dele situazioni, delle squadre, dove non ci si allena. Poi invece quando arrivi in squadre dove ti alleni, dici, cavolo, qua si corre: forse è qui la differenza, cioè qui si lavora”.

Quale pensi possa essere la squadra che crescerà di più come vostra rivale in questa stagione? Secondo te in Italia è più importante fare due settimi posti  e poi vincere due-tre Scudetti, oppure rimanere sempre nella zona alta dell’Europa anche per una questione di incassi?
“Parto dal’ultima: io penso che oggi come oggi, per una squadra, per un top club, sia importante sempre centrare la qualificazione in Champions, perchè la qualificazione in Champions ti permette di usufruire di un tot di milioni da poter investire, quindi per poter crescere. E oggi mi sento di dire che forse è la cosa più importante in assoluto. E’ inevitabile che personalmente preferisco sempre scrivere qualcosa e mettere la firma, però capisco anche chi si accontenta di questo. Le rivali… io sono convinto che da qui a fine agosto ci saranno grandi cambiamenti, ci saranno sicuramente squadre che si rinforzeranno. Ripeto, il Napoi investirà quei 63 milioni di Cavani, poi penso che il Napoli abbia fatto un grandissimo acquisto, che è Benitez; grandissimo allenatore, ha vinto tutto quello che c’era da vincere, un po’ sottovalutato secondo me. Questo è stato un grandissimo acquisto. Poi sinceramente se mi chiedete se sono contento della partenza di Cavani, avrei preferito che Cavani fosse rimasto al Napoli e non ci fosse tutta questa possibilità di investimento per la società del Napoli. Poi ci sarà sicuramente l’Inter, che ha una buonissima rosa, ha preso sicuramente un ottimo allenatore; il Milan non dimentichiamo che nel girone di ritorno ha perso solamente con noi, al mercato di gennaio ha acquistato Balotelli per 24 milioni. Ci sarà la Fiorentina che con i fatti e non con le parole sta iniziando ad essere considerata una tra le grandi, perchè una squadra che fa un acquisto, prende un titolare della Nazionale con 20 milioni, con quell’ingaggio, non si può più considerare una provinciale, assolutamente; la si deve considerare una grande squadra, che può ambire a traguardi importanti. C’è anche un aspetto bello per il nostro calcio: è bello che Gomez, Benitez, Tevez, Llorente, abbiano scelto il nostro campionato, questo ci arricchisce di grandi protagonisti. Questo è molto bello e anche molto stimolante per tutti noi, perchè ci dovremo confrontare… personalmente, confrontarmi con Benitez è motivo di orgoglio, di soddisfazione”.

Quanto le spiacerebbe se Jovetic andasse all’estero e quando le piacerebbe che fosse magari proprio la Juve ad impedire che andasse all’estero? Lei che di numeri dieci ne ha visti tanti, come giudica il numero dieci a Tevez?
“Jovetic ha un prezzo elevato, penso anche giustificato perchè considero il ragazzo un talento, un top player che può crescere ancora di più, può far lievitare ancora di più il prezzo di trenta milioni attuale. E’ inevitabile che andrà nella squadra che in questo momento ha questi soldi. Quindi, in Italia no. Per quello che riguarda Tevez, un allenatore quando sente parlare di queste cose penso che gli venga da sorridere: non è il numero che conta, non è il numero che uno si mette dietro la maglia, quello che conta è quello che si fa in campo, fuori dal campo, durante la settimana, durante il giorno, quello conta. Poi per me si può mettere anche il 124 sulla maglietta. Quello è relativo, così come dico anche che la vita va avanti: io ho giocato per tanti anni con l’8, poi sono andato via io, hanno preso l’8, ci sono stati altri campioni. Adesso come allenatore ci sono io, poi andrò via io e ce ne sarà un altro. Quello che conta e che rimane è l’FC Juventus. L’importante è che chi indossa la maglia della Juventus, che sia 1, 25, 74, onori la maglia nel migliore dei modi, con attaccamento, con sudore, con voglia, con passione. Bisogna dimostrare sul campo, quotidianamente. Questa è la cosa più importante. Poi i numeri, ci sono i numeri del lotto, ci sono le estrazioni e a noi non ci interessano”.

