Gigi Buffon è intervenuto alla presentazione del ‘7° Torneo Amici dei Bambini’, tenutasi in un hotel del capoluogo lombardo: “Quale sia il problema che ci ha portato a sbagliare le ultime due partite non l’abbiamo capito. Comunque non siamo noi giocatori a dover dire cosa c’è di sbagliato. Tutta la squadra è con l’allenatore, abbiamo stima e fiducia in lui. Il progetto della società ha dato pieni poteri al mister e si deve continuare cosi, noi dobbiamo solo fare il massimo per vincere e aiutarlo. Se quest’anno sia diverso dallo scorso lo vedremo alla fine. Se sabato troveremo la forza per ribaltare al situazione sarà diverso. In questo momento non dobbiamo parlare di posti o ambizioni, ma giocare partita dopo partita come fosse una finale. E alla fine faremo i conti”.
Avete mai sentito un idraulico non attaccare il lavoro fatto da un altro idraulico? Luciano Moggi non fa altro che criticare ormai chi nella Juve si siede a quello che era il suo posto. Nonostante avesse accolto positivamente il cambio con Andrea Agnelli e Marotta ha criticato sempre il mercato juventino. Perchè? Semplice, per lo stesso motivo per cui un idraulico critica il lavoro fatto da un altro idraulico, cioè ognuno ha un suo modo di lavorare e lo ritiene il migliore. Nel corso della trasmissione condotta da Pippo Franco “Ieri, Moggi e domani”, ha rilasciato ancora una volta i soliti commenti:
“L’avevo detto in estate: invece di ricostruire chi è arrivato ha finito per distruggere del tutto la Juve. Non serviva una rivoluzione, ma solo 2-3 nuovi innesti di valore. La squadra è stata invece assemblata malissimo, senza ne personalità ne qualità rovinando anche il precedente gruppo. I colpevoli? Chi ha permesso a Marotta di comprare 15 giocatori? Fosse per me li rivenderei tutti, salvando il solo Krasic. Hanno reso la Juve una provinciale capace di vincere contro le grandi quando gli stimoli la fanno da padrone per poi poter perdere però contro chiunque in malo modo, per la mancanza di classe. Mi dispiace ma i tifosi si mettano l’anima in pace: questa squadra può arrivare al massimo quinta o sesta. Quello è il reale valore della rosa. Contro il Bologna Bonucci ha mostrato tutte le sue lacune, dimostrando di non valere la cifra spesa per lui, e l’arrivo di Gennaio di Barzagli non ha fatto altro che peggiorare la difesa della Juve mandando in crisi anche Chiellini. Onore a Di Vaio, trascinatore del Bologna, che invecchiando è diventato un vero leader ”.
Moggi non ha forse visto bene la formazione che la Juventus aveva a fine anno l’anno scorso, non si è forse accorto che c’erano gravi mancanze, giocatori vecchi e non più motivati, bisogno di cambiare. Troppi acquisti? c’era bisogno di avere quantità, c’era bisogno di avere ricambi che poi si sono dimostrati utili a causa degli infortuni juventini. Critica Bonucci che non sta certo vivendo un grande periodo, ma fino adesso con Chiellini aveva fatto il suo. Critica un acquisto come quello di Barzagli che con solo 300.000 euro è arrivato a Torino sfoderando buone prestazioni. Si dimentica di un Aquilani che ha riconquistato anche la maglia azzurra e di un Matri che non è affatto un acquisto sbagliato. Una squadra che può vincere contro l’Inter e contro il Milan non è di certo una squadra che ha sbagliato il mercato, ma una squadra che forse ha qualche problema con le motivazioni. Resterà da vedere se questo continuo disfattismo, presente anche lo scorso anno aiuterà la Juve.
Amauri lontano da Torino si scatena, mentre Matri a Torino si addormenta. Si sapeva che Amauri lontano da Torino si sarebbe potuto riprendere e questo è un bene anche per la Juve che detiene ancora il suo cartellino e che dovrà pur venderlo a giugno e quindi ha bisogno che faccia vedere del gioco e torni a segnare. Certo due gol e il primo veramente spettacolare, fanno un po’ pensare all’Amauri della Juve che non segnava mai.
