
Ecco l’intervista a Del Neri realizzata dal Media Center di Vinovo e presentataci da Tutto Juve:
Buongiorno mister. Si aspetta applausi o fischi a Genova? Non per la Juve, per lei…
“Sicuramente da me si aspetteranno applausi. Da me, a loro. Nel senso che il rapporto è stato veloce, di un anno, però di intensità emotive importanti. Abbiamo raggiunto grandi risultati, quindi da parte mia ci saranno applausi verso di loro. Da parte loro verso di me penso che ci sarà riconoscenza per quello che abbiamo fatto l’anno scorso. C’è sempre stata una grande stima con l’ambiente di Genova, sia quando ero giocatore che quando ero allenatore, quindi penso sia un discorso di riconoscenza reciproca“.
Restiamo in tema di applausi: se li aspetta dai tifosi della Juve per come ha visto la squadra in settimana? Cioè, si aspetta una Juve più brillante rispetto a quella delle ultime settimane?
“Ma l’ultima settimana non è andata proprio malissimo come risultati. Penso che anche contro Catania e Bari, in completa emergenza di giocatori, la squadra abbia dato prove importanti. Poi magari che si debba migliorare sulla qualità del gioco, migliorare sul recupero dei giocatori, migliorare nel fare sempre il proprio dovere al massimo, penso sia un fatto abbastanza dovuto. Però io mi aspetto dai tifosi quello che hanno sempre dato alla mia squadra: cioè grande affetto e grande riconoscenza per quello che sta facendo fino ad ora“.
Sotto il piano tecnico a questa Sampdoria manca più Delneri o più Cassano?
“Mah…sta facendo molto bene, quindi probabilmente non manca nè l’uno, nè l’altro. Il problema è che ogni anno cambiano gli addetti ai lavori e ogni anno si cerca di ottenere il massimo. Come ha cambiato la Juve, ha cambiato anche la Samp e penso che ogni anno faccia storia a sé. Personalmente io sono contento di essere arrivato alla Samp in un anno importante, dove il raggiungimento della Champions è stato il coronamento di una stagione fantastica. Poi, per il resto, penso che ognuno di noi negli anni futuri debba fare la propria strada senza pensare a quello che c’era dietro. Come nella vita anche nel calcio bisogna guardare a quello che c’è avanti, non a quello che c’è dietro“.
Volevo chiederti se alla Juve eri riuscito a riprodurre qualcosa della Samp dell’anno scorso. Intendo in termini generali, come spirito di squadra. Oppure se ci sono delle cose che non sono riproducibili o non ti sono ancora riuscite…
“Non sono riproducibili, ma non è mica detto che siano sempre riproducibili in meno. Possono essere riproducibili anche in meglio. Ogni anno penso che le squadre possano avere una loro fisionomia e ogni anno ci vuole il tempo giusto, ma non sono riproducibili: può essere che fatichi un po’ di più e può essere che nel prolungamento, nell’andar dell’anno, si possa migliorare. Credo che ogni ambiente ottenga poi quello che chi opera all’interno pensa sia raggiungibile. La Samp l’anno scorso ha raggiunto un obiettivo importantissimo perchè ha trovato l’annata importante, giocatori disponibili e un ambiente fantastico. Poi penso che recuperare ogni anno gli stessi stimoli sia fondamentale, però gli obiettivi dipendono da molte cose“.
Chiellini – abbiamo letto sui giornali – ha detto che la Juventus può ambire al massimo al quarto posto. Per altre cose bisognerà guardare più avanti. E’ d’accordo con lui?
“Non ho letto i giornali, però penso che….. Prima dicevano che non eravamo d’accordo sul fatto che potessimo lottare per lo scudetto, adesso dite che non siamo d’accordo sul fatto che si lotti per il quarto posto. La Juventus credo debba lottare per ottenere il massimo di quello che può dare in questo momento“.
Inizia un ciclo molto particolare, con tre trasferte e una gara casalinga contro una delle squadre più in forma del campionato. In mezzo ci sarà la sfida di Coppa Italia con la Roma e alla fine ci sarà anche la sfida con l’Inter. E’ un momento cruciale della vostra stagione? Come ci arriva in assoluto la Juve?