Potresti ripetere i numeri che hai detto prima?
“Magari qualcuno se li gioca e vince, però poi chiedo una percentuale (ride, ndr)”.

Hai parlato con Tevez? Che impressione ti ha fatto? Poi se a livello tattico, visto l’arrivo anche di Llorente, ci dobbiamo aspettare qualcosa di diverso, magari una difesa a quattro…
“Noi abiamo preso questi calciatori perchè hanno determinate caratteristiche, quindi le caratteristiche si sposano in piano con i nostri principi di gioco, al di là dei numeri. Quindi Llorente, seguito per più di un anno, Tevez, giocatore che conosciamo tutti e che si sposa benissimo con la nostra filosofia di calcio, Ogbonna che è un giovane talento e che ha la possibilità lavorando di diventare sicuramente uno dei difensori più forti, non dico in Italia, ma in Europa e forse anche nel mondo. Li abbiamo presi con un chiaro concetto, non abbiamo pescato nel mazzo, erano obiettivi e li abbiamo centrati. Tevez…la prima volta che ci ho parlato mi hanno colpito molto la sua fame, la sua cattiveria agonistica, la sua determinazione, questo mi ha colpito molto e per me non c’è stato più bisogno di andare avanti, di chiarire alcune cose; è bastato poco per capire che è un giocatore giusto per noi”.

Se mi puoi dare anche un giudizio sui primi movimenti di Roma e Lazio. Su Garcia…
“Anche l’arrivo di Garcia deve essere preso nella giusta maniera, nel senso positivo, perchè è un allenatore che ha fatto molto bene in Francia, ha vinto anche lo Scudetto: chi vince è difficile che vinca per caso. Quindi ha delle basi importanti e porterà tanto entusiasmo, competenza, alla Roma. Sappiamo tutti che è un ambiente non facile quello romano, però sono convinto che Garcia, aiutato anche da elementi intramontabili, da campioni come Totti, come De Rossi, possa sicuramente fare molto bene. Non dimentichiamo che l’anno scorso la Roma aveva una rosa e ha tutt’ora una rosa di prim’ordine, si sta muovendo anche sul mercato perchè ha preso Benatia, adesso vedo che sta trattando giocatori… il centrocampista olandese, almeno leggo sul giornale… Quindi mi aspetto sicuramente dei movimenti da parte della Roma e delle altre squadre. La Lazio ha un’ossatura forte, importante, viene dalla vittoria della Coppa Italia e quindi sarà come ogni anno un campionato molto difficile quello italiano. C’è una differenza rispetto ai campionati stranieri, dove spesso e volentieri si formano dei dualismi. Il campionato qui è molto duro e c’è sempre una lotta con 4-5-6-7 squadre per vincere, per la Champions. E ribadisco che la zona Champions è fondamentale per la Juventus, è fondamentale per tutte le squadre”.

Visto che era da tre anni che si parlava di Dzeko, Tevez, Van Persie, Aguero: ha mai temuto che anche quest’anno sfuggisse questo grande giocatore? Quando hai creduto: “Abbiamo preso davvero Tevez”.
“Tevez penso che sia il giocatore che per caratteristiche, per contenuti calcistici, per fame, per voglia, per determinazione e anche dal punto di vista economico, era quello che potevamo prendere e lo abbiamo preso”

Fonte: Tuttojuve.com

Ogbonna visite mediche

Anche la Juventus, sul proprio sito internet, ha annunciato l’inizio delle visite mediche per Angelo Ogbonna:”Giornata di visite mediche per Angelo Ogbonna. Il difensore, classe 1988, dopo gli esami alla Clinica Fornaca di Sessant, proseguirà con i test all’Istituto di Medicina dello Sport di Torino”

Ogbonna visite medicheAngelo Ogbonna è un giocatore della Juventus a tutti gli effetti. Nella notte il club bianconero e il Torino hanno definito gli ultimi dettagli per il trasferimento del giocatore, che sta sostenendo le visite mediche alla Clinica Fornaca di Sessant. In programma, subito dopo, i test all’Istituto di Medicina dello Sport.

