
Visto il silenzio stampa juventino dopo la partita con il Palermo, le parole di Luigi Del Neri sono ancora più importanti: si presenta in conferenza stampa al Media Center di Vinovo per rispondere alle domande dei cronisti presenti e presentare l’anticipo di domani sera che vedrà la sua Juventus in campo a Cagliari. Noi riportiamo l’intervista trascritta da TuttoJuve.com:
Buongiorno, ci racconta lo stato d’animo della squadra?
Ottimo, ottimo nel senso che si sono resi conto d’aver fatto una partita importante pagando dazio nei primi venti minuti perché… dove il Palermo ci ha fatto due gol, poi però abbiamo avuto una reazione diversa rispetto alla partita dell’Udinese. Siamo stati molto più intensi, abbiamo creato diverse occasioni da gol. La squadra mi sembra che abbia prodotto un calcio che ha fatto tornare un po’ di fiducia in quello che possiamo fare da qui alla fine.
Ha in mente di cambiare qualcosa, più che sugli uomini a livello tattico domani a Cagliari?
Motivo? Io penso che quando una squadra ha un buon senso tattico e va a Palermo e crea quello che ha creato la Juventus non ha problemi tattici, ma di uomini.
A livello di uomini. Sulla destra c’è Sorensen o pensa ad altre soluzioni?
Adesso Pepe c’ha male ed è a casa, poteva essere una soluzione. Pepe, faceva anche il terzino.
Bonucci o Barzagli esterni?
No.
Ecco invece facendo un passo indietro, viste le polemiche che ci sono state, la designazione di Rocchi la soddisfa?
Io non… Io su questo punto credo che se ne sia parlato abbastanza. Devo dire non cambio idea su quello che ho detto mercoledì sera. Son sempre di quello che avviso, ma vuoi anche lasciare perdere il fattore arbitrale. Parliamo del Cagliari, mi sembra la cosa più importante in questo momento qui. Una partita fondamentale per noi per vedere se i progressi di Palermo, nonostante la sconfitta, possono essere evidenti e che ci darà garanzie per il futuro. Io penso che si è già parlato abbastanza del fattore di mercoledì, si potrebbe parlare all’infinito di quello che è successo quest’anno. Meglio parlare di calcio, calcisticamente parlando, come giocatori.
Buongiorno mister. Volevo chiederle due cose, la prima riguarda parte la domanda di prima, spostandomi sull’altro versante, quello di sinistra. Esiste la possibilità che a Chiellini venga chiesto di giocare come terzino?
Ma per dirti la verità me l’ha chiesto lui tempo fa. Adesso vediamo cosa succede, vediamo cosa… Non lo so, abbiamo poco tempo, un giorno…E’ problematico. Però c’è tempo per trovare una soluzione che sia idonea in questo momento qui alla nostra chiave difensiva.
L’altra domanda riguarda la Juve in generale. Pensa che verso la rincorsa al quarto posto la Juve sia autosufficiente ossia se torna a essere quella di un paio di mese possa evitare di non preoccuparsi dei risultati degli avversari?
E’ ovvio che la Juventus deve cambiare marcia sui risultati, insomma mi sembra logico. Non è che siamo qua tutti quanti… Ma deve continuare a pensare a giocare come Palermo, con quei ritmi, aggressività, con quella creazione di palle gol. E questo è coinciso probabilmente con l’arrivo di Matri. Io ho letto dei giudizi su Matri veramente imbarazzanti per quello che posso dire… E’ arrivato da un giorno, ha avuto una palla gol, il portiere ha fatto una bella parata, ha tirato in porta e uno ha salvato col tacco, ha ricevuto un calcio di rigore evidente non dato. E’ stato un punto di riferimento importante, io credo che il ragazzo ha fatto un’ottima partita per quello che posso dire e per come vedo io il calcio. A dimostrazione di quando la squadra ha gli effetti, effettivi di ruolo a disposizione, ha fatto meno bene quando non ha avuto nessun effettivo di ruolo. Noi dobbiamo giocare su quella carta lì.
Buongiorno mister, io invece volevo chiederle se aveva individuato una quota Champions: se è più vicina più intorno ai 67-68 oppure ai 70. E se in questo senso la partita di Cagliari incomincia a essere un bivio importante.