D’altronde per quanto riguarda Matri ha già fatto vedere di valere, e in realtà in pochi danno la colpa di questo periodo al neoattaccante juventino che sta dando il suo contributo in ogni partita. E il giocatore brasiliano aveva bisogno di aria nuova, a Torino ormai la porta non la vedeva proprio più. Amauri intanto ha parlato del suo futuro e anche di Juve: “Se si è rivisto il miglior Amauri, quello che è arrivato anche in Nazionale? Speriamo. Al di là delle battute sono contento di avere ritrovato la migliore condizione, la miglior forma, come sto facendo, e spero di poter giocare con continuità, poi, se arrivano anche i gol, tanto meglio. La Juve? Spiace dirlo, lo faccio a malincuore, ma non è più un problema mio, io ne ho uno più grosso, che è quello di salvarmi col Parma“. Leggi tutto “Amauri, che gol – Video”
Regna il disfattimo questo periodo a casa Juve, e se è vero certo che quest’anno non sta andando come si pensava, è altrettanto vero che quest’anno tante cose sono andate storte al di là dei meriti. Se è vero che con Lecce e Bologna si poteva fare di più, è anche vero che quest’anno la Juve ha un conto in sospeso con la fortuna. A cominciare dagli infortuni, per parlare delle direzioni arbitrali e concludere con la sfortuna negli episodi.
Alla fine quel che conta è il risultato purtroppo, ma cosa diremmo oggi se magari a Lecce avessimo vinto grazie a un rigore che c’era su Toni e un espulsione che avrebbe ridotto in 10 il lecce? e magari se ieri il gol di Iaquinta entrava? Ma le altre squadre han sempre convinto? Tutte le squadre che stanno davanti a noi han sempre convinto? O forse Milan, Inter e Roma sono stati anche ogni tanto favoriti da arbitri ed episodi, e la crisi l’han buttata via anche in questo modo. A noi questo non è stato permesso purtroppo.
E’ un periodo che dice tutto male, oltre alle responsabilità dei bianconeri, che certo ci sono, Bonucci sembra non sapere più difendere ad esempio. Ma parlare di mercato sbagliato (sono venuti buoni giocatori, e di certo la juve ha una squadra più forte di quella del bologna), di allenatore da cambiare non è da Juve. Secondo voi veramente con un nuovo allenatore qualcosa cambierebbe? ma vediamo al passato, forse è servito cambiare Ferrara? o siamo sprofondati ancora più giù? In estate il mercato è stato fatto intorno a Del Neri e alla sua idea di Juve, al suo modo di schierare la Juve, è veramente utile cambiare ora in corsa? Forse non è meglio finire l’anno e andare ad approntare qualche cambiamento a fine anno? Forse sarebbe utile continuare a sostenere la squadra, in questo modo la squadra si era ripresa nel girone di andata, pensiamoci…
Giorgio Chiellini commenta l’amara sconfitta casalinga contro il Bologna ai microfoni di Juventus Channel. Ecco quanto evidenziato da TuttoJuve.com:
Giorgio, cos’è successo stasera?
“Credo che nel primo tempo, comunque, la squadra stava bene in campo. Non davamo mai la sensazione di poter prendere gol, anzi, c’era la sensazione di essere ad un passo dal passare in vantaggio. In un paio di situazioni, di mischie, con un po’ di fortuna, potevano sicuramente portarci sull’1-0. Purtroppo nel secondo tempo abbiamo commesso un errore che poi ha compromesso la partita. Sicuramente dopo noi abbiamo perso e loro hanno preso fiducia; ci siamo complicati un po’ la vita da soli“.
C’è stata forse una mancanza di serenità nel gestire la partita?
“Dopo lo svantaggio sicuramente, perchè comunque nessuno se l’aspettava. La manovra poteva essere un po’ più fluida, però nel primo tempo riuscivamo a tenere il campo bene e a creare. Nel secondo tempo, sicuramente, dopo il gol ci siamo un po’ spenti“.