Mister Conte avrà quindi a disposizione per l’inizio del ritiro, domani in Valle d’Aosta, il forte difensore, da circa un anno nel giro della nazionale. La società campione d’Italia ha accontentato il suo allenatore, che aveva messo Ogbonna in cima alla lista dei desideri, nonostante il lungo braccio di ferro con i granata. Al club di Urbano Cairo andranno 12 milioni di euro, più un bonus di altri tre milioni.

Anche la Juventus, sul proprio sito internet, ha annunciato l’inizio delle visite mediche per Angelo Ogbonna:“Giornata di visite mediche per Angelo Ogbonna. Il difensore, classe 1988, dopo gli esami alla Clinica Fornaca di Sessant, proseguirà con i test all’Istituto di Medicina dello Sport di Torino”.

Fonte: Tuttosport.com

Juve: Addio a Giaccherini

Juve e Sunderland hanno trovato l’accordo: Giaccherini è stato ceduto per 8 milioni. Il pupillo di Conte sbarca dunque in Premier League dove lo aspetta il suo nuovo tecnico Paolo Di Canio. La società bianconera fa sapere che ancora non ci sono le firme ma l’operazione potrebbe essere ufficializzata a breve. All’ex giocatore del Cesena gli inglesi garantirebbero uno stipendio di circa 2 milioni a stagione.

giaccheriniJuve e Sunderland hanno trovato l’accordo: Giaccherini è stato ceduto per 8 milioni. Il pupillo di Conte sbarca dunque in Premier League dove lo aspetta il suo nuovo tecnico Paolo Di Canio. La società bianconera fa sapere che ancora non ci sono le firme ma l’operazione potrebbe essere ufficializzata a breve. All’ex giocatore del Cesena gli inglesi garantirebbero uno stipendio di circa 2 milioni a stagione.

Fonte: Tuttosport.com

Ogbonna ha firmato

Intervenuto in diretta per Sky Sport 24, il giornalista dell’emittente satellitare e editorialista di Tuttomercatoweb Gianluca Di Marzio ha dato un’importante annuncio per i tifosi bianconeri: “E’ stato firmato il tutto, Ogbonna è della Juventus. L’accordo è arrivato nel tardo pomeriggio tra bianconeri e Torino per 13 milioni di euro di base più 2 di bonus. Mancano solo i crismi dell’ufficialità ma l’affare è concluso”.

OgbonnaIntervenuto in diretta per Sky Sport 24, il giornalista dell’emittente satellitare e editorialista di Tuttomercatoweb Gianluca Di Marzio ha dato un’importante annuncio per i tifosi bianconeri: “E’ stato firmato il tutto, Ogbonna è della Juventus. L’accordo è arrivato nel tardo pomeriggio tra bianconeri e Torino per 13 milioni di euro di base più 2 di bonus. Mancano solo i crismi dell’ufficialità ma l’affare è concluso”.

Fonte: TuttoJuve.com

Ogbonna alla Juve, domani le firme

Alla fine la notte portò consiglio. Dopo le trattative di ieri sera, infatti, i colloqui telefonici di questa mattina tra Juve e Torino hanno portato all’accordo per il passaggio di Ogbonna in maglia bianconera. Marotta e Cariro sono ai dettagli tanto è vero che si attende solo a questo punto l’annuncio ufficiale tra le parti per l’avvenuto trasferimento. Nell’operazione viene inserito anche Immobile, che giocherà nel Toro in comproprietà con la Juventus con i granata che rileveranno la metà del cartellino possieduta dal Genoa. Oltre ad aver concesso il proprio via libera all’apertura di una comproprietà con il Torino, Marotta e Cairo stanno definendo in queste ore i dettagli relativi al cash. Si ragiona intorno ai 12 milioni in contanti, con 3 di bonus. Ogbonna non si presenterà più al raduno odierno dei granata ma già domani potrebbe vivere la sua prima alba da juventino.