Per l’amore di Dio. Ma quindici partite a disposizione… I bivi, il bivio si racconta quando si arriva a maggio e non si ha più tempo per recuperare i punti perduti. La Juventus non può fare calcoli in questo momento qui, anche perché è un momento di recupero giocatori, è un momento che non ci dice bene come concetto: nel calcio certe volte un tiro, un palo cambia la mentalità no?, o dentro o fuori. Quindi il problema è riuscire a recuperare noi stessi e io ho visto che a Palermo, perlomeno da quello che ho potuto vedere io, dopo un’inizio così teso, ha lavorato bene e ha prodotto il massimo che poteva fare in quella partita. E non è semplice produrre quella sensazione di poter combattere palla su palla in un campo come quello del Palermo che è divenuto complicato per tutte le squadre nei corsi degli anni.
Nelle ultime settimane abbiamo letto e scritto “spesso a gennaio le squadre di Del Neri vanno sempre in difficoltà”. E’ una statistica...
Non è vero perché l’anno scorso abbiamo vinto quattro partite alla Sampdoria per cui la smentisco subito. Le statistiche fanno parte di questo periodo, ma è chiaro che statisticamente parti dal Chievo per dire che Del Neri in questo periodo ha fatto 5 o 6 punti. Ci sono dei periodi… ma negli anni passati mi è capitato prima di gennaio…
Se sapesse che è un suo limite lo correggerebbe…
Ma son limiti di tutti. Dipende da come tu interpreti le situazioni: ci sono volte in cui fai un tiro in porta e vinci la partita, a dire la verità la Juventus poche volte ha fatto un tiro in porta e ha vinto le partite.
Luca Toni può giocare? E’ convocato?
Non lo so, spero di averlo convocato, ma non se potrà giocare dall’inizio. Dobbiamo sfruttare le risorse che abbiamo… Ieri stava bene, dipende se uno lo vuole rischiare convocarlo subito o se uno vuole rimandarlo con gli allenamenti a domenica prossima.
Ritornando sugli episodi di mercoledì scorso, Moratti è intervenuto dicendo che è rimasto impressionato da questa protesta della Juve che forse ritiene inopportuna.
Moratti? No, io non ho letto. Ah, rimasto dall’impressionato di Bovo… Andiamo sempre su un discorso che… e torno a ripetere e poi non dico più niente. E’ chiaro che lì c’è una norma nel regolamento che dice che lì c’è una discrezionalità e discrezionalità è quello che uno vede e che non decide che sia. Probabilmente uno vede quel fallo e decide che sia rigore, per un altro non è rigore… E’ come se io dico che una cosa è celeste, ma un altro bianco. Noi dobbiamo sottostare a questa cosa qui. Noi non abbiamo mai detto di non volere più Morganti, certo che può arbitrare la Juventus ancora. Nessun problema. C’è un problema? Punto. Ha sbagliato e abbiamo protestato, nessuna richiesta implicita, nessuno ha chiesto niente. Si può discutere tutto e di tutti, ma se torna ad arbitrare la Juve deve vedere sempre le stesse cose? Vedere magari cose diverse da quelle che ha visto a Palermo.
Mi sembra di capire che non sia assolutamente in discussione la buona fede. C’è un errore tecnico solo… nessuna provenzione...
Ci mancherebbe altro, se tu pensassi quello che faresti? Ma non è neanche giusto non dire quello che è effettivamente è nato… Perchè non c’è solamente quel rigore lì, c’è ne è un altro su Matri più preciso di altri che sono stati dati con facilità in serie A. Cambiava le sorti della partita e probabilmente cambiava la psicologia della Juventus. Parliamo di Cagliari adesso.