Ritieni che questo sia il momento più difficile? Dal punto di vista della volontà ci abbiamo provato…
“Sì, devo essere sincero: secondo me non c’è paragone tra il primo e il secondo tempo a livello di squadra in campo, di compattezza, nei tempi del gioco, nella pressione, nell’accorciare. Nel primo tempo eravamo squadra e abbiamo creato. Poi potevi essere in vantaggio, ma sicuramente non potevi prendere gol; loro non hanno avuto occasioni, non c’è mai stata nessuna situazione dove sono stati pericolosi. La verità è che abbiamo sbagliato un po’ sul primo gol e questo ci ha un po’ compromesso tutto. Sicuramente in un periodo difficile come questo serviva un’iniezione di fiducia; magari con un gol iniziale la partita poi la portavi a casa, anche 1-0; in qualche modo poi un gol lo troviamo con i giocatori che abbiamo. Prendere gol all’inizio del secondo tempo così, sicuramente, ci ha un po’ buttato giù. E’ un errore, però uno deve anche vivere il momento ed ora certamente facciamo più fatica a reagire rispetto a due mesi fa“.
Noi abbiamo avuto modo di rivedere le immagini e il primo gol di Di Vaio è in fuorigioco. Tu te ne sei accorto dall’interno?
“No, è stata un’azione veloce, quindi non abbiamo avuto il modo di riuscire a capire com’era. Peccato, però, insomma, pensiamo a noi“.
Felipe Melo ai microfoni di Juventus Channel al termine della partita contro il Bologna. Ecco le sue dichiarazioni, riportate da TuttoJuve.com:
Parliamo con Felipe di questa partita. Lo vediamo anche dalla tua faccia, chiaramente sei anche tu amareggiato per questa sconfitta. Cosa è successo stasera?
“Difficile dire cosa sia successo. Penso che abbiamo cominciato la partita molto bene, compatti, creando occasioni. Abbiamo creato tante occasioni nel primo tempo. Abbiamo meritato anche di chiuderlo in vantaggio. Nel secondo tempo è difficile parlare di quello che è successo: abbiamo preso un contropiede, sono stati bravi loro e hanno segnato. Dopo siamo andati in confusione. Penso che noi, la nostra famiglia, anche i tifosi, lo staff tecnico, non meritiamo tutto questo. Siamo dei professionisti, siamo degli uomini e siamo dei padri, quindi dobbiamo tirare fuori quello che abbiamo dentro. Adesso dobbiamo metterci la faccia e lavorare, come hanno detto i tifosi: stare zitti e lavorare“.
La società ha ribadito la fiducia a Delneri. Fiducia anche da parte della squadra, immagino…
“Fiducia in Delneri al 100%. Anzi, al 1000%. Dal primo minuto, dal primo giorno, dalla prima sconfitta ha messo la faccia per noi. Quest’anno abbiamo un grande staff tecnico; anche l’anno scorso eravamo con loro e quest’anno ancora di più. Siamo tutti preoccupati per quello che sta succedendo alla Juventus, però abbiamo dimostrato nel girone di andata contro l’Inter, contro il Milan, e ancora due partite fa contro l’Inter, che possiamo uscire da questa situazione difficile“.
Sta pesando nella squadra una classifica difficile, molto difficile? Voi magari sentite il peso dei punti e in partita vi perdete…
“No, non possiamo sentire il peso. Piuttosto sentiamo il peso di questa maglia, però non dei punti, perchè siamo tutti esperti; per giocare nella Juventus devi essere abituato a sentire le pressioni, abituato a cose pesanti. Penso sia un momento brutto, come l’anno scorso, però dobbiamo essere forti, adesso dobbiamo rientrare a casa, dove ci sono fidanzata e figli e poi dobbiamo trovare la forza per tornare qui, perchè non ci meritiamo questo. Ho fiducia in questa squadra, ho molta fiducia nello staff tecnico e possiamo venirne fuori. Abbiamo una partita difficile contro il Milan, però per me è una partita molto bella, perchè se vinciamo magari possiamo ritrovare la strada giusta“.