OgbonnaAlla fine la notte portò consiglio. Dopo le trattative di ieri sera, infatti, i colloqui telefonici di questa mattina tra Juve e Torino hanno portato all’accordo per il passaggio di Ogbonna in maglia bianconera. Marotta e Cariro sono ai dettagli tanto è vero che si attende solo a questo punto l’annuncio ufficiale tra le parti per l’avvenuto trasferimento. Nell’operazione viene inserito anche Immobile, che giocherà nel Toro in comproprietà con la Juventus con i granata che rileveranno la metà del cartellino possieduta dal Genoa. Oltre ad aver concesso il proprio via libera all’apertura di una comproprietà con il Torino, Marotta e Cairo stanno definendo in queste ore i dettagli relativi al cash. Si ragiona intorno ai 12 milioni in contanti, con 3 di bonus. Ogbonna non si presenterà più al raduno odierno dei granata ma già domani potrebbe vivere la sua prima alba da juventino.

INCONTRO DECISIVO SLITTA A DOMANI – A causa degli impegni per il palinsesto di La7 del presidente Cairo, è rinviato a domani l’incontro con Marotta per definire gli ultimi dettagli del trasferimento di Ogbonna alla Juventus. Non ci dovrebbero essere intoppi dato che ormai l’accordo è stato raggiunto.

Fonte: TuttoSport.com

Juve: tutto su Jovetic

Marotta e la Juve hanno ben chiaro il prossimo obiettivo di mercato: Jovetic. La società bianconera sta studiando nei dettagli tutte le mosse che le permetteranno di arrivare al talento della Fiorentina. Non è un’operazione facile ma ci sono i presupposti affinché l’affare vada a buon fine. Obiettivo fondamentale per l’esito positivo della trattativa è che la Juve riesca a fare cassa con alcune cessioni in modo tale da avere a disposizione quei 40 milioni necessari per completare, compreso d’ingaggio, il colpo Jovetic

JoveticMarotta e la Juve hanno ben chiaro il prossimo obiettivo di mercato: Jovetic. La società bianconera sta studiando nei dettagli tutte le mosse che le permetteranno di arrivare al talento della Fiorentina. Non è un’operazione facile ma ci sono i presupposti affinché l’affare vada a buon fine. Obiettivo fondamentale per l’esito positivo della trattativa è che la Juve riesca a fare cassa con alcune cessioni in modo tale da avere a disposizione quei 40 milioni necessari per completare, compreso d’ingaggio, il colpo Jovetic. Matri e Vucinic sono i due nomi più caldi del mercato: il primo conteso da Milan e Lazio, il secondo in procinto di andare al Napoli. Per l’attaccante italiano la Juve non fa sconti: 15 milioni. Per quello ex Roma si arriva anche a 18. Un altro nome sul piede di partenza è quello di Quagliarella per il quale i dirigenti chiedono almeno 12 milioni. Sul fronte cessioni Isla, Melo e Ziegler restano con le valige in mano e sono sul mercato qualora ci siano squadre interessati a comprarli.

Per il cileno la Juve vuole 7,5 per la propria metà, per il brasiliano la Juve non si scosta dai 6 milioni mentre per il terzino sono possibili sconti qualora fosse necessario per arrivare ad una cessione. Il mercato della Juve è solo all’inizio.

Fonte: Tuttosport.com

 

Ogbonna: “Voglio la Juve”

Attraverso l’agente il difensore fa pressioni su Cairo. Che però non molla: 18 milioni. Domani summit tra Marotta e i vertici del club granata. Se i bianconeri non chiudono, il Napoli è pronto a balzare sul difensore: sul piatto 15 milioni…

OgbonnaAttraverso l’agente il difensore fa pressioni su Cairo. Che però non molla: 18 milioni. Domani summit tra Marotta e i vertici del club granata. Se i bianconeri non chiudono, il Napoli è pronto a balzare sul difensore: sul piatto 15 milioni.

Nel mondo del mercato sta girando un giochino tra ds e procuratori: scommettere sul punto di caduta di Cairo , visto che nessuno crede alla possibilità che Ogbonna resti nel Torino. E, va detto, buona parte degli operatori oscilla intorno alla soglia dei 13 milioni, disquisendo dei destini dell’Angelo. La verità è che certezze non ve ne sono, quanto alla forza muscolare che il presidente granata ha in corpo, nel duello con la Juventus (e con il Napoli di mezzo, a dar più fiato del solito all’imprenditore milanese). […]

SOSPETTI – La Juventus guarda con sospetto alle mosse di un Napoli in grado di sparigliare le carte con offerte lubrificate dall’oro garantito da Cavani. L’appuntamento di domani tra Cairo e Marotta potrebbe rivelarsi già decisivo, anche perché i bianconeri non vogliono rischiare di farsi superare a destra dai campani, per quanto Marotta aborra l’idea di finire invischiato in un gioco al rialzo. L’ad bianconero ha già aumentato la propria offerta cash di un milione, rispetto a metà della scorsa settimana: da 11 a 12 milioni, con pagamento pluriennale (un altro dei nodi del contendere). Più di un operatore di mercato vicino alla Juventus scommette sulla disponibilità dei bianconeri, ora che si sta arrivando al dunque, a mettere sul piatto al massimo tra 12 e 13 milioni (o 10 più metà Immobile ). E qui si torna all’inizio: sarà anche questo il punto di caduta di Cairo? Di certo, pure Marotta ha le sue carte da giocare. Ogbonna ha già un accordo con la Juventus: 1,8 milioni a stagione, più del doppio rispetto allo stipendio attuale.

Fonte: Tuttosport.com

Napoli su Vucinic, Zuniga quasi fatta

E’ la cascata di soldi in arrivo dall’ affaire Cavani a preoccupare la Juventus, se di preoccupazione si deve parlare. Con oltre 60 milioni in tasca (63: la clausola rescissoria) il Napoli potrà buttarsi sul mercato con un potere economico superiore alla media. E non solo per arpionare un top player per l’attacco: da Dzeko a Gomez con la variabile Ibrahimovic , come si racconta a pagina 2. L’incredibile paniere di milioni che avrà in mano il Napoli potrà consentire – senza alterare gli equilibri di bilancio – anche un assalto in extremis per Ogbonna . Cairo chiede 18 milioni (trattabili), De Laurentiis ne ha fatti annusare al collega 15, Marotta per adesso…

zunigaE’ la cascata di soldi in arrivo dall’  affaire Cavani a preoccupare la Juventus, se di preoccupazione si deve parlare. Con oltre 60 milioni in tasca (63: la clausola rescissoria) il Napoli potrà buttarsi sul mercato con un potere economico superiore alla media. E non solo per arpionare un top player per l’attacco: da Dzeko a Gomez con la variabile Ibrahimovic , come si racconta a pagina 2. L’incredibile paniere di milioni che avrà in mano il Napoli potrà consentire – senza alterare gli equilibri di bilancio – anche un assalto in extremis per Ogbonna . Cairo chiede 18 milioni (trattabili), De Laurentiis ne ha fatti  annusare al collega 15, Marotta per adesso è arrivato a quota 12: ma l’ad bianconero vanta un  atout eccezionale, rispetto alla concorrenza. Ha in mano il sì del giocatore, fino a prova contraria. Un aspetto discriminante, seppur non ancora decisivo. E cosa si scopre, adesso? Che oltre alle molteplici sfide di mercato sull’asse Torino-Napoli tra Ogbonna, Jovetic e Zuniga , un intreccio nuovo si fa strada in questa fase: il Napoli si è mosso per Vucinic , i sondaggi sono in corso, l’interesse del club azzurro (già ben noto 2 anni fa) è ancora attuale.

JOVETIC: SI’ ALLA JUVE – Chiariamo: nei piani del Napoli per il reparto offensivo si stagliano due binari paralleli. Uno per arrivare a mettere le mani su un top player (da Dzeko in giù, per l’appunto) e un altro per dare a Benitez anche un attaccante di movimento, eclettico, seppur di  impatto inferiore (economico, mediatico, tecnico) rispetto alle conclamate punte centrali su cui De Laurentiis è in azione. A questa seconda schiera di giocatori appartengono due obiettivi del Napoli: il viola Jovetic, da mesi inseguito da Marotta (no agli azzurri, per ora: aspetta la Juventus) e, adesso, anche Vucinic. Che, come noto, è da tempo sul mercato, come Quagliarella , Matri e Giovinco.