Appunto tornando al calcio giocato, le volevo chiedere se dopo queste polemiche arbitrali, se poi analizzando i numeri, quattro i sconfitti, quali sono stati gli errori e le disattenzioni…
Ma le disattenzioni ci sono sempre. Quando gli altri creano c’è la bravura dell’avversario perché c’è da mettere anche questo sul piatto della bilancia e ci sono errori nostri. Questo è evidente. Però, ti torno a ripetere, ci sono certi periodi in cui le cose non vanno per il verso giusto, situazioni che si verificano al momento, certe situazioni, certe… torno a ripetere: il calcio è fatto di situazioni favorevoli e sfavorevoli, in questo momento qui la Juventus, per fattori anche di emergenza, non passa periodi favorevoli. Perché se io devo dire, devo dare il mio giudizio sulla Juventus di quest’anno devo dire che fino a quando la Juventus è stata in grado di presentare gli effettivi di ruolo in campo, era quasi seconda terza in classifica. Parlo di gennaio. Poi quando sono successe certe situazioni, parliamo del Chievo e dell’espulsione… se vogliamo proprio definire, non vedo come mai certe espulsioni vengano date facilmente e altre note. E da lì, poi l’infortunio di Quagliarella e di Iaquinta subito nel post Natale, ha privato contemporaneamente poi di Amauri e Toni, ha tolto qualcosa alla squadra. Quindi quando devo fare un’analisi devo dire che quand’è stata in grado la Juventus di presentare i suoi giocatori nei ruoli al top, ha giocato un calcio ottimo ed era una squadra che dettato legge in tutti i settori, dove voleva, E infatti ha battuto le squadre che sono al vertice, poi ha perso… non posso giocare. Ora vediamo, recuperiamo giocatori. Io sono convinto che la Juve tornerà a battere la sua strada con quello che le renderà giustizia.
Buongiorno mister, si chiude con domani un ciclo di partite tutte in trasferta ravvicinate. Lei ha detto che psicologicamente la squadra sta benissimo, io volevo chiederle come sta fisicamente e come arriva a questa partita e poi se ha finalmente bisogno di 6 giorni per preparare la prossima partita con tranquillità.
Fisicamente devo dire non l’ho vista poi malissimo a Palermo se devo essere… L’ho vista combattiva, anche reattiva, ha combattuto pur avendo una partita domenica con gli stessi effettivi a parte Matri, e giocando ancora una partita senza palesemente attori di ruolo. Matri ha avuto i crampi e senza Toni, Iaquinta e Quagliarella, senza togliere nulla a Martinez, probabilmente i giocatori di ruolo davano una qualità diversa. Noi dobbiamo ritrovare l’assetto esatto, i giocatori che interpretano e che possono dare una mano in certi settori con la loro qualità. E io sono convinto che la Juve quando recupererà appieno i propri giocatori offensivi, avrà trovato la qualità di gioco, ritroverà completamente la qualità di gioco della propria squadra
Gigi mettendoci dentro quello che hai detto dopo Palermo, che non era solamente quella partita, l’etichetta data a Krasic, mettendoci dentro questa necessità di disegnare una Juve sempre credibile. E’ il momento più difficile della tua carriera di allenatore?
Assolutamente no. Ho passato di peggio anche in serie inferiori, non solo in serie A. In serie A ci sono stati dei passaggi, ho sempre cercato di fare il nostro lavoro cercando di ottenere sempre il massimo dai giocatori. Fino a quando c’è grande stima fra i giocatori, l’allenatore e la società penso che tutto si possa risolvere bene. Io questo credo sia un aspetto importante per me, momenti difficili sono fatti per risolverli, noi siamo sulla strada giusta recuperando giocatori giusti che hanno delle caratteristiche per dare una svolta offensiva alla Juve perché non dimentichiamo che la Juve ha sempre fatto una caterva di gol avendo davanti un certo tipo di giocatori tipologie diverse. E’ chiaro che mancando qualcosa, qualcosa hai pagato.
Mister, quali sono le squadre che diciamo si possono essere sicure di giocare la prossima Champions League e quante sono le vostre avversarie?
Non lo so, non posso dire niente, non ho idea. Non ho idea… Dobbiamo combattere domenica dopo domenica. Dipende dai tanti combattimenti, dai tanti scontri diretti, arriva la Champions, arrivano le partite impegnative anche per le altre. L’importante è che la Juve sia pronta a sfruttare e lottare fino in fondo rimanendo agganciato al gruppo per avere la forza di fare lo sprint finale per ottenere quel benedetto passaggio alla Champions, un posto importante in Europa.
Fonte: Tutto Juve