“Beh, dicono che fuori casa la Juve subisce meno. Quindi ben vengano le tre partite fuori casa. Io non sono d’accordo, però siccome la comunicazione è questa, io do questa comunicazione. Il senso è riuscire a capire intanto chi recuperiamo. E poi queste partite ce le giocheremo ad armi pari. Intanto abbiamo tre punti in più del girone di andata. Questo non lo dice nessuno e lo dico io. Tanto per cominciare, poi vediamo quello cosa succede. Abbiamo tre punti in più dell’andata, in questo momento. Quindi cominciamo da quel punto lì, poi vediamo cosa succede in futuro. E dobbiamo recuperare molti giocatori. Non dimentichiamoci questo quando andiamo a scrivere o a pensare. Ci sono parecchi giocatori per pretendere tante cose, quindi stiamo cauti sul giudizio che noi non possiamo combattere su tanti fronti. Recuperiamo i nostri giocatori, poi vedrete che… E non si dica che pigliamo sette gol….Pigliamo sette gol perchè mancano certi giocatori con determinate caratteristiche. E li pigliamo in due partite, non in dieci. Poi voglio vedere l’undicesimo posto in classifica come gol subiti….a quanti gol di distanza siamo dalla quinta, dalla sesta e dalla settimana. Può anche essere un gol subito in meno che ti butta sotto o ti porta sopra. Queste giustamente sono statistiche e voi parlare. Io ne tengo conto, però noi andiamo sempre avanti per la nostra strada, coscienti di fare il meglio possibile“.
Anche se manca l’ultimo allenamento, chi puoi recuperare o meno? Qual è la situazione? Amauri…
“Amauri….sono recuperati un po’ tutti. Sono recuperati nel senso che abbiamo dei tempi di gioco limitati. Martinez non si può dire che sia recuperato: è rientrato nel gruppo ed è a disposizione per il tempo che potrà dare alla squadra. Sissoko mi sembra che abbia recuperato. Marchisio ha recuperato, quindi…“.
Iaquinta c’è?
“Iaquinta no. Recupererà la settimana prossima penso. Ci può essere, ma come convocazione. Non si può pretendere che Iaquinta, dopo aver fatto due mesi di stop, possa fare novanta minuti. Cosa vuol dire questo ‘c’è’? ‘C’è’ vuol dire che uno è a disposizione per il tempo che può giocare. Non si può pretendere che un giocatore che sta fermo per tanto tempo poi faccia faville per novanta minuti, come magari si pensa. E’ recuperato per essere reintegrato nel gruppo“.
Visto che parliamo di giudizi, meglio Amauri o Pazzini?
“Sono bravi tutti e due. Pazzini ha giocato un po’ di più quest’anno“.
Quanto vi è mancato Martinez per lo sviluppo del gioco?
“La squadra senza Martinez ha fatto risultati importanti, come li ha fatti senza Krasic. Certo che se ne mancano cinque-sei di colpo, probabilmente la squadra ne risente di più. Anche se i cambi sono diversi, penso che Martinez sia un giocatore molto duttile e molto importante per il nostro modo di vedere il calcio. Ma questo l’ho sempre detto anche quando inizialmente qualcuno dubitava delle sue qualità, delle quali io non ho mai dubitato“.
Manca una settimana alla chiusura del mercato Gigi. Hai avuto Toni, ma non so se questo ti basti, se nei programmi ci fosse qualcosa in più, se ti aspetti altro, se ti aspettavi qualcosa già prima….
“Noi ci aspettiamo quello che passa il convento. E’ un momento particolare, dove stiamo facendo di tutto per poter migliorare, ma non è semplice. Quindi noi dovremo stare attenti a quello che può accadere. In questo momento dobbiamo cercare di attecchire con le risorse che abbiamo, non con quello che uno vuole. Si vorrebbero tante cose, però tante volte non si possono ottenere“.
Il fatto che la Samp abbia giocato 120 minuti in Coppa Italia crede che possa essere un vantaggio per voi?
“Lo stimolo che dà la Juventus penso che darà ancora forza alla Samp. E’ una Samp che lotta molto, quadrata, che è da un anno e mezzo-due che gioca con gli stessi uomini, quindi è una squadra che sa il suo mestiere. Bisogna avere un’attenzione particolare a quello che dobbiamo fare noi, al massimo della velocità, stando attenti alla loro pressione, all’uno contro uno di qualche giocatore importante. E chiaramente fare attenzione alle punte che sono di spessore“.
Mi riaggancio ancora al mercato indirettamente. Si aspettava di più come risorse finanziarie da parte della Juventus?
“No, perchè mi avevano già detto che questo doveva essere un anno particolare. E la società sta cercando di fare il meglio di quello che può fare, per quello che gli permette l’economia di questo momento. Penso che sia anche una cosa giusta. Il sociale viaggia così e penso che anche le squadre di calcio debbano viaggiare così. La Juventus mi sembra che stia facendo questo e mi sembra una cosa abbastanza logica in questo momento“(redazione Tuttojuve.com).
Fonte: Tutto Juve