Fonte: Tuttosport.com

Pogba trascina la Francia in semifinale

Pogba trascina la Francia in semifinale dei Mondiali Under 20. Dopo aver travolto 4-1 agli ottavi di finale la Turchia (paese organizzatore del torneo), la Nazionale transalpina ha superato 4-0 l’Uzbekistan grazie ad un gol del centrocampista bianconero su calcio di rigore (primo gol nel torneo per lui), Sanogo, Thauvin (altro penalty) e Zouma.

PERCORSO IMPORTANTE – Un percorso importante fin qui per la selezione di Pierre Mankowski che si giocherà un posto in finale il 10 luglio a Trebisonda contro la vincente tra Cile e Ghana. Proprio quel Ghana travolto 3-1 nel match di esordio grazie ai gol di Kondogbia, Sanogo e Bahebeck. Dopo quella prima partita è arrivato un pareggio per i francesi (1-1 con gli Stati Uniti), e una sconfitta (2-1 contro la Spagna) nell’ultima partita della fase a gironi. Sconfitta indolore, comunque, quella con gli spagnoli perché ha comunque permesso alla Francia di qualificarsi (come seconda) agli ottavi di finale. Il resto è storia recente: Turchia (paese organizzatore del torneo) travolta per 4-1 grazie ai gol di Kondogbia, Bahebeck, Sanogo e Veretout.

PogbaPogba trascina la Francia in semifinale dei Mondiali Under 20. Dopo aver travolto 4-1 agli ottavi di finale la Turchia (paese organizzatore del torneo), la Nazionale transalpina ha superato 4-0 l’Uzbekistan grazie ad un gol del centrocampista bianconero su calcio di rigore (primo gol nel torneo per lui), Sanogo, Thauvin (altro penalty) e Zouma.

PERCORSO IMPORTANTE – Un percorso importante fin qui per la selezione di Pierre Mankowski che si giocherà un posto in finale il 10 luglio a Trebisonda contro la vincente tra Cile e Ghana. Proprio quel Ghana travolto 3-1 nel match di esordio grazie ai gol di Kondogbia, Sanogo e Bahebeck. Dopo quella prima partita è arrivato un pareggio per i francesi (1-1 con gli Stati Uniti), e una sconfitta (2-1 contro la Spagna) nell’ultima partita della fase a gironi. Sconfitta indolore, comunque, quella con gli spagnoli perché ha comunque permesso alla Francia di qualificarsi (come seconda) agli ottavi di finale. Il resto è storia recente: Turchia (paese organizzatore del torneo) travolta per 4-1 grazie ai gol di Kondogbia, Bahebeck, Sanogo e Veretout.

SARANNO FAMOSI – Il capitano della squadra è Paul Pogba. Il centrocampista della Juve è senza dubbio un giocatore fondamentale per questa Nazionale: è significativo, infatti, che nell’unico match in cui la Francia è stata sconfitta (l’ultima partita della fase a gironi con la Spagna) Pogba non era in campo perché squalificato. Il carisma e la qualità dello juventino sono chiaramente importantissimi per una Nazionale comunque densa di giocatori promettenti. C’è Lucas Digne ventenne terzino sinistro del Lille (33 presenze et 2 gol quest’anno), finito sul taccuino di club importanti come Monaco e Psg. Ci sono Kurt Zouma, classe ’94, gigante difensivo (1.90 d’altezza) del Saint Etienne con già 39 presenze e 4 gol nel campionato francese, e Kondogbia, mediano cresciuto nel Lens, trasferito al Siviglia l’anno scorso per 4 milioni di euro e unico giocatore insieme a Pogba a non giocare nella Ligue1. Infine la stella dell’attacco è senza dubbio Yaya Sanogo, capocannoniere della selezione francese con 4 gol, cresciuto nell’Auxerre e messo sotto contratto pochi giorni fa dall’Arsenal di Arsène Wenger. In questa Francia, quindi, brilla Pogba, faro carismatico della squadra, ma oltre al bianconero spiccano molti giocatori interessanti. Saranno famosi.

Tommaso Maggi
Fonte: Tuttosport.com