Beppe Marotta ai microfoni di Sky dopo la disfatta:”Io credo siamo mentalmente bloccati, una volta subito il gol i giocatori entrano in un circolo di paura da cui non ne escono. Con tutto il rispetto per il Bologna si poteva recuperare ma ci siamo disuniti, vedo uno scoramento totale della squadra”
. Su possibili fratture interne Marotta smentisce: “Non ci sono spaccature, abbiamo a che fare con uomini e professionisti che sanno benissimo come fare. C’è disagio e non si riesce a venirne fuori, il ricordo dell’anno scorso crea stimoli al contrario e il tutto è il risultato attuale”. Si torna poi all’analisi della squadra e a possibili colpevoli: “Se di colpe dobbiamo parlare siamo tutti colpevoli, in campo ci vanno i giocatori e i valori oggi erano superiori da parte nostra. Non è facile uscirne, i tifosi si aspettano molto ed è giusto così. Non siamo credibili ora e dobbiamo tornare ad esserlo, non possiamo ambire a grandi traguardi e cerchiamo di finire bene la stagione, ci aspettano undici finali. Ora non ci poniamo nessun obiettivo per non avere intralci mentali. Ce la siamo presa con gli arbitri quando le interpretazioni erano errate ma non sempre. E’ chiaro che è difficile ora capire questa situazione, domani tutti ci dobbiamo mettere d’impegno per capire le problematiche, il presidente non ha fatto altro che mettere davanti alle loro responsabilità i giocatori. Ci sono però situazioni atipiche che vanno affrontate di settimana in settimana”. Sulla classifica e su alcune assurde sconfitte Marotta pone poi l’indice: “Credo che il potenziale sia superiore a Lazio e Udinese, noi quando affrontiamo squadre che contro di noi ci mettono il massimo, il Bologna di stasera non è paragonabile a quello di due settimane fa che ha perso nettamente a Genova. Dobbiamo inculcare la giusta motivazione e carica nel gruppo“. Si passa poi alla rabbia dei tifosi e al dito di responsabile da loro puntato contro Gigi Delneri: “Non mi sembra corretto dare risposte nello specifico, i tifosi hanno pienamente ragione a lamentarsi, la Juventus deve dare il massimo. Trovare colpevoli o capri espiatori però non è corretto”. Chiusura infine sulla prossima gara, arriva il Milan: “Si può essere una fortuna affrontarli ora, sono considerazioni che alla fine poi non trovano risposte. E’ inspiegabile vincere con Milan e Inter e perdere così tanti punti con squadre inferiori, il pensiero dell’andare in campo e risolvere le gare subito ci condiziona, si sbaglia spesso approccio, oggi infatti ci abbiamo capito poco. Le gare durano novanta minuti, la bramosia di battere il Bologna velocemente ci ha punito”.
Gigi Delneri parla ai microfoni di Juventus Channel dopo la sconfitta interna contro il Bologna, come al solito grazie a Tuttojuve.com abbiamo il testo dell’intervista:
Mister, ha la fiducia piena della società, niente dimissioni…
“Ma assolutamente no, anche perchè non ne vedo il motivo, perchè uno lavora seriamente, lavora con coscienza, fa il suo lavoro. Nel mio mondo non esistono le dimissioni, come concetto di parola“.
Felipe Melo ha detto che la squadra è al 1000% con il tecnico e lei ci mette sempre la faccia.
“Io il gruppo lo sostengo, è un gruppo che sta attraversando un periodo non carino. Poi quando si chiedono le dimissioni dopo…. Volevo che chiedessero le dimissioni dopo la partita con l’Inter, forse sarebbe stato meglio, forse era più dovuto, perchè dopo una settimana o quindici giorni non si può cambiare atteggiamento su una persona o su una squadra. Cosa che il calcio italiano a livello mediatico fa. E noi invece dobbiamo avere la testa più giusta, più consona. Dobbiamo lavorare seriamente su quelle che sono le nostre basie poi il prodotto deve giudicarlo chi è più vicino, la società, non sarà solamente un articolo su un giornale o una presa di posizione di un giornale che mi fa cambiare questa idea“.
Parliamo della partita. Dopo il primo gol c’è stata forse una mancanza di serenità, nella gestione….
