Vucinic “Con la Juve vogliamo rifare la storia”

Mirko Vucinic © LaPresse da Tuttosport.com

Ecco l’intervista riportata da TuttoSport.com all’eroe bianconero del momento, Mirko Vucinic:

Vucinic, Montengro-Inghilterra è un po’ Davide contro Golia…

«Se vi piace descriverla così… Però vorrei ricordare che all’an­data a Wembley, giusto un anno fa, finì 0-0, noi colpimmo nel fina­le una traversa con Jovanovic e io non ero neppure in campo perché infortunato… Mica male per esse­re Davide, no?».

Sarete caricati a mille…

«Certo, perché nel nostro stadio giocheremo in superiorità nume­rica: il pubblico montenegrino è caldissimo e come sempre farà un tifo indiavolato. È davvero il no­stro dodicesimo giocatore».

Un po’ come i tifosi del nuovissi­mo Juventus Stadium…

«Perché no… Nel successo contro il Milan parte di merito va anche ai nostri paladini. Sentire il loro incitamento così da vicino, senza pista di atletica, è sicuramente un vantaggio da tenere in conto per tutta la stagione».

Cos’è cambiato dopo il successo sui campioni d’Italia uscenti?

«Abbiamo assunto maggior con­sapevolezza nei nostri mezzi, l’au­tostima è aumentata, sappiamo che possiamo arrivare lontano. C’è uno spirito vincente che il no­stro allenatore ci sta trasmetten­do. Però attenzione: guai a mon­tarsi la testa perché non abbiamo ancora conquistato niente. I con­ti si fanno sempre alla fine e noi dobbiamo lavorare, lavorare e an­cora lavorare».

Ha sentito degli elogi del nostro ct Prandelli che ha paragonato Conte a Lippi?

«Sì, e se lo dice lui che pure è sta­to un bianconero, c’è da credergli. La Juve di Lippi era la squadra da battere: noi vogliamo imitar­la ».

Esiste un punto di contatto fra il suo “piccolo” Montenegro e la sua “grande” Juventus?

«Ebbene sì: la filosofia del tutti per uno e uno per tutti. Siamo due gruppi molto uniti, sia a livel­lo di Nazionale che di club : diamo tutto e di più in campo per centra­re la vittoria. Col Montenegro vo­gliamo fare la storia, con la Juve vogliamo rifarla».

TuttoJuve.com riporta invece un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport in occasione della sfida con l’Inghilterra:

 La scorsa estate era stato vicinissimo ad un trasferimento in Premier League. Tottenham, Arsenal e Blackburn avevano provato a prenderlo, ma alla fine Mirko ha scelto la Juventus:

 “E’ vero, c’era qualche discorso in piedi con le squadre inglesi, ma sono contento di essere rimasto in Italia. Nel vostro Paese mi trovo benissimo e non ho problemi di lingua. A Torino mi sono ambientato subito: casa in centro, bella città, dimensione giusta. Sono soddisfatto”.

Sul momento bianconero e sulla corsa scudetto:

Si parla di scudetto? Speriamo. La squadra è forte e può arrivare lontano, ma è presto per lanciare proclami. I campionati non si vincono in autunno, ma al termine di una lunga corsa. Le milanesi arrancano? Io non credo alla crisi delle milanesi. Prima o poi torneranno in alto. Restano gli avversari più pericolosi. E poi c’è il Napoli, pericolosissimo. A Roma ho lasciato un pezzo di cuore. Ho trascorso cinque anni affascinanti ed intensi”.

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