“No, è che adesso si paga a caro prezzo ogni piccolo errore. Oggi il primo piccolo errore che abbiamo fatto lo abbiamo pagato a caro prezzo. Abbiamo avuto quella palla con Iaquinta che ha preso il palo e che magari cambiava tutto a livello psicologico. Quello che c’è da fare adesso è la ricerca spasmodica di questi risultati per raggiungere un obiettivo importante. Un signore parlava di fallimento del quarto posto e mi sembra abbia parlato in una maniera sbagliata. Tutti noi pensavamo che questa fosse un’annata meno complicata di quello che magari è adesso. E nessuno si è tirato fuori dalle proprie responsabilità. Ma quando si cambia tanto come noi – abbiamo avuto questi grandi alti e bassi – si può incappare in domeniche difficili, e si può incappare anche in annate difficili. Io non ho mai visto una casa costruita nel giro di 20 giorni, questo è il mio concetto. Certe volte il tempo dice male. Probabilmente, in questo momento, il tempo per la costruzione della Juventus, che fino a due settimane fa era perfetta, adesso ha trovato un intoppo che dobbiamo superare. Dobbiamo andare avanti, rispettando poi gli applausi del pubblico, rispettando anche il suo dissenso, perchè mi sembra che il pubblico quando applaude e quando dissente lo fa sempre e comunque per amore della squadra“.
Ripartiamo da qualcosa di positivo? Giorgio Chiellini ci ha detto che “nel primo tempo abbiamo dimostrato di essere squadra”. Quel primo tempo l’ha soddisfatta? In che cosa ha visto dei pregi e in che cosa ha visto dei difetti?
“Mah…abbiamo preso due gol un po’ strani, eravamo tutti sempre schierati, non avevamo mai preso gol in contropiede. Quindi bisogna migliorare in quel senso lì, non dobbiamo dare l’opportunità ai giocatori avversari di far gol. Poi qualcosa abbiamo concesso, ma sul 2-0. Diciamo che Chiellini ha fatto una disamina giusta. Nel primo tempo abbiamo avuto situazioni importanti, poi ho dovuto fare dei cambi perchè Iaquinta non stava molto bene e qualcosa dovevamo dare in qualità. La ripresa è stata costellata dal gol di Di Vaio subito, dal salvataggio sulla linea di Britos su Toni, da situazioni che si sono verificate e che non hanno detto bene. Quindi ho visto una partita diversa da quella fatta con il Lecce“.
Ci si aspettava una vittoria che riportasse la juve sulla retta via e invece una sconfitta che proprio non ci voleva, ci si aspettava un ritorno di Chiellini al centro, Del Neri ha sorpreso ancora tenendo la stessa coppia di centrali e Giorgio sulla fascia. Sorpresa anche in attacco dove a fare compagnia a Matri è l’attaccante meno previsto Iaquinta. Certo la posizione di Del Neri ora non è delle migliori.
Juventus (4-4-2): Storari; Grygera (24′ st Pepe), Barzagli, Bonucci, Chiellini; Krasic, Felipe Melo, Marchisio, Martinez (1′ st Del Piero); Iaquinta (1′ st Toni), Matri. A disp.: Manninger, Motta, Traoré, Salihamidzic. All.: Delneri
Bologna (4-4-2): Viviano; Esposito (30′ Mutarelli), Portanova, Britos (31′ st Cherubin), Rubin; Perez, Mudingayi, Della Rocca, Casarini; Meggiorini (43′ st Buscé), Di Vaio. A disp.: Lupatelli, Morleo, Gimenez, Paponi. All.: Malesani
Nella Champions League 2012-2013 la Germania potrà schierare quattro squadre (una in più di adesso) a danno dell´Italia, che così da quattro scenderà a tre squadre. Lo ha confermato oggiin un comunicato la federcalcio tedesca. Grazie agli ultimi risultati la Germania salirà al terzo posto nel ranking europeo dietro Inghilterra e Spagna, facendo retrocedere proprio l´Italia.
“L´Italia non ha più la possibilità di conservare il terzo posto del ranking in questa stagione”, ha detto la federazione tedesca, precisando che “la nuova graduatoria dà alla Bundesliga tre posti” per la prossima Champions League, “più un quarto per i playoff di qualificazione al torneo”. La Germania – precisa la Dfl – attualmente nel ranking occupa il terzo posto dietro Inghilterra e Spagna con un coefficiente di 68,103 punti, portando il suo vantaggio sull´Italia (59,981) a 8,122